Giornata nazionale del cane guida: «Anche io ho il diritto di entrare»

Cane guida col suo partner. Di Antonio Cruz/Abr – Agência Brasil [1], CC BY 3.0 br, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1213253

I detrattori degli animali (ce ne sono, eh, come se valorizzare gli animali significasse disprezzare gli esseri umani) su un animale particolare non hanno proprio niente da eccepire, si potrebbe pensare: è il cane guida.

Ogni anno, in ottobre (precisamente il 16), ricorre la giornata nazionale del cane guida, amico dei non vedenti che grazie a lui possono compiere spostamenti in tutta sicurezza.

Eppure…

Eppure, si lamentava Mario Barbuto, presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, nonostante ci sia da più di quarant’anni una legge in proposito, «capita più frequente di quanto si possa immaginare che venga precluso l’ingresso in negozi, hotel, ristoranti e taxi a chi è accompagnato da un cane guida». Questo dice in un’intervista rilasciata a «La Stampa» (QUI).

I maggiori problemi, prosegue, si verificano «sicuramente sui taxi e in aereo. Dai tassisti ci sentiamo dire scuse assurde che vanno dall’allergia al pelo fino alla paura verso gli animali. Il problema con gli aerei è che molte compagnie si rifanno a disposizioni internazionali che non sono uguali ovunque. Negli hotel e nei negozi spesso ci sentiamo dire dai dipendenti che sono disposizioni della proprietà e che non ci possono fare niente».

Problemi assurdi

È una mancanza «di cultura, sensibilità ed educazione – spiega. – Sono animali, oltre che meravigliosi, che vengono addestrati proprio per assistere il loro conduttore senza arrecare alcun tipo di disagio e che per questo dovrebbero sempre essere accolti con gioia. I cani guida sono sempre pazienti, affidabili nel condurre in sicurezza per le strade sempre più caotiche delle nostre città. Aiutano ad accrescere la fiducia in se stessi e a stabilire nuovi rapporti interpersonali. Non tradiscono mai, né ci deludono, neanche quando vengono maltrattati o cacciati via da un luogo solo perché hanno assunto il compito di accompagnarci in ogni momento della nostra giornata per farci vivere in libertà e pienezza con il resto della società».

Ogni anno l’Uici avvia la campagna nazionale di sensibilizzazione. Viene distribuita una Guida informativa e un adesivo per negozi e pubblici esercizi con la scritta «Anche io ho il diritto di entrare». Nella guida si trovano le disposizioni previste dalla legge. Inoltre si spiega l’iter da seguire per richiedere un cane guida. Si chiarisce il percorso di addestramento di questi animali e si forniscono i consigli indispensabili per gestire la convivenza con questo compagno inseparabile.

Un po’ di storia

Le prime testimonianze sui cani guida risalgono a metà del Cinquecento, ma la prima scuola di addestramento per cani guida fu fondata in Germania durante la prima guerra mondiale. L’interesse per i cani guida si estese al di fuori della Germania solo quando Dorothy Harrison Eustis, un’allevatrice di cani americana residente in Svizzera, nel 1927 pubblicò una testimonianza riguardante una scuola per cani guida a Potsda. All’inizio di quell’anno il senatore Thomas D. Schall del Minnesota fu affiancato a un cane guida importato dalla Germania. L’uso dei cani guida si diffuse poi in America grazie a Morris Frank, di Nashville, che aveva compiuto in Svizzera una sessione di addestramento.

In Italia, in provincia di Firenze, a Scandicci, ha sede la Scuola Nazionale Cani Guida, la seconda al mondo, fondata nel 1929 dall’Unione Italiana Ciechi.

Per i problemi di addestramento e i problemi etici di utilizzo del cane un approfondimento QUI. Infatti, il cane guida è un cane da lavoro, ma ha bisogno anche di spazi in cui torna ad essere un allegro cane da compagnia.

Un video qui sotto.

Le razze

All’inizio gli addestratori utilizzarono i pastori tedeschi, ma oggi sono le razze scelte maggiormente sono, oltre al Pastore tedesco, il Golden Retrieve e il Labrador. Tuttavia si addestrano anche Barboni (che assicurano una minore perdita di pelo per chi fosse allergico),  Pastori Scozzesi,  Border Collie, Australian Shepard,  Staffordshire Terrier e molti altri (Dobermann, Rottweiler, American Pit Bull Terrier, Boxer ecc.). Le razze sono scelte in base all’altezza a livello della spalla rispetto alla lunghezza dell’imbragatura e dell’altezza del soggetto.

La razza più popolare su scala globale è il Labrador Retriever perché ha una grande varietà di stazze, il pelo corto e un’indole gentile.

Ottenere un cane guida in Italia non è semplice. L’attesa è di almeno due anni, a fronte di una richiesta per un centinaio di cani, ne vengono consegnati circa la metà. L’Unione italiana ciechi sta cercando soluzione per abbreviare l’iter.