Guerra e animali… Voglio dedicare in particolare questa pagina al coinvolgimento degli animali in questa disgraziata guerra.
«No, non ti abbandono»: cane in spalla e via
Viene dalla Polonia una commovente notizia: una donna in fuga ha portato a spalla il suo vecchio cane, un pastore tedesco dodicenne che non era in grado di camminare, per 17 chilometri. Leggere QUI.
Alisa, da Kiev, ha fatto 16 ore di auto per fuggire con la mamma, la sorella, quattro bambini e due cani di grossa taglia. Il padre era morto il giorno prima e non ha potuto nemmeno avere un funerale. Gli ultimi 17 chilometri hanno dovuto farli a piedi, ma il cane Pulya dopo un chilometro si è accasciato a terra senza poter più camminare. Il cane era tutto ciò che era rimasto alla madre della sua vita precedente: così Alisa se lo è caricato in spalla e lo ha portato fino in Polonia al centro di accoglienza dove la famiglia ha trovato rifugio. Finalmente al sicuro. Tutti.
Madre Serafim: un monastero ortodosso e 150 gatti
La storia del cane Polya ha fatto il giro del mondo. Quasi di nicchia, invece, è la notizia secondo cui a Odessa il settecentesco monastero ortodosso dell’Arcangelo Michele è diventato rifugio per i più fragili. Le famiglie che hanno anziani malati o troppo deboli per fuggire li affidano alle cure delle monache. Altri portano lì i loro animali domestici. Madre Serafim, superiora del monastero da 30 anni, accoglie tutti, ma è preoccupata. Nel monastero vive un centinaio di monache, cui si sono aggiunte dall’inizio della guerra alcune centinaia di persone fragili, oltre a più di 150 gatti. La situazione si sta facendo difficile, i soldi stanno finendo. Ho segnalato la situazione all’Enpa nazionale, sperando che attraverso i canali internazionali qualcuno possa portare un po’ di aiuto.
La badessa del monastero, Madre Serafina, racconta che i gatti continuano ad arrivare. “C’è sempre qualcuno che li porta, non è in grado di tenerli, e il nostro dovere è quello di assumerci la responsabilità di questi poveri esseri svantaggiati“. Addirittura, sono state predisposte strutture in cui i felini possono ricevere cure per le loro ferite e procedure di primo soccorso. Un articolo più ampio QUI.