Viaggio nella Bibbia. Giuseppe: Sogni faraonici

I sogni del Faraone
Giuseppe interpreta i sogni del Faraone. Scuola veneziana del XVIII secolo. Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=22974847

Il faraone ha una serie di sogni che lo fanno risvegliare in pieno panico. Al mattino, chiede ai suoi consiglieri di dirgli il significato dei sogni, ma invano. A questo punto, il suo capo coppiere fa una confessione:

41,9 Allora il capo coppiere disse al faraone: «Ricordo oggi i miei falli. 10 Una volta il faraone si adirò con i suoi servi e mise me e il capo panettiere in custodia nella casa del capitano delle guardie. 11 Noi sognammo nella stessa notte, lui e io, e ciascuno aveva un sogno con il suo significato. 12 Un giovane ebreo era lì con noi, un servo del capitano delle guardie. Quando gli raccontammo i nostri sogni, egli ci interpretò i nostri sogni, dando a ciascuno un’interpretazione secondo il suo sogno. 13 Come ci aveva interpretato, così accadde; io fui restituito al mio ufficio e lui (=il panettiere) fu impiccato».  

Nella storia di Giuseppe, l’intervento di Dio è semplicemente la concessione da parte di Dio a Giuseppe della straordinaria capacità di interpretare accuratamente i sogni profetici. Tuttavia, questo si dimostra sufficiente per Giuseppe che, facendo uso di questa abilità, salirà alla posizione di secondo in comando del faraone durante il periodo di crisi dell’Egitto.

Non è la prima volta che parliamo di sogni

Giuseppe aveva già raccontato alla sua famiglia due sogni che ne formavano uno solo, perché erano entrambi visioni simboliche del suo futuro governo sui membri stessi della sua famiglia. I suoi sogni non pongono alcuna difficoltà di interpretazione, come testimonia il risentimento dei fratelli che li capiscono al volo.

Anche i sogni dei cortigiani, nel carcere egiziano, sono accoppiati. Sebbene richiedano una distinta interpretazione, a tempo debito si dimostrano corretti. I sogni nel mondo antico non sono certo intesi come proiezioni dell’inconscio, ma come previsioni del futuro, provenienti da Dio o dagli dei come un presagio divino.

I sogni alla corte del faraone

Il coppiere e il capo panettiere

La prima serie di sogni (Gen 40) riguarda due importanti funzionari della corte del faraone, entrambi caduti in disgrazia, che hanno un sogno nella stessa notte. Il primo (il coppiere) ha fatto un sogno di significato positivo. Il secondo (il capo panettiere) sentendosene rassicurato racconta il proprio, che però è di cattivo auspicio. Come spesso accade nell’interpretazione dei sogni, l’esegesi si basa sul valore dei numeri (3 rami / cesti = 3 giorni) e sull’uso ambiguo di significati che si dimostrano opposti: nāśāʼ ʼet-rōʼš, “sollevare la testa” di qualcuno, significa metaforicamente “onorare” e materialmente “impiccare”. E così avviene.

I sogni del faraone

La seconda serie di sogni capita al faraone in una stessa notte, chiaramente duplicati nel loro uso di numeri e simboli in modo così esplicito che devono per forza essere sogni rivelativi di una divinità. Il loro significato è così minaccioso e trasparente, che non si può credere che nessuno nel regno del faraone fosse riuscito a decifrarli. Forse ne mancava il coraggio. Infatti, per prima cosa, Giuseppe rassicura il faraone che Dio gli avrebbe dato un buon esito (Gen 41,16).

La chiave di lettura dei sogni: il grano 

Ma perché tutti i sogni (quelli di Giuseppe, quelli dei cortigiani, e poi i sogni del Faraone) sono disposti a coppie, e il secondo elemento contiene sempre l’immagine del grano, rafforzando il significato del primo?

L’elemento “grano” funziona come un indizio per svelare la successiva carriera di Giuseppe, quando fornirà grano agli egiziani (Gen 41,47-57) e in seguito ai suoi stessi fratelli (Gen 42,19, 45:5-7), salvando sia l’Egitto che gli altri popoli, compresa la propria famiglia, dalla carestia. Queste ripetizioni non derivano cioè da fonti diverse, ma servono per enfatizzare l’unico significato del doppio sogno (i sogni di Giuseppe, i sogni del Faraone). Il fatto che la coppia centrale, i sogni dei cortigiani, presenti al suo interno una variazione, due sogni con significati contrastanti, rafforza l’argomentazione che le altre ripetizioni svolgano una funzione letteraria.