Guerra: quarta settimana. Ventiduesimo giorno
Un video QUI. Avvertenza: alcune immagini sono forti. Del resto, questa è la realtà di ogni guerra.
Le autorità di Mariupol hanno denunciato un attacco russo contro un teatro cittadino, rifugio per oltre un migliaio di persone, la cui sorte è rimasta a lungo sconosciuta perché gli intensi bombardamenti impedivano l’intervento dei soccorritori. Il rifugio antiaereo, tuttavia, ha dimostrato di aver resistito. Almeno 130 persone sono state tratte in salvo, ancora sconosciuto il numero delle vittime. Il ministero della difesa ucraino stima comunque che la città abbia avuto finora 20.000 morti. 30.000 le persone evacuate. Il 90% degli edifici della città è stato distrutto dalle forze russe nei bombardamenti quotidiani. La città di Volnovakha esiste ormai solo sulla cartina, perché non vi è rimasto più nemmeno un edificio.
Pentagono: la Russia ha lanciato più di mille missili sull’Ucraina.
Intelligence britannica: l’invasione russa dell’Ucraina si è bloccata su tutti i fronti facendo solo progressi minimi sul terreno, nel mare e nello spazio aereo e continuando a registrare pesanti perdite.
Capo negoziatore ucraino Myhailo Podoliak: «Posso dire che la delegazione russa si e’ repentinamente ammorbidita. Ora stanno giudicando il mondo in modo più obiettivo e si stanno comportando in modo molto corretto».
Guerra di idee e di denaro
McDonald’s in Russia diventa Zio Vania. Prezzi ridotti e materie prime russe al 100%, per compensare le sanzioni imposte dall’Occidente.
La Cina ribadisce l’intenzione di mantenere una normale cooperazione economica e commerciale con Russia e Ucraina.
La Corte internazionale di giustizia dell’Onu ha dichiarato di non aver trovato alcun segno di quello che Putin ha chiamato un genocidio in Ucraina come scusa per l’invasione. «Quindi l’invasione non è stata provocata ed è basata su un falso».
Turchia: «La repubblica autonoma di Crimea dell’Ucraina è stata annessa dalla Federazione russa in seguito a un referendum illegittimo». Lo afferma Ankara, nell’ottavo anniversario del voto del 16 marzo 2014 che portò Mosca ad annettere la Crimea. Per la Turchia l’annessione è una chiara violazione del diritto internazionale. «In questa occasione, riaffermiamo il nostro sostegno alla sovranità e alla integrità territoriale dell’Ucraina, partner strategico della Turchia».
Primi ballerini russi e ucraini danzeranno insieme, il 4 aprile, al Teatro San Carlo di Napoli in un gala benefico, «Ballet for peace». Il ricavato sarà interamente devoluto alle popolazioni martoriate dalla guerra.
Festival di Berlino: no alle delegazioni e ai rappresentanti delle istituzioni russe, sì invece ai film dei registi russi perché sono spesso le loro opere ad essere critiche nei confronti dei loro regimi.
Terminator contro Putin
Schwarzenegger a Putin in un video diffuso sui social: «Tu hai iniziato questa guerra, tu la stai conducendo, tu puoi fermarla». Il video, rivolto soprattutto al popolo russo, è sottotitolato anche in cirillico. Il video QUI.
Papa Francesco
Nella conversazione in videoconferenza con il patriarca di Mosca Kirill, papa Francesco ha concluso: «Le guerre sono sempre ingiuste. Perché chi paga è il popolo di Dio. I nostri cuori non possono non piangere di fronte ai bambini, alle donne uccise, a tutte le vittime della guerra. La guerra non è mai la strada. Lo Spirito che ci unisce ci chiede come pastori di aiutare i popoli che soffrono per la guerra».
Papa Francesco ha avuto anche un colloquio telefonico con il capo del governo tedesco Olaf Scholz, durante il quale entrambi hanno convenuto sull’assoluta necessità di cessare le ostilità e di cercare una soluzione pacifica del conflitto.
Profughi e sfollati
Premier Petr Fiala: la Repubblica Ceca non può accettare altri profughi ucraini. «Stiamo raggiungendo il limite». La Repubblica Ceca ha già accolto 270 mila ucraini. Il parlamento ceco ha approvato una legge che dà ai rifugiati 200 euro al mese e 120 a chi li accoglierà.
Croce Rossa italiana: fate donazioni, perché in Ucraina «in questo momento manca tutto, ma soprattutto il cibo. Fino adesso sono quattro i contingenti partiti, per complessivi 14 tir. È importante donare anche un euro perché in questo momento il cibo è la richiesta maggiore, supera persino quella di coperte. Finora abbiamo portato anche molti medicinali. Le persone ci chiedono di poterli donare, ma noi sottolineiamo l’importanza di fare donazioni in modo da poter consegnare ciò che davvero è necessario per la popolazione».
Sono oltre 3 milioni le persone che hanno lasciato l’Ucraina finora. 50.649 i profughi arrivati in Italia: la maggioranza donne, 25.846, e minori, 20.478, mentre gli uomini sono 4.325. 41 i bambini ucraini presi in carico dall’ospedale pediatrico Bambin Gesù dall’inizio della guerra, di cui 16 attualmente ricoverati.
Tempo di guerra. Ventitreesimo giorno
Continuano pesanti bombardamenti in diverse regioni dell’Ucraina. Ministro dell’Istruzione ucraino: tra asili, scuole elementari, medie, licei, scuole tecniche, collegi, università dallo scoppio delle ostilità al 17 marzo sono stati distrutti 430 istituti.
Stato Maggiore delle Forze armate ucraine: oltre 14.200 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco all’Ucraina. Distrutti 450 carri armati, 1448 mezzi corazzati, 205 sistemi d’artiglieria, 72 lanciarazzi multipli, 43 sistemi di difesa antiaerea, 93 aerei, 112 elicotteri, 879 autoveicoli corazzati, 3 unità navali, 60 cisterne di carburante e 12 droni.
La Russia corre da sola
Putin: Non c’è amore più grande che dare la propria vita per i propri amici. Lo ha detto nel suo intervento allo stadio di Mosca, in occasione dell’ottavo anniversario dell’annessione della Crimea. Ha accusato l’Ucraina di genocidio nei territori a prevalenza russa ed ha sostenuto: «attueremo tutti i nostri piani». Le sue parole di fronte a una folla oceanica sono state però interrotte «a causa di un guasto tecnico al server» (così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov).
L’agenzia spaziale russa Roscosmos condurrà da sola la missione su Marte dopo la decisione dell’Esa (Agenzia Spaziale Europea) di interrompere la collaborazione sulla missione ExoMars. «La missione congiunta russo-europea su Marte prevista per settembre 2022 è stata cancellata», ha affermato Rogozin direttore del programma spaziale russo.
Il personale diplomatico e governativo di Russia e Bielorussia non potrà più accedere alle sedi del Parlamento europeo. Lo annuncia la presidente Roberta Metsola.
Riga: i tre Paesi baltici, Estonia, Lettonia e Lituania, hanno espulso dieci diplomatici
russi a causa della crisi in Ucraina. La Bulgaria ha dichiarato dieci diplomatici russi come persone non grate.
Solidarietà
Marco De Ponte, segretario generale ActionAid Italia: «ActionAid chiede al Governo italiano di finanziare la pace con la cooperazione, l’accoglienza e l’inclusione sociale e non con le armi. Davanti alla violenza generalizzata che attraversa in questo momento l’Ucraina, lo sforzo dell’Italia e della comunità internazionale dovrebbe concentrarsi sulla diplomazia attiva, con l’obiettivo di una tregua immediata in grado di fermare le stragi di civili in corso, piuttosto che alimentare una guerra strutturalmente asimmetrica che porterà inevitabilmente a un aumento esponenziale delle vittime. Solo rafforzando l’azione umanitaria e di cooperazione e il dialogo si possano gettare le basi per una pace duratura».
L’Unicef ha inviato 85 camion con 858 tonnellate di aiuti di emergenza per supportare i bambini e le famiglie colpiti dalla guerra in Ucraina e nei paesi vicini.
Il regista americano Steven Spielberg e la moglie, Kate Capshaw, hanno donato 1 milione di dollari per aiuti umanitari ai rifugiati dall’Ucraina. Spielberg ha origini ucraine.
Viminale: sono 53.669 i profughi ucraini entrati in Italia dall’inizio del conflitto: 27.429 donne, 4.582 uomini e 21.658 minori. Stamani una signora 46enne, appena scesa dal pullman a Roma con i suoi due bambini, si è accasciata a terra e i sanitari dove aver cercato di rianimarla non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. I figli, di 10 e 11 anni, si trovano ora in una struttura di accoglienza.
Tempo di guerra. Ventiquattresimo giorno
Denuncia di Vadym Boichenko sindaco di Mariupol: migliaia di residenti sono stati portati in remote città della Russia, «deportati come fecero i nazisti durante la seconda guerra mondiale». Se questo è vero, «Deportare i civili ucraini in quelli che possiamo immaginare siano campi di concentramento in Russia è inaccettabile», ha detto l’ambasciatrice americana all’Onu Linda Thomas-Greenfield in un’intervista alla Cnn. Capo delle forze armate del Lugansk Serhiy Haidai: l’11 marzo i russi hanno aperto il fuoco su una casa di riposo a Kreminna. 56 persone sono state uccise e le restanti 15 sono state portate nel territorio occupato.
GUERRA DI IDEE
Dopo la messa al bando in Russia di Facebook, Twitter e Instagram, mentre TikTok si è autosospeso, Whatsapp e Telegram continuano a funzionare. Youtube con oltre 76 milioni di utenti in Russia potrebbe essere la prossima piattaforma ad essere disattivata. La tolleranza nei confronti di Whatsapp (67 milioni di utenti) potrebbe dipendere dal fatto che non può essere utilizzata per messaggi di massa; mentre Telegram, proprio per la sua capacità di raggiungere migliaia di persone simultaneamente, è utile anche al Cremlino.
Tre astronauti russi sono arrivati sulla Stazione spaziale internazionale (Iss, gestita da vent’anni insieme da Usa e Russia) vestiti di giallo e blu, i colori della bandiera Ucraina. Ad accoglierli altri due astronauti russi, quattro americani e un tedesco. Solitamente l’uniforme russa è blu e il colore delle nuove tute ha colpito molto. Spiegazione data da un astronauta: «Avevamo accumulato molto materiale giallo, quindi avevamo bisogno di usarlo. Ecco perché ci siamo dovuti vestire così». È dovuto intervenire anche il servizio stampa di Roscosmos: «A volte il giallo è solo giallo. Le tute di volo del nuovo equipaggio sono realizzate con i colori dell’emblema dell’Università tecnica statale di Mosca Bauman, in cui si sono laureati tutti e tre i cosmonauti. Vedere la bandiera ucraina ovunque e in ogni cosa è pazzesco».
Due ex presidenti americani, il democratico Bill Clinton e il repubblicano George W. Bush, con indosso nastri blu e gialli, hanno manifestato il loro sostegno all’Ucraina deponendo mazzi di girasoli, simbolo del Paese, davanti alla chiesa cattolica dei Santi Volodymyr e Olhae, per poi raccogliersi in preghiera.
GIALLO SUL DISCORSO DI PUTIN
Il discorso di Putin allo stadio Luzhniki di Mosca potrebbe essere un fake montato dalla macchina della propaganda, o almeno essere stato manipolato in post-produzione. Infatti i media hanno diffuso un fermo immagine dell’evento dell’anno prima, in cui appaiono due donne, una mora e una bionda, con gli stessi identici vestiti e nella stessa posizione del comizio di quest’anno (QUI).
Inoltre il discorso del presidente è stato interrotto dalla regia con la musica. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha smentito qualsiasi voce di boicottaggio: si è trattato solo di un problema ad un server. Ma altre ipotesi suggeriscono che la trasmissione fosse in leggera differita, per consentire alla regia di operare tagli in caso di contestazioni. I media ucraini hanno mostrato alcuni video nei quali il pubblico avrebbe fischiato Putin (QUI).
E, a proposito di discorsi e di demagogia, scusate, ma mi è venuto in mente questo video di Ettore Petrolini, QUI…
TRENTA DENARI
Il capo del Servizio di frontiera dell’Ucraina, Sergei Deineko, ha postato su Facebook un video nel quale un ufficiale delle guardie di frontiera cerca di consegnare all’ambasciatore bielorusso in Ucraina, Igor Sokol, 30 monete d’argento destinate al capo del Comitato di controllo della frontiera della Bielorussia, Anatoly Lappo. Trenta monete d’argento per il tradimento delle guardie di frontiera bielorusse che hanno consentito all’esercito russo di entrare nel territorio ucraino.
PROFUGHI E ASSEDIATI
Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia: «Un milione di famiglie è privo d’acqua, 650 mila persone senza gas e un milione senza elettricità, mentre l’Oms riporta che in Ucraina si registra quasi la metà di tutti gli attacchi contro strutture mediche commessi quest’anno in tutto il mondo: 43 su 89. Ci sono in totale 16 milioni di persone che hanno urgente bisogno di assistenza umanitaria, 3 milioni sono bambini sotto i 18 anni. Mancano cibo, acqua, beni essenziali e 2 milioni di madri e bambini sotto i 5 anni necessitano assistenza nutrizionale salvavita. L’interruzione dei mercati e delle catene di approvvigionamento alimentare avrà probabilmente un impatto significativo sulla sicurezza alimentare in Ucraina, con punti nevralgici in cui la crisi alimentare rischia di essere simile a quelle in Afghanistan, Etiopia, Siria e Yemen».
Ustenko, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky: «l’Ucraina ha abbastanza grano e scorte di cibo per sopravvivere quest’anno. Ma se la guerra continua non saremo in grado di esportare grano nel resto del mondo e ci saranno dei problemi». L’Ucraina è il quinto maggiore esportatore al mondo di grano.
Primo ministro Denis Shmygal: da sabato lo Stato ucraino distribuisce gratuitamente cibo nelle città assediate o nelle aree più colpite dalla guerra. Il governo ha stilato un elenco di beni di prima necessità, dai cereali alle conserve alimentari e all’olio, che lo stato acquisterà direttamente dai produttori ucraini.
Coordinatore Onu per l’Ucraina Amin Awad: consegnato il primo convoglio di aiuti umanitari alla città di Sumy. «Le 130 tonnellate di aiuti essenziali includono forniture mediche, acqua in bottiglia, pasti pronti e cibo in scatola per 35.000 persone. Oltre a questi articoli, il convoglio ha consegnato attrezzature per riparare i sistemi idrici che serviranno ad aiutare 50.000 persone».
Venticinquesimo giorno
Prosegue l’offensiva della Russia, puntando sui missili ipersonici lanciati dallo spazio aereo sulla Crimea e da missili da crociera Kalibr (gittata di 1.500 – 2.500 metri, testate fino a 450 kg) lanciati dalla flotta russa nel Mar Caspio. Le sirene d’allarme antiaeree si sono attivate in quasi tutte le regioni dell’Ucraina.
Autorità municipali di Mariupol: la Russia ha attaccato una scuola a Mariupol dove avevano trovato rifugio circa 400 persone, l’edificio sarebbe stato distrutto e sotto le macerie restano donne, bambini e anziani. Le informazioni non sono state verificate indipendentemente.
Il portavoce della presidenza turca, Ibrahim Kalin, ha affermato che le parti stanno negoziando sei punti: neutralità, disarmo e garanzie di sicurezza dell’Ucraina, la cosiddetta «de-nazificazione», rimozione degli ostacoli all’uso della lingua russa in Ucraina, lo status della regione separatista del Donbass e lo status della Crimea, annessa alla Russia nel 2014. Per Zelensky le dichiarazioni di Putin che la guerra in Ucraina ha lo scopo di denazificare il Paese sono ridicole. «Chi sono i veri nazisti?», ha detto in un’intervista alla Cnn. Quanto alle concessioni che Kiev è disposto a fare, Zelensky ha chiarito che «su qualsiasi compromesso relativo alla nostra integrità territoriale e alla nostra sovranità ha parlato il popolo ucraino».
Stato di Israele. Zelensky nel suo intervento in videoconferenza alla Knesset: «Vi chiedo di difendere le nostre vite, le vite degli ebrei ucraini. Perché non possiamo ricevere armi da voi? Perché non avete varato sanzioni contro Mosca?».
PROVERBIO CINESE
Primo ministro cinese Xi a Biden: «è di chi ha legato il sonaglio al collo della tigre il compito di toglierlo». Chi ha voluto l’espansione della Nato ad est, pensi a rimuovere la causa. Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha affermato che sulla guerra in Ucraina «il tempo dimostrerà che la posizione della Cina è dalla parte giusta della storia. La Cina continuerà a formulare giudizi indipendenti basati sul merito della questione e in un atteggiamento obiettivo ed equo. Non accetteremo mai alcuna coercizione e pressione esterna e ci opponiamo anche a qualsiasi accusa e sospetto infondati contro il nostro Paese».
E L’INDIA?
Il premier giapponese, Fumio Kishida, va in visita in India per convincere il primo ministro Narendra Modi a prendere posizione contro la Russia. Finora infatti l’India non ha condannato la Russia all’Onu ed è l’unico paese del Quad (Dialogo quadrilaterale di Sicurezza: alleanza tra i paesi del Pacifico, con Australia, Stati Uniti e Giappone) che non l’ha fatto, per i legami con Mosca. Hanno fallito lo scopo sia Joe Biden che il premier australiano Scott Morrison. Secondo l’India, il Quad deve limitarsi al suo obiettivo primario di «promuovere pace, stabilità e prosperità nella regione Indo-Pacifica». Come possa farlo sotto la minaccia di una guerra nucleare, non si sa.
LE STREGHE DI RUSSIA UNITE PER PUTIN
La Baba Jaga del folklore russo, che abita in un’isba ambulante su zampe di gallina, è una partigiana sfegatata di Putin. Lo hanno dimostrato le streghe di Russia che si sono riunite a Mosca per fare tutte insieme un potente incantesimo a favore del presidente, ritenendo (non a torto) che avesse bisogno di un aiuto speciale.
Lo racconta il Pime (Pontificio istituto Missioni estere): Aljona Polin, fondatrice dell’associazione delle Grandi streghe di Russia, ha tenuto la sera del 12 marzo un consiglio generale delle streghe a sostegno di Putin. Un centinaio di streghe accorse da tutta la Russia (in mezzo a loro anche qualche mago) si è radunato intorno a un ritratto di Putin, accanto a una candela accesa, ed ha scagliato speciali maledizioni contro i suoi nemici.
Ecco la loro fede: «In ogni cosa, io come cittadina della Russia non ho il diritto di mettere in dubbio le decisioni di chi ci governa, io sono sempre d’accordo con chi sta al di sopra di noi», così assicura Afrodita. Aljona ne è convinta: «chi è al potere è una specie di tessuto assorbente, che assume in sé tutto ciò che vive nel popolo e nel Paese, e non può esistere un presidente negativo… noi abbiamo fatto i nostri rituali nel tempo e nelle proporzioni che servono in questo momento, con le finalità di migliorare la vita delle persone nel mondo attraverso l’impegno della Russia». Il rito è durato una ventina di minuti.
UN ATTORE PER PRESIDENTE: QUANDO LA VITA IMITA L’ARTE
Servitore del popolo, la serie TV che ha reso noto Volodymyr Zelensky in patria, arriva anche in Italia. Ha dell’incredibile: la serie, uscita nel 2015, vedeva l’attore interpretare il presidente ucraino. Quattro anni dopo, Zelensky lascerà la carriera artistica e diventerà davvero il presidente dell’Ucraina. Tra l’altro, Zelensky è di famiglia ebraica e madrelingua russa; tre suoi parenti sono morti in un lager nazista, mentre il nonno ha combattuto in una divisione di fanteria dell’Armata Rossa contro l’esercito tedesco; alla faccia di chi lo accusa di nazismo.
PROFUGHI E SFOLLATI
Onu: sono 6,48 milioni gli sfollati all’interno dell’Ucraina. Si stima che oltre 12 milioni di persone siano bloccate nelle aree colpite. I cittadini ucraini fuggiti dal paese sono 3.389.044. Unicef: «Almeno 1,5 milioni di bambini sono stati resi rifugiati dall’invasione non provocata dell’Ucraina da parte della Russia ed altri 3,3 milioni di minori sono attualmente sfollati all’interno del Paese».
Viminale: sono 53.669 i profughi entrati in Italia dall’inizio del conflitto al 18 marzo: 27.429 donne, 4.582 uomini e 21.658 minori. Soltanto due giorni prima, il ministero dell’Interno parlava di 38.539 persone: 19.566 donne, 3.373 uomini e 15.600 minori.
PAPA FRANCESCO
Direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni: «Sabato pomeriggio, poco dopo le 16, Papa Francesco si è recato all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù per visitare il reparto dove si trovano i bambini ricoverati arrivati dall’Ucraina in questi ultimi giorni. In questo momento sono 19 i bambini ucraini nei reparti dell’ospedale e nella sede di Palidoro, mentre quelli arrivati dall’inizio della guerra sono circa 50».
Preghiera di papa Francesco a San Giuseppe:
«San Giuseppe, tu che hai sperimentato la sofferenza di chi deve fuggire, tu che sei stato costretto a emigrare per salvare la vita alle persone più care, proteggi tutti coloro che fuggono a causa della guerra, sostienili nelle difficoltà, rafforzali nella speranza e fa che incontrino accoglienza e solidarietà. Amen». Il testo è stato diffuso con tweet anche in ucraino e in russo.
Angelus
Papa Francesco all’Angelus: «Non si arresta purtroppo la violenta aggressione contro l’Ucraina, un massacro insensato dove ogni giorno si ripetono scempi e atrocità. Non c’è giustificazione per questo. Supplico tutti gli attori della comunità internazionale perché si impegnino davvero nel far cessare questa guerra ripugnante».
L’appello degli ucraini
L’ambasciatore ucraino Andriy Yurash presso la Santa Sede chiede a Papa Francesco di recarsi in Ucraina perché il suo gesto fermerebbe la guerra: «So che i tempi sono difficili ma, se il Papa poggiasse i piedi sulla terra ucraina, sarebbe ciò che il Paese desidera maggiormente. Nei giorni scorsi i premier di Slovenia, Polonia e Repubblica Ceca hanno visitato Kiev e hanno mostrato che ciò è possibile. La società ucraina ritiene che, se il Papa venisse in Ucraina, la guerra si fermerebbe. È un sentimento collettivo e sincero. Voglia il Signore che questo sogno possa realizzarsi. Anche se la comunità cattolica non è molto numerosa, la Chiesa ha una notevole visibilità e può contare sulla simpatia del Paese che, ad esempio, si riconosce nelle forti prese di posizione del Papa» (intervista ad Avvenire).
Tempo di guerra. Ventiseiesimo giorno
Ennesima notte di bombardamenti russi in Ucraina. Colpito un centro commerciale a Kiev, con almeno 8 morti e molti feriti. Secondo il ministero della difesa russo, era un deposito di lanciamissili e munizioni. Lo stesso ministero fa anche sapere che la Russia continuerà ad usare in Ucraina i missili supersonici.
Oleksandr Starukh governatore di Zaporizhzhia: i militari russi hanno sequestrato cinque navi che trasportavano decine di migliaia di tonnellate di grano nel porto di Berdyansk. Li hanno portati via con i rimorchiatori.
Mariupol
La Russia ha lanciato un ultimatum intimando a tutte le formazioni militari ucraine di lasciare Mariupol senza armi e munizioni. Il governo ucraino e le autorità di Mariupol hanno respinto l’ultimatum: «Non ci può essere discussione su nessun tipo di resa o sulla deposizione delle armi», ha detto la vicepremier ucraina Irina Vereshchuk.
A Mariupol le bombe russe cadono ogni dieci minuti e oltre ad essere attaccata dai carri armati e dall’artiglieria, la città è bombardata dalle navi. Finora, 45.000 persone sono riuscite a lasciare la città assediata.
Lloyd Austin, segretario alla Difesa americano, denunciando le azioni mirate contro le città e i civili: «io credo che stiano facendo questo perché la campagna è in stallo». Non ci sono, invece, prove dell’arrivo di mercenari o combattenti stranieri in Ucraina per aiutare i russi: «non si sono presentati sui campi di battaglia».
Josep Borrell, alto rappresentante per la politica estera Ue: «Quello che sta accadendo a Mariupol è un immenso crimine di guerra, qualcosa di orrendo, lo dobbiamo condannare in modo netto, la città è completamente distrutta. Questa non guerra ma la distruzione di un Paese senza considerazione delle leggi della guerra perché anche la guerra ha delle leggi. Moralmente, la Russia ha perso la legittimità. Putin merita la più netta condanna del mondo civilizzato».
Guerra informatica
Il gruppo di hacker e attivisti di Anonymous ha violato il social network VKontakte (409 milioni di utenti), il Facebook russo, per inviare agli utenti messaggi automatici contenenti informazioni su ciò che sta accadendo in Ucraina, compreso il numero di morti tra civili e militari, sia dell’esercito ucraino che di quello russo.
Profughi e residenti in zona di guerra
Onu: sono 3.489.644 gli ucraini che hanno lasciato il paese, 100.600 nelle ultime 24 ore. Quasi 400.000 ucraini, invece, sono tornati in patria dopo l’inizio della guerra, all’80% uomini.
Viminale: sono 59.589 i profughi ucraini in Italia: 30.499 donne, 23.877 minori e 5.213 uomini.
Andrea Cisternino, l’italiano che in Ucraina gestisce da 13 anni un rifugio per animali salvati dal maltrattamento e, adesso, dalla guerra (sono 453, fra cani, gatti, pecore, cavalli, mucche e altre animali), ha lanciato un appello perché ha finito le provviste e l’acqua potabile. Trovandosi a 45 minuti da Kiev, occorre il permesso delle forze di occupazione russa perché la Croce Rossa possa raggiungerlo con gli aiuti. La Farnesina sta seguendo il caso.
L’assurdo: sopravvissuto alla shoah ucciso dalle bombe russe
Jens-Christian Wagner, direttore della Fondazione Buchenwald e Mittelbau-Dora: Boris Romantschenko, 96 anni, sopravvissuto ai campi di concentramento di Buchenwald, Peenemünde, Dora e Bergen-Belsen, è morto durante i bombardamenti russi a Kharkiv. Romantschenko non lasciava il suo appartamento a Kharkiv da mesi, per paura del covid.
La tragedia nella tragedia
Dopo la profuga ucraina deceduta improvvisamente al suo arrivo a Roma con i suoi due bambini, un altro fatto atroce: una bambina, profuga, di 5 anni, è stata investa e uccisa da un furgone a Crotone mentre era in braccio ad una parente. Era giunta da poco in Italia con un gruppo di rifugiati. Scampata ad una guerra per finire sotto una macchina… Sono queste le cose che sembrano beffe del destino e che fanno dire a tanta gente: Dio non c’è! È lo scandalo contro cui grida Giobbe, e che fa storcere il naso al Qoheleth. Indubbiamente in questo caso ci sarà una responsabilità del guidatore…
Tempo di guerra. Ventisettesimo giorno
Deputato ucraino Dmytro Gurin: a Mariupol 300.000 persone non hanno acqua né elettricità né riscaldamento e «i bombardamenti e gli spari non si fermano mai». Ministero della Difesa inglese: «Nonostante i pesanti combattimenti, le forze ucraine continuano a respingere i tentativi russi di occupare la città meridionale di Mariupol. Le forze russe altrove in Ucraina hanno riportato l’ennesimo giorno di limitati progressi, con la maggior parte delle forze in gran parte bloccate sul posto. Diverse città ucraine continuano a subire pesanti bombardamenti aerei e di artiglieria russi». Pentagono: l’Ucraina, nonostante i pesanti bombardamenti della Russia ormai da più di tre settimane, ha iniziato a invertire il corso sul campo di battaglia e in alcune aree ha recuperato terreno rispetto alle forze russe.
BBC: le forze russe hanno aumentato la loro presenza nello spazio aereo ucraino nelle ultime 24 ore. Comando dell’aeronautica ucraina: «Oltre all’uso di molti velivoli senza pilota, il nemico usa bombardieri, aerei d’assalto e da combattimento, missili da crociera e missili balistici in varie direzioni».
Esercito di Kiev: «secondo le informazioni disponibili, le forze di occupazione russe che operano in Ucraina hanno scorte di munizioni e cibo per non più di tre giorni». La situazione sarebbe simile anche per il carburante.
La leader dell’opposizione bielorussa Svitlana Tikhanovskaya ha invitato i militari bielorussi ad arrendersi all’Ucraina dopo le notizie di una possibile invasione bielorussa dell’Ucraina, ed ha ricordato che Lukashenko ha commesso tradimento fornendo il territorio del Paese per l’aggressione russa contro l’Ucraina.
Guerra economica
Fra le grande aziende occidentali che operano in Russia, alcune non hanno ancora fatto una scelta, come Auchan e Danone. Renault ha riaperto ieri il suo stabilimento di Mosca, dove la produzione è regolarmente ripresa. Altre aziende hanno ridotto l’operatività senza sospenderla: tra queste, Pirelli, Unicredit e Intesa Sanpaolo che vantano miliardi di crediti in Russia e rischiano di non vederseli restituire; Burger King perché i suoi 800 ristoranti in Russia sono gestiti in franchise da un’azienda locale; e le aziende farmaceutiche che garantiscono in Russia la vendita dei farmaci salvavita.
La vita va avanti
Vice sindaco di Kiev Mykola Povoroznyk: «La vita va avanti e avanti! In 25 giorni dall’inizio dell’invasione su larga scala dei russi, nella capitale sono nati 807 bambini: 427 bambini e 380 bambine. Tra i neonati 15 gemelli».
Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim): sono quasi 6 milioni e mezzo le persone sfollate all’interno dell’Ucraina a causa della guerra. Il 13,5% delle persone sfollate aveva già vissuto la stessa esperienza tra il 2014 e il 2015. Molti degli sfollati sono vulnerabili, donne incinte o allattanti, anziani, persone con disabilità o malattie croniche e persone vittime di violenze. Finora nell’Ue sono arrivati oltre 3 milioni e mezzo di rifugiati dall’Ucraina, un movimento di entità senza precedenti, «con un bambino che arriva in media ogni secondo» (Commissione Europea). Sono ad oggi 81 i bambini ucraini curati dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma dall’inizio della guerra; 21 quelli attualmente ricoverati
Viminale: sono 61.493 i profughi entrati in Italia dall’inizio del conflitto a oggi: 31.502 donne, 5.400 uomini e 24.591 minori.
BBC: centinaia di donne transgender sono state respinte al confine ucraino mentre tentavano di fuggire dal Paese. Il motivo è che i loro passaporti riportano ancora il nome e genere di nascita, «maschio». Le regole attualmente vigenti in Ucraina vietano agli uomini dai 18 ai 60 anni di lasciare il Paese.
Zelensky ha ricordato l’uccisione di Boris Romanchenko, che «è stato prigioniero nei campi di concentramento nazisti ed è stato ucciso a Kharkiv. Aveva 96 anni. Pensate a cosa ha passato: è sopravvissuto a Buchenvald, Dora – Mittelbau, Pennemunde, Bergen – Belsen – lager nazisti – ed è stato ucciso da un proiettile russo, che ha colpito un edificio di Kharkiv».
Papa Francesco stamani ha chiamato al telefono il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che nel corso della conversazione lo ha invitato in Ucraina.
Una poesia per la Pace di Nunzio Marotti
SE UN GIORNO
Se un giorno
chiamano i miei figli
– e forse anche me –
per la guerra.
Se un giorno
chiamano i figli per la guerra
racconterò
ancora una volta
che in coscienza
ho obiettato alle armi,
alla leva e pure alle spese,
e per 40 anni ho pensato e agito
secondo nonviolenza.
Dirò loro di ascoltare
ancora una volta
il racconto dei nonni,
dei patimenti e dell’odio
della guerra.
Alle madri dirò
ancora una volta:
voi che lasciate la vita fluire,
che con orrore la guardate scippata,
resistete
giocando a scacchi con la morte
per strapparle i figli della vita.
Qualcuno ha scritto:
non ci sarebbero guerre
se a combattere fossero i figli dei potenti,
magari dei fabbricanti di ordigni mortali.
Ancora una volta
dirò che la guerra è sciocca,
ma che è frutto
di scellerate scelte e omissioni
tue e mie.
Questa sciocchezza
divoratrice di carne e di storie.
Dirò ancora una volta: NO.
E aiuterò chi soffre e piange,
e mi farò daltonico o cieco
per non distinguere
il colore delle divise.
E pregherò, sì, pregherò.
Non per salvare i miei figli,
ma per ognuno di questa umanità.
Pregherò il Dio crocifisso:
non gli chiederò che intervenga
– non può varcare il limite
che ha posto,
creando,
alla sua onnipotenza.
Lo pregherò
perchè stia accanto ai crocifissi
di oggi e di sempre.
E sia consolazione
per le madri e i padri
le spose e i figli
e le lacrime asciughi.
E pregherò
non per cambiare Dio
ma perché
il cuore di pietra che vede nemici
sia trasformato in cuore fraterno.
Pregherò per avere il coraggio
di una vita bella e buona,
risvegliando nostalgia
del fuoco
che è amore senza confini.
E affiderò il mondo all’Uomo risorto,
perché vivifichi quanto è morto,
rafforzi ciò che è debole,
attraverso il materno soffio di vita.
Nunzio Marotti