Novità di aprile: il battesimo civile

Foto di chrispodbo da Pixabay 

Certo che alle invenzioni di oggi non si riesce a stare dietro. Mentre mi sto occupando, con una buona dose di ironia, delle storpiature del linguaggio prodotte dal Politicamente corretto (QUI e QUI) e dalla Cancel Culture (QUI), vengo a scoprire che è stato inventato il battesimo civile! Qui si passa dalle parole ai fatti. In realtà, come scopriremo, la notizia è stata data in modo distorto per ragioni ideologiche. Ma, prima di tutto, che cos’è il battesimo civile?

Una rivoluzione… francese

Durante la Rivoluzione francese le feste religiose, abolite, furono sostituite da feste civili. Bibliothèque nationale de France, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=123886186

Veramente non si tratta di una cosa nuova: il battesimo civile è un prodotto della Rivoluzione francese.

La sua origine risale al 13 luglio 1790, quando fu officiato il primo battesimo repubblicano nell’ambito dell’azione di laicizzazione totale della società francese. Il battesimo civile venne ufficializzato con la legge del 20 pratile dell’anno II (8 giugno 1794), con la quale si stabilì che tutti i minori di 13 anni potevano essere battezzati civilmente, mentre i padrini dovevano essere maggiorenni.

In Francia

La cerimonia cadde in disuso, ma fu ripresa nel 1892 dall’amministrazione socialista del comune di Saint-Denis, per «sottrarre i giovani dalla dannosa influenza delle religioni deiste che atrofizzano e distorcono la loro intelligenza». Il battesimo civile venne in auge durante la belle époque nel nord della Francia, poi passò di moda. Questa prassi esiste ancora in alcuni comuni e, con l’aumento della laicità, si è intensificata.

Il battesimo civile ha luogo solitamente presso il municipio ed è officiato dal sindaco, che tuttavia non è obbligato a celebrarlo in quanto non si tratta di un atto di stato civile, non figurando nei registri comunali. È solo una cerimonia simbolica non prevista dal codice civile.

Nel Regno Unito

Nel Regno Unito, cerimonie civili alternative al battesimo religioso, le naming ceremonies, sono organizzate dalla British Humanist Association. Si tratta di cerimonie private senza valore legale, che consistono in un discorso di benvenuto, nella spiegazione delle ragioni della scelta del nome del bambino, le promesse d’impegno dei genitori, la lettura di poesie o brani letterari e a volte la nomina di «padrini», chiamati supporting adults (adulti di sostegno) o mentors (mentori).

In Spagna

In Spagna il Bautismo civil è un’alternativa laica al sacramento cattolico. Il primo comune spagnolo in cui si è celebrato un battesimo civile è stato Igualada (Barcellona) il 7 novembre 2004. Durante la cerimonia, il sindaco o consigliere comunale legge gli articoli della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia delle Nazioni Unite e della Costituzione spagnola, relativi all’istruzione, ai diritti e alle libertà fondamentali dell’individuo. Può includere la lettura di brani letterari e l’ascolto brani musicali scelti.

In Italia

In Italia è già usanza in numerose amministrazioni comunali organizzare feste di Benvenuto ai nuovi nati, per lo più collettive, con cui il sindaco può regalare alle famiglie una copia della Costituzione italiana o altri doni come la bandiera tricolore, opuscoli informativi per i servizi all’infanzia, kit, ecc. Dal 2009 anche il consiglio comunale di Firenze celebra la «festa del neonato», in cui ogni qualche mese il presidente di quartiere invita neonati e genitori in una cerimonia pubblica per esprimere il riconoscimento pubblico del neonato quale nuovo cittadino. E va bene. Perché no?

Battesimo civile istituzionale

Rovesciando la parola «Ciel» si ottiene la parola «Laic». Di Basile Morin – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=106595566

Pochi giorni fa, a Massimeno in provincia di Trento, una bambina è stata «battezzata» in municipio. Almeno, questo è quanto ha spiegato il consigliere comunale Alessandro Giacomini, referente dell’Unione atei e degli agnostici razionalisti:

 «Questa giornata è stata un’opportunità per inaugurare una nuova pratica di gentilezza rivolta ai nuovi nati… Ovviamente la soddisfazione è immensa, il tutto fa seguito alla mia presa di posizione, con risonanza mediatica nazionale, nel vietare il battesimo religioso ai neonati»

Alessandro Giacomini già in passato aveva proposto di vietare il battesimo religioso ai minori di 12 anni: «Il battesimo religioso dovrebbe essere vietato ai minori. Se non a diciotto anni almeno fino ai dodici».

Qualche considerazione

Ora, una cosa è fare una festa per accogliere il nuovo nato nella città o nel quartiere – una festa di benvenuto -, e un’altra è scimmiottare gli atti della Chiesa per sostituirli.

Il processo di sostituzione è avviato da un pezzo. Già da parecchio tempo il matrimonio civile e il funerale civile hanno soppiantato, molto spesso, i riti religiosi. La confessione è stata rimpiazzata dal colloquio con lo psicologo, che imperversa ovunque, anche dove – in assenza di patologie della psiche – ci sarebbe forse più bisogno di un atto di fede. L’unzione degli infermi  viene sostituita da un’ospedalizzazione spersonalizzata che allontana il malato dal suo ambiente e lo occulta ai suoi. Quali riti mancano ancora all’appello? La Cresima? La Comunione? L’ordinazione sacerdotale?

«Se la Messa non c’è, come faccio a non andarci?»

E mi viene un’altra considerazione: quanto bisogno hanno gli atei di tirare sempre in ballo Dio per contestarlo! Se all’improvviso la fede in Dio sparisse del tutto dalla terra, gli atei rimarrebbero disoccupati.

Un vecchio sacerdote raccontava che a un certo punto fu costretto a sopprimere, per mancanza di forze,  una Messa festiva. Causò naturalmente lo scontento dei fedeli, ma quello che protestava di più era uno che non andava mai in chiesa. Richiesto del perché di queste proteste apparentemente incoerenti, spiegò: «Ma se la Messa non c’è, come faccio io a non andarci?». Una logica ineccepibile.

In fondo, come scrisse Heinrich Böll, «Gli atei annoiano perché parlano sempre di Dio».

Errata corrige

In realtà, sembra che la notizia sia stata comunicata in modo distorto, con un grosso fraintendimento delle intenzioni della famiglia e dell’amministrazione comunale, per ragioni ideologiche. Lo ha chiarito il sindaco del paese (il comunicato QUI):

«Data la strumentalizzazione in atto della cerimonia tenutasi in data 21 marzo 2023 nel Comune di Massimeno corre l’obbligo di precisare quanto segue.

Il comune di Massimeno, al pari di oltre 130 comuni italiani, ha aderito al progetto nazionale “Costruiamo Gentilezza” proposto dall’associazione Cor et Amor, nel cui ambito si inserisce “La giornata nazionale della Gentilezza ai nuovi nati”.

L’Amministrazione comunale ha ritenuto pienamente condivisibili le motivazioni che hanno spinto l’associazione a dar vita a questa Giornata, così riassunte:

“In un momento complesso come quello che stiamo vivendo dare il benvenuto al nostro futuro attraverso questa Giornata ha lo scopo di alimentare il desiderio di rinascita, la forza della resilienza della comunità e i sentimenti di speranza di cui il nostro presente ha bisogno per ripartire”.

Per conferire valore a questa iniziativa è stato costruito un cerimoniale semplice e condiviso con tutti i Comuni Italiani, consistente nella consegna ai nuovi nati della chiave del paese e dell’attestato di benvenuto, affinché il messaggio di gentilezza ed accoglienza, racchiuso in questa occasione, possa esprimersi all’unisono. 

La cerimonia svoltasi nel nostro comune è stata quindi l’occasione “istituzionale” per accogliere nella nostra comunità i nuovi nati, senza la benché minima finalità sostitutiva o emulativa del sacramento religioso del battesimo, come qualcuno ha voluto sostenere. Chiediamo, pertanto, di evitare strumentalizzazioni di eventi, che coinvolgono i nostri bambini, il cui scopo è semplicemente contribuire alla costruzione di un clima di serenità e condivisione nella nostra piccola comunità».

La bambina verrà battezzata

È stato inoltre chiarito che la bambina, nata a novembre 2022, nel prossimo mese di maggio riceverà in chiesa il sacramento il battesimo.

Questi chiarimenti in merito al caso specifico lasciano però intatte le considerazioni sopra espresse: anche se il battesimo civile è avvenuto solo nella mente di un consigliere, probabilmente non si fermerà allo stadio di pio desiderio.