
È prassi che i cardinali, appena eletti Papa, si scelgano un nuovo nome. Non è sempre stato così: dopo S. Pietro, che si chiamava originariamente Simone, e che ricevette dal Signore un nome emblematico del suo ruolo (Pietro da pietra su cui è fondata la Chiesa), per molto tempo nessun vescovo di Roma ha cambiato il proprio nome di battesimo assumendo il Pontificato.
Dei primi secoli non sappiamo molto. Il primo caso di cambio del nome potrebbe essere avvenuto nel 533 quando il neoeletto dal nome Mercurio, per evitare di continuare a portare il nome di un dio pagano, si ribattezzò Giovanni II. Sempre che “Mercurio” non fosse un soprannome e il Papa si chiamasse Giovanni fin dal principio.
Nomi pontifici
Pare che il primo caso certo si sia verificato con Ottaviano dei Conti di Tuscolo, divenuto papa col nome di Giovanni XII nel 955. Poi vi fu un Pietro Campanora che nel 983, divenuto Papa, scelse il nome di Giovanni XIV, per non portare il nome Pietro di cui voleva lasciare l’esclusiva a S. Pietro apostolo, primo Pontefice.
Ma dal 996, quando fu eletto il primo papa di origine germanica, Bruno di Carinzia, e poi nel 999 il primo papa francese, Gerbert di Aurillac, divenne per loro una necessità assumere un nome di tradizione latina, a significare il rispetto della cultura romana. Entrambi cambiarono nome divenendo Gregorio V e Silvestro II. Da allora, qualunque Papa portasse un nome di battesimo germanico lo cambiava in un nome di tradizione greco-romana, mettendo le basi per una prassi che dal X secolo è giunta fino a noi. Dal 1555, nessun Papa ha più mantenuto il nome battesimale.
Nomi pontifici inediti
Francesco è stato il primo, dopo tanti secoli, ad assumere un nome inedito perché di forte valore simbolico. Dopo papa Lando (913-914), che mantenne il suo nome di nascita, nessun Papa ha più portato un nome che non fosse stato portato da almeno un predecessore, fino a Francesco. I nomi più utilizzati sono stati Giovanni (23 volte), Gregorio (16 volte), Benedetto (16 volte), Clemente (14 volte), Innocenzo (13 volte), Leone (13 volte), Pio (12 volte).
È stato inedito anche, nel 1978, il nome Giovanni Paolo, formato però da due nomi già ampiamente utilizzati. Papa Luciani aveva voluto significare la continuità con Giovanni XXIII e Paolo VI, due Papi che avevano fatto il Concilio Vaticano II. Ratzinger volle assumere il nome di un Santo che aveva salvato la cultura europea e di un Pontefice (Benedetto XV) che si era tanto adoperato per la pace durante la Grande Guerra. Papa Giovanni aveva assunto, da Pontefice, il nome del proprio padre. Vi possono essere tanti motivi dietro l’assunzione dei nomi pontifici, tutti validi…