I Leviti sono, in mezzo al popolo di Israele, la tribù consacrata totalmente al servizio divino. Sono come un dono che l’intera comunità offre al Signore, una parte di sé sottratta agli scopi profani per servire solo a Lui. I primogeniti di ogni famiglia appartengono a Dio: i Leviti sono il loro riscatto, cioè l’offerta sostitutiva che restituisce i primogeniti alle loro famiglie. I Leviti invece non si possono riscattare, appartengono per sempre al servizio del Signore.
Il censimento: i Leviti e i loro bambini
3 5Il Signore parlò a Mosè e disse: 6«Fa’ avvicinare la tribù dei leviti e presentala al sacerdote Aronne, perché sia al suo servizio. 7Essi assumeranno l’incarico suo e quello di tutta la comunità nei confronti della tenda del convegno, prestando servizio alla Dimora. 8E custodiranno tutti gli arredi della tenda del convegno e assumeranno l’incarico degli Israeliti, prestando servizio alla Dimora. 9Assegnerai i leviti ad Aronne e ai suoi figli: saranno affidati completamente a lui da parte degli Israeliti. 10Tu incaricherai Aronne e i suoi figli di esercitare il sacerdozio; il profano che vi si accosterà sarà messo a morte».
11Il Signore parlò a Mosè e disse: 12«Ecco, io ho scelto i leviti tra gli Israeliti al posto di ogni primogenito che nasce per primo dal seno materno tra gli Israeliti; i leviti saranno miei, 13perché ogni primogenito è mio. Quando io colpii tutti i primogeniti in terra d’Egitto, io consacrai a me in Israele ogni primogenito, sia dell’uomo sia del bestiame; essi mi apparterranno. Io sono il Signore».
14Il Signore parlò a Mosè nel deserto del Sinai e disse: 15«Censisci i figli di Levi, secondo i loro casati paterni, secondo le loro famiglie; censirai tutti i maschi da un mese in su». 16Mosè li censì secondo l’ordine del Signore, come gli era stato ordinato.
… 39Tutti i leviti di cui Mosè e Aronne fecero il censimento secondo le loro famiglie per ordine del Signore, tutti i maschi da un mese in su, erano ventiduemila.
40Il Signore disse a Mosè: «Censisci tutti i primogeniti maschi tra gli Israeliti, da un mese in su, e conta i loro nomi. 41Prenderai i leviti per me – io sono il Signore – invece di tutti i primogeniti degli Israeliti e il bestiame dei leviti invece dei primi parti del bestiame degli Israeliti». 42Mosè censì, come il Signore gli aveva comandato, ogni primogenito tra gli Israeliti, secondo l’ordine che il Signore gli aveva dato. 43Il totale dei primogeniti maschi che furono censiti, contando i nomi da un mese in su, fu di ventiduemiladuecentosettantatré.
44Il Signore parlò a Mosè e disse: 45«Prendi i leviti al posto di tutti i primogeniti degli Israeliti e il bestiame dei leviti al posto del loro bestiame; i leviti saranno miei. Io sono il Signore. 46Come riscatto dei duecentosettantatre eccedenti rispetto ai leviti tra i primogeniti degli Israeliti, 47prenderai cinque sicli a testa; li prenderai conformi al siclo del santuario: venti ghera per un siclo. 48Darai il denaro ad Aronne e ai suoi figli come riscatto di quelli tra loro eccedenti». 49Mosè prese il denaro del riscatto di quelli che oltrepassavano il numero dei primogeniti riscattati dai leviti. 50Da questi primogeniti degli Israeliti prese in denaro milletrecentosessantacinque sicli, conformi al siclo del santuario. 51Mosè diede il denaro del riscatto ad Aronne e ai suoi figli, secondo l’ordine del Signore, come aveva ordinato il Signore a Mosè.
I Leviti e i loro bambini
Dio, individuando la tribù di Levi in quanto a Lui specialmente consacrata, la esclude dal censimento delle altre tribù. Il motivo è chiaro: perché quello è un censimento che partendo dai maschi di 20 anni si riferisce alla possibilità della guerra. Il censimento di Levi sarà fatto a parte, e riguarderà anche i bambini a partire dall’età di un mese (3,15). Perché questa sostanziale differenza?
Evidentemente, il censimento delle altre tribù riguarda agli uomini atti alle armi, a partire, infatti, dai venti anni. Ma i bambini dei Leviti, a un mese di età ed ancora per lunghi anni, non potrebbero svolgere i servizi cultuali affidati alla loro tribù. Il ministero attivo dei Leviti inizia solo con la pienezza dell’età adulta, a 30 anni… Perché, allora, il comando di censire i bambini, i ragazzi e i giovani, se al momento non hanno funzioni presso il popolo di Dio?
La risposta del Midrash
Se lo chiede anche il Midrash (Bamidar Rabba 3,8): perché Dio ha incluso anche i bambini nel censimento dei Leviti?
Una risposta viene dal primo libro di Samuele, che in 7,15 afferma: il profeta Samuele “giudicò Israele tutti i giorni della sua vita” – questo, nonostante che abbia servito come giudice della nazione per un numero limitato di anni. Tuttavia, il testo biblico gli riconosce il governo del suo popolo per tutta la vita, anche negli anni precedenti allo svolgimento reale del suo ministero. Allo stesso modo, commenta il Midrash, ai Leviti fu riconosciuto il merito di aver servito nel culto del Signore per tutta la vita, già dall’infanzia, anche se iniziavano a prestare il servizio solo all’età di trent’anni. Non contano quindi solo i risultati, ma anche gli anni di preparazione che li hanno resi possibili. Come i Leviti, non possiamo svolgere un ruolo nella comunità senza prima aver percorso molti anni di crescita e formazione, che devono essere considerati parte del nostro stesso servizio.
Se ciò che sperimentiamo nella vita contribuisce alla nostra crescita, è assai prezioso: anche le fasi in cui non siamo riusciti a realizzare nulla non devono essere considerate come tempo sprecato, anzi. Il tempo “sprecato” non è tale se fa parte del nostro sviluppo. Il Midrash qui insegna a dar valore al processo di crescita e formazione, assicurando che saremo compensati anche per gli anni della nostra “infanzia” che hanno contribuito a farci diventare servitori di Dio più maturi.