
La frase è attribuita a San Gregorio di Nazianzo. Immagine By Christina Kekka from Athens, Light correction by Basile Morin – https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=87519353
I palindromi. La parola o frase palindroma (dal greco palin, «all’indietro» o «di nuovo», e dromos, «percorso») è quella che può essere letta in entrambi i sensi, da sinistra a destra e da destra a sinistra, rimanendo invariata.
Anche un numero può essere palindromo (ad esempio 2002) ed anche una data, come, appunto, il 22/02/2022. La prossima data palindroma sarà il 03/02/2030: se ne riparlerà fra 8 anni. L’inventore del genere sarebbe stato il poeta greco Sotade, vissuto ad Alessandria d’Egitto nel III secolo a.C.
Esiste anche il palindromo sillabico, ovvero una parola o frase le cui sillabe, lette al contrario, restano invariate. Per esempio: «le-ta-le», «co-mi-co», «Ma-rem-ma», «Ne-ro-ne».
Esistono intere composizioni palindrome: ad esempio, Gabriele de Simon il 21 febbraio 2012 (21/02/2012: non a caso, una data palindroma) ha concluso la stesura di Vangelo palindromo, composto da 6093 caratteri; Giuseppe Varaldo ha scritto il racconto palindromo 11 luglio 1982 dedicato alla vittoria dell’Italia ai campionati mondiali di calcio in Spagna nel 1982, con 4.587 caratteri.
Il Twos day
Il 22/02/2020 è anche il Twos-day (il giorno del due) perché il numero 2, two in inglese, vi si ripete ben sei volte; ed è anche martedì, tuesday in lingua inglese. E per gli americani ricorrono anche 290 anni dalla nascita di George Washington, nato il 22 febbraio 1732.
Frasi palindrome in italiano
- Ai lati d’Italia
- I topi non avevano nipoti
- Angela lava la legna
- E le tazzine igienizzatele
- Ella va a valle
- Essa t’evita le relative tasse
- I verbi brevi
- Otto ama Anna, Anna ama Otto
In latino
Si sedes non is; si non sedes is (Se siedi non vai; se non siedi vai).
Ancora più complicato:
In girum imus nocte et consumimur igni.
Questa composizione geniale è stata attribuita a Virgilio, ma in realtà non si trova in nessuno scritto del grande poeta. Oltre ad essere un palindromo, è un indovinello: chi è che va in giro la notte e si fa consumare dal fuoco? Più risposte sono possibili: le torce, che facendo luce si consumano; le falene, che sono attratte dalle fiamme; i fuochi fatui, che si consumano nelle loro fiammelle.
Una lista di palindromi in varie lingue QUI. Sull’importanza del latino, QUI.
Il quadrato magico

A forma quadrata, il Sator è una iscrizione latina palindroma composta dalle seguenti parole: SATOR, AREPO, TENET, OPERA, ROTAS. La frase rimane identica da sinistra a destra e da destra a sinistra. Non solo: si legge sia dall’alto al basso che dal basso all’alto.
L’iscrizione è stata trovata anche a Pompei ma non in epoca precristiana; si discute quale ne sia l’origine. Ne esistono esemplari nel duomo di Siena, a Santiago de Compostela, in Inghilterra, in Svizzera, in Ungheria, in Francia; nelle abbazie di Casamari e di Montecassino; nella pieve di San Giovanni a Campiglia Marittima.
Sator significa seminatore e può indicare un agricoltore, come potrebbe simboleggiare il Padre o il Figlio seminatori del Verbo. In epoca precristiana potrebbe evocare Saturno, dio dell’agricoltura.
Il verbo tenet significa sicuramente tiene, regge, guida; rotas sono le ruote, letteralmente le ruote di un carro o metaforicamente le ruote celesti o le sorti della storia.
Opera potrebbe essere il plurale di opus o l’ablativo di opera.
Arepo invece è una parola misteriosa perché hapax legomenon nella letteratura latina, cioè compare quest’unica volta. Potrebbe essere il nome proprio del seminatore, Arepone; oppure potrebbe indicare una specie di roncola, attributo iconografico di Saturno, che sarebbe dunque il seminatore con la roncola. Potrebbe anche indicare un carro o un piccolo appezzamento di terreno. C’è chi ha ipotizzato un’abbreviazione di areopago, organo giudiziario ateniese.
Quindi, come tradurre, e come interpretare?
Il seminatore regge o guida le ruote; questo è sicuro. Chi sia il seminatore, e cosa rappresentino le ruote, questo è da vedere. Ma arepo come si traduce? E opera? È accusativo plurale di opus, e significa «le opere», o ablativo singolare di opera, e in tal caso si può tradurre «con cura»? Una possibilità è «Il seminatore nel campo (metaforicamente, Dio) governa con cura le ruote celesti».
Significati mistici

È facile suggerire che l’iscrizione abbia dei significati esoterici noti solo agli iniziati: ad esempio, TENET, oltre al senso ovvio, è acronimo di Tota Essentia Numero Est Tracta («L’intera essenza è ottenuta con il numero»). Il simbolismo più aperto ha significati cristiani: infatti, il misterioso AREPO potrebbe essere acronimo di Aeternus Rex Excelsus Pater Omnipotens (Eterno Re Eccelso, Padre Onnipotente).
In chiave cristiana – e si noti che il TENET, nella parte centrale, si incrocia con un altro TENET, formando i quattro bracci di una croce greca – l’anagramma è costituito da due PATERNOSTER, che a loro volta si possono incrociare fra di loro, con l’avanzo di due A e due O che nelle iscrizioni cristiane sono l’Alfa e l’Omega, il Principio e la Fine, che definiscono l’eternità di Dio.