
Dopo una lunga premessa rappresentata dapprima dal trittico Batitsta – Battesimo – Tentazione, poi dai gesti programmatici di Gesù verso gli infermi e i peccatori, adesso Luca entra nel vivo della proclamazione del Regno, con una sottolineatura: il Vangelo non è solo la Buona Notizia del Regno. Il Vangelo è la Buona Notizia che è Gesù.
C’è sempre da meravigliarsi di come il Vangelo del Regno e Gesù stesso siano perfettamente incarnati nel contesto ebraico dell’epoca e al tempo stesso vi apportino un elemento di discontinuità che li rende irrepetibilmente originali. Luca, nella sezione costituita dai cap. 6-9 del suo Vangelo, ci fa vedere tutta l’originalità di Gesù. Chi è costui che proclama la nuova legge, che comanda al vento e al mare, che libera e risana l’uomo e lo fa risorgere?
L’anno giubilare e il sabato
Luca inizia a narrare il ministero pubblico di Gesù con la proclamazione, nella sinagoga di Nazareth, dell’anno giubilare che è il cinquantesimo, cioè il culmine di sette settimane di anni. Descrive anche lo stesso ministero in sette sabati che esprimono la perfezione dell’opera di Dio in Cristo Gesù. Come si vede, non solo in Matteo sono significativi i numeri; anche in Luca si ravvisa una scansione numerica simbolica; e se a Matteo è caro il cinque, a Luca è caro il sette…
I sette sabati di Gesù nel Vangelo secondo Luca
Questi sabati che in Luca scandiscono la vita pubblica di Gesù saranno quelli in cui avvengono:
- proclamazione nella sinagoga di Nazareth (4,16 ss.);
- liberazione di un indemoniato (4,31 ss.);
- proclamazione del Signore del sabato (6,1 ss.);
- guarigione dell’uomo dalla mano inaridita (6,6);
- la guarigione della donna curva (13,10 ss.);
- la guarigione dell’idropico (14,1 ss.);
- la menzione delle prime luci del sabato (23,54 ss.).