Guerra in Ucraina: 21 mesi. L’attenzione mondiale si sposta su Israele giunto a poco più di un mese di guerra con oltre 10.000 morti da parte palestinese e 1.400 da parte israeliana (più che in due anni di guerra rosso-ucraina). Intanto in Ucraina le operazioni militari procedono caparbiamente, anche se non fanno più tanta notizia. Certamente, i numeri dell’Ucraina (non le vite delle persone, però) impallidiscono di fronte alle migliaia di vittime che a Gaza i bombardamenti israeliani hanno causato in un solo mese. Si pensi però che sono 510 i bambini ucraini uccisi dall’inizio della guerra e 1.143 quelli feriti dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio 2022. Nella maggior parte dei casi, si tratta di minorenni che vivevano nella regione di Donetsk.
Le vittime civili
Le operazioni militari in Ucraina proseguono col loro carico di morti civili. Nell’ultimo mese se ne contano 18 nell’oblast di Donetsk, fra cui due bimbi: uno studente di quarta elementare e un bambino dell’asilo, oltre a 6 nella città capoluogo di regione. Dall’inizio dell’invasione, l’esercito russo ha ucciso almeno 1.762 civili nella regione e almeno 4.290 persone sono rimaste ferite. Queste cifre non includono le vittime di Mariupol e Volnovakha. Gli occupanti hanno ucciso anche un’intera famiglia, che stava festeggiando un compleanno e si era rifiutata di cedere la propria casa agli occupanti ceceni. Nell’oblast di Mykolaiv un attacco missilistico russo ha ucciso due persone.
Le forze russe hanno lanciato un attacco di artiglieria sul villaggio di Podoly, nel distretto di Kupiansk, nell’oblast di Kharkiv, uccidendo due civili, due uomini. Inoltre un missile russo si è abbattuto su un terminal postale nella regione di Kharkiv provocando la morte di almeno sei persone. Si tratta del il terminal Novaya Poshta, che è stato distrutto dall’esplosione. Le vittime hanno un’età compresa tra i 19 ei 42 anni.
A Pozhnia nell’oblast di Sumy è stato invece ucciso un ragazzo di 16 anni; .
Kherson e Dnipro
Un attacco ad un ospedale di Kherson ha ucciso una donna di 62 anni e un uomo di 45. Un precedente raid russo aveva colpito una macchina a Kherson, uccidendo il conducente di 64 anni e ferendo una donna e la figlia neonata. Un tredicenne è stato ucciso sulla riva destra della regione di Kherson. Altre 6 vittime si sono registrate in città. Un uomo di 64 anni è stato ucciso nel suo giardino e la moglie è stata ferita in un bombardamento russo nel distretto di Dniprovskyi dell’oblast di Kherson. Una donna di 31 anni è morta in seguito a un attacco contro una città presso Dnipro. A Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk, tre persone sono morte a seguito di un attacco russo. Sempre nella regione di Dnipro, a Kryvyï Rig, si sono registrate due vittime.
Zaporizhzhia
A Zaporizhzhia almeno cinque persone sono state uccise in seguito ad un attacco missilistico russo notturno contro un grattacielo. Dolore per le vittime ma anche tanta paura perché la linea del fronte sfiora pericolosamente la più grande centrale nucleare europea, con sei reattori alimentati ad uranio 235. Una nuova Chernobyl sarebbe disastrosa per l’intero continente europeo per decenni. Oltre alle vittime e all’impatto su ambiente ed economia, una emergenza nucleare avrebbe un grave effetto sulle future generazioni. ,
La guerra del grano
Nel porto di Odessa, un missile russo ha colpito una nave commerciale con bandiera liberiana uccidendo il pilota. Nonostante questo, la circolazione delle navi nel porto di Odessa è ripresa sia in uscita che in entrata. Nella stessa giornata, sei navi cariche di 231.000 tonnellate di prodotti agricoli hanno lasciato il porto di Odessa muovendosi in direzione del Bosforo. Altre cinque imbarcazioni erano in attesa di entrare nel porto.
Il presidente ucraino Zelensky ha recentemente incontrato un gruppo di giornalisti provenienti da Paesi africani, molti dei quali hanno leader con stretti legami con la Russia. Il presidente ucraino si è mostrato ottimista verso il nuovo corridoio per il grano, la cui capacità sta celermente aumentando. Circa quattro milioni di tonnellate di grano sono partite dai principali porti del Mar Nero, e con il nuovo corridoio le navi vengono caricate in Romania nei porti sul Danubio. L’Ucraina produce circa 120 milioni di tonnellate di grano all’anno. Di esse, il 30% viene venduto ai Paesi europei, il 25-30% viene utilizzato localmente e la maggior parte viene esportato in Africa e in Medio Oriente.
Territorio minato
Alle vittime dirette dei bombardamenti si uniscono le vittime delle mine antiuomo ampiamente disseminate sul territorio ucraino. Infatti, il rapporto 2023 dell’Osservatorio Onu sulle mine denuncia il fatto che in Ucraina il numero di vittime civili causate da mine terrestri e ordigni bellici è decuplicato nel 2022 (608) rispetto al 2021 (58).
In totale nel mondo lo scorso anno sono stati 4.710 i civili uccisi o feriti dalle mine terrestri in 49 Paesi: le guerre più vicine a noi non ci facciano dimenticare che si contano a decine i conflitti armanti sparsi per il mondo. I civili rappresentano l’85% delle vittime delle mine e la metà di queste (1171) sono bambini! Il maggior numero di vittime è stato totalizzato in Siria (834) seguita dall’Ucraina (608). Yemen e Myanmar hanno ambedue registrato più di 500 vittime nel 2022. Nello stesso periodo, gruppi armati non statali hanno utilizzato mine antiuomo in almeno cinque Stati (Colombia, India, Myanmar, Thailandia e Tunisia), e in paesi della regione africana del Sahel.
Il sabotaggio delle ferrovie russe
Secondo l’intelligence militare britannica, a 17 mesi dal primo incidente il sabotaggio delle linee ferroviarie russe da parte di attivisti contro la guerra continua a rappresentare una significativa sfida per le autorità russe. Dall’ottobre 2023 i tribunali russi hanno giudicato 76 casi di sabotaggio delle ferrovie e 137 persone sono state processate. La maggior parte degli imputati ha meno di 24 anni. Il sabotaggio può essere punito con pene fino all’ergastolo. Infatti la logistica militare russa, compresa quella per la guerra in Ucraina, dipende dai 33mila km di linea ferroviaria nel paese. Il sabotaggio è una forma di protesta.
Usa-Nato sospendono il trattato sulle forze convenzionali in Europa
In risposta al ritiro formale della Russia dal trattato del 1990 che limita le forze convenzionali in Europa, anche gli Usa e i loro alleati della Nato hanno notificato che sospenderanno formalmente la loro partecipazione. Viene così segnata la fine di un altro storico accordo sul controllo degli armamenti. Da lunga data veniva espresse le lamentele occidentali secondo cui Mosca non stava onorando i termini del trattato. La sospensione scatterà il 7 dicembre per gli Stati Uniti.
L’Ucraina verso il bando della Chiesa ortodossa russa
La Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, ha approvato in prima lettura il disegno di legge che vieta le attività delle organizzazioni religiose legate alla Russia in Ucraina. Secondo quanto riferito, 267 parlamentari hanno votato a favore del progetto normativo che se approvato definitivamente potrebbe portare al divieto delle attività della Chiesa ortodossa del Patriarcato di Mosca nel Paese. E si può anche capire questa manovra, visto che tra le altre trovate il Patriarca di Mosca Kirill ha affermato che la bomba atomica russa è sotto la protezione di San Serafino…
San Serafino di Sarov ha benedetto la bomba atomica del Cremlino?
L’ultima fantasia di Kirill, patriarca russo, è stata quella di proclamare San Serafico di Sarov protettore della bomba atomica del Cremlino. Il motivo? Perché è stato nella struttura del monastero di Sarov che la stessa bomba è stata costruita. Ma il Santo della pace sarebbe contento di questo patronato?
San Serafino, che era costui?
San Serafino di Starov era nato in Russia alla metà del Settecento da una famiglia devota, che lo ritenne miracolosamente guarito all’età di sette anni dopo un incidente mortale. Da allora Serafino si voterà alla preghiera, all’ascesi e alla comunione con la natura, vivendo nella foresta e stringendo con gli animali selvatici profondissime amicizie. Viveva nella pace di Cristo con tutti: quando furono arrestati i briganti che lo avevano assalito e menomato, Serafino chiese al giudice di liberarli, perché li aveva perdonati di cuore. Da tutte le Russie i pellegrini accorrevano per nutrirsi dei suoi insegnamenti spirituali e quando morì nel 1833 la popolazione lo acclamò come santo. E vi sembra questo un santo adatto ad essere considerato patrono della bomba atomica?
Quel che è vero, nell’affermazione delirante di Kirill, è che il monastero di San Serafino, compresa la chiesa, in epoca sovietica fu militarizzato e adibito a sede dell’NKVD, il Commissariato del Popolo per gli Affari Interni, poi mutato in uno stabilimento industriale destinato alla produzione dei lanciarazzi Katjuša, e al termine della seconda guerra mondiale destinato alla ricerca scientifica sulla bomba atomica (col nome di Arzamas-16, fino a far scomparire il nome di Sarov dalle mappe). Quindi Kirill non ha torto nel dire che l’ordigno nucleare del Cremlino è stato prodotto nel luogo di San Serafino, finché nel dicembre 1990, nell’ambito della distensione dei rapporti tra Stato e Chiesa tale luogo fu restituito alla Chiesa insieme alle reliquie del Santo. Anche questo parve un miracolo di San Serafino. Ma da qui a proclamarlo patrono degli ordigni nucleari… quanto ci corre?
Un articolo su San Serafino QUI.