
Il resto del Decalogo rituale si occupa del calendario delle feste e di altri requisiti cultuali con leggi molto vicine a quanto si trova nel Codice dell’alleanza (Esodo 21-23). Il Decalogo rituale include però anche espansioni o variazioni che collegano le sue leggi ad altri corpi legislativi.
Il Calendario delle feste
Matzot
La prima festa è quella del Matzot (pane azzimo), che in origine non era collegata alla Pasqua. Questa legge è quasi identica alla legge delle Matzot nel Codice dell’Alleanza.
Primogenito
Tutti i primogeniti degli animali e degli uomini devono essere dati a Dio e riscattati nel caso dei primogeniti dell’uomo e dell’asino (animale impuro, perciò non sacrificabile).
Shabbat
La legge del riposo del Settimo giorno è presentata nel contesto delle altre feste del Decalogo rituale. Se ne sottolinea l’importanza anche di fronte ad una eventuale pressione economica: Lavorerai sei giorni, ma il settimo giorno ti riposerai; ti riposerai anche nel tempo dell’aratura e nel tempo della mietitura (34,21). Al contrario, nel Codice dell’alleanza, la legge del riposo del Settimo giorno presenta come motivazione la preoccupazione per il benessere umano e animale:
“Per sei giorni farai i tuoi lavori, ma il settimo giorno ti riposerai, affinché il tuo bue e il tuo asino possano avere sollievo, e il tuo schiavo nato in casa e il forestiero possano respirare” (23,12).
Shavuot
Nel Codice dell’alleanza, la seconda festa è chiamata חַג הַקָּצִיר, “festa del raccolto” alla fine dell’anno (23,16), mentre il Decalogo rituale la chiama חַג שָׁבֻעֹת, “festa delle settimane”, allineandosi con i calendari delle feste in Deuteronomio (16,9–10) e Levitico (23,15–16), che situano questa festa sette settimane (o cinquanta giorni) dopo l’inizio del raccolto.
Pellegrinaggio
Come il Codice dell’Alleanza, Esodo 34,23 impone l’obbligo di osservare le tre feste del pellegrinaggio: Tre volte all’anno ogni vostro maschio comparirà davanti al Signore, YHWH, Dio d’Israele. Tuttavia, il versetto successivo non vi ha alcun parallelo: Poiché io scaccerò le nazioni davanti a te e allargherò i tuoi confini; nessuno ambirà al tuo paese, quando salirai, tre volte all’anno, a comparire davanti al Signore tuo Dio (34,24). Questo versetto presuppone che le persone che vanno in pellegrinaggio debbano devono lasciare le loro case per andare non verso un luogo di culto locale, ma verso un sito centralizzato e distante. Ciò rispecchia le leggi di centralizzazione del Deuteronomio, perciò deve essere una norma post-deuteronomica.
Offerta pasquale
Mentre il Codice dell’alleanza presenta una legge generale sulle offerte delle feste (Non offrirai con nulla di lievitato il sangue del sacrificio in mio onore, e non lascerai che il grasso della mia vittima festiva rimanga fino al mattino: 23,18), nel Decalogo rituale questa legge è stata trasformata in una legge sull’offerta pasquale (Non offrirai con lievito il sangue del sacrificio in mio onore; e il sacrificio della festa di Pasqua non resterà fino al mattino: 34,25). Anche questo è presumibilmente un tentativo di allineare il Calendario esodico delle feste con la combinazione di Matzot e Pasqua di Deuteronomio 16.
Primizie e animali
L’ultima legge del Decalogo rituale, che riguarda l’obbligo di portare primizie e animali all’altare, è identica a quel Codice dell’alleanza:
“Porterai alla casa del Signore tuo Dio il meglio delle primizie della tua terra. Non cuocerai il capretto nel latte di sua madre” (34,26 = 23,19).