Tempo di guerra. 560 giorni

Guerra: 560 giorni
Carta d’identità di un pensionato nel mercato centrale di Kostiantynivka (regione di Donetsk in Ucraina) dopo il bombardamento russo del 6 settembre 2023. Almeno 17 persone sono state uccise e 34 ferite. Di Андрій Чижевський / АрміяInform – Армія рф вбила на ринку у Костянтинівці 16 людей і 31 поранила — розпочато розслідування, CC BY 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=137090518

Guerra: 560 giorni. Quest’ultimo periodo si è aperto con la notizia della morte di Prigozhin e si è chiuso con l’eccidio nel supermarket di Kostiantynivka (17 morti e 34 feriti), ma anche con la constatazione della caduta di un drone russo in territorio bulgaro, territorio Nato…

Vittime

Nove persone sono state uccise negli attacchi con bombe e artiglieria nella regione di Kherson, nel sud dell’Ucraina. Un uomo di 51 anni è rimasto ucciso in un raid russo sulla regione di Zaporizhzhia. Due persone sono morte durante un attacco russo nella regione di Poltava, nell’Ucraina orientale. Più grave la situazione nella cittadina di Romny (regione nord-orientale ucraina di Sumy) dove l’attacco di un drone russo ha distrutto una scuola. 4 i morti (il direttore della scuola, il vicedirettore, il segretario e la bibliotecaria). Nella stessa regione sono stati uccisi anche una donna di 82 anni e un poliziotto.

Tre persone sono morte nei bombardamenti russi sulla regione di Kharkiv. Una persona è morta durante un attacco russo sulla città di Sloviansk, nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale. Nell’attacco è stata colpita un’azienda agricola e la vittima era una guardia giurata dell’azienda. Nella stessa regione si è registrata un’altra vittima.

Un bracciante agricolo è stato ucciso in un attacco di droni russi contro un’area portuale sulle rive del Danubio nella regione di Odessa, nel distretto di Izmail. Questo porto fluviale al confine con la Romania è diventato la principale via di esportazione delle merci ucraine da quando la Russia si è ritirata, a luglio, dall’accordo del grano. Distruzione e incendi sono stati registrati in diversi insediamenti. Dopo la fine dell’accordo sui cereali del Mar Nero, la Russia ha intensificato gli attacchi contro le regioni meridionali ucraine di Odessa e Mykolaiv, che ospitano porti e strutture cruciali per le esportazioni agricole.

Guerra: 560 giorni. Strage nel Donetsk

Il mercato di Kostyantynivka nell’Ucraina orientale era affollato quando è stato colpito da un missile balistico russo oggi intorno alle 14. Una trentina di chioschi, insieme a una banca e a un complesso residenziale, sono stati danneggiati. I morti sono stati almeno 17, tra cui un bambino. 34 i feriti dai bombardamenti russi. 

La sorte di Prigozhin

Il capo della Wagner, Evgheni Prigozhin, è precipitato il 23 agosto col suo jet privato, mentre stava volando da Mosca a San Pietroburgo. O almeno, questa è la notizia ufficiale.

La sua ultima apparizione pubblica risale a due giorni prima, il 21 agosto, quando i canali Telegram della società Wagner avevano diffuso un video in cui l’uomo, in mimetica e con una mitragliatrice in mano sullo sfondo di un paesagggio desertico, affermava: «Stiamo lavorando. La temperatura è di 50 gradi, tutto quello che ci piace. La Wagner rende la Russia ancora più grande in tutti i continenti e l’Africa più libera». Annunciava anche, ai curiosi riguardo alla sua situazione, di stare bene. Ironia della sorte: due giorni dopo è morto. Sempre che la notizia risponda a verità, perché c’è chi ne dubita e suggerisce che si possa essere trattato di una messa in scena per scomparire.

La profezia di Bellingcat: Prigozhin morto entro 6 mesi

In un’intervista al Financial Times, due settimane fa, Christo Grozev, reporter della piattaforma di giornalismo investigativo Bellingcat, ne aveva predetto la morte dopo il tentato ammutinamento alla fine di giugno. «Putin è andato in TV e ha definito Prigozhin un traditore. Tutti sanno cosa fanno con i “traditori” e Putin non lo ha fatto. Vuole vederlo morto. Può ancora farlo. Nel giro di sei mesi Prigozhin sarà morto o ci sarà un secondo colpo di Stato».

Ipotesi

C’erano sette passeggeri e tre membri di equipaggio a bordo del jet. Sia la Wagner che Rosaviatsia, l’Agenzia federale russa per il trasporto aereo russo, hanno dichiarato che Prigozhin è morto, insieme alle altre persone tra le quali il suo braccio destro Dmitry Utkin. Il canale Telegram Grey Zone, vicino a Wagner, ha puntato il dito contro la Russia. «Il business jet Embraer Legacy 600 con numero di registrazione RA-02795, che apparteneva a Yevgeny Prigozhin, è stato abbattuto dal fuoco della difesa aerea del ministero della Difesa russo», hanno scritto nella chat. A favore di questa tesi ci sono varie ipotesi e punti che confermerebbero l’accusa.

Secondo il Pentagono, l’aereo Prigozhin non sarebbe stato abbattuto da un missile terra-aria. A far cadere l’aereo è stata probabilmente un’esplosione a bordo del velivolo causata da una bomba o da un altro dispositivo installatovi. Lo riporta il New York Times citando funzionari americani e occidentali, secondo cui Putin avrebbe ordinato la distruzione dell’aereo nel tentativo di uccidere Prigozhin.

Reazioni in Russia

Il presidente russo, a meno di 24 ore dall’incidente aereo, ha ricordato Prigozhin definendolo “uomo di talento” e il contributo dei suoi combattenti nella  guerra in Ucraina ed ha garantito una esaustiva inchiesta.

Un gruppo di militanti russi che combatte per l’Ucraina ha invitato i mercenari del Gruppo Wagner a cambiare schieramento e a unirsi ai loro ranghi dopo l’incidente aereo in cui è morto Yevgeny Prigozhin. «Ora vi trovate di fronte a una scelta seria: potete stare in una stalla del ministero della Difesa russo e servire come cani da guardia per gli esecutori dei vostri comandanti o vendicarvi», ha detto Denis Kapustin, comandante del Corpo dei volontari russi, in un video. «Per vendicarvi dovete passare dalla parte dell’Ucraina». Kapustin, cittadino russo di estrema destra, ha fondato il gruppo armato un anno fa e afferma di essere responsabile di diversi attacchi militari nelle regioni russe di confine.

Guerra: 560 giorni. Drone russo caduto in Romania

Un incidente che potrebbe avere serie conseguenze è la caduta di un drone russo in Romania, oaese che afferisce alla Nato. Solo oggi le autorità di Bucarest ammettono la presenza sul territorio romeno di rottami di drone russo, presenza segnalata con insistenza da Kiev e finora smentita. È stato per primo il ministro della Difesa, Angel Tilvar, a riconoscere che sono stati rinvenuti in un villaggio sulla riva del Danubio dei pezzi di un drone russo che era stato lanciato contro un obiettivo ucraino al di là del fiume. Nei giorni scorsi sia il ministero della Difesa che lo stesso presidente romeno avevano nettamente escluso la caduta di un drone russo sul territorio romeno.  

Il presidente della Romania, Klaus Iohannis, chiede adesso un’inchiesta urgente e professionale per identificare con certezza i rottami, affermando che, se sarà confermata l’origine russa, questa sarà una grave violazione della sovranità e integrità territoriale romena. «Siamo in allerta ed in contatto permanente con gli alleati della Nato. Ripeto: nell’ambito della Nato siamo ben difesi e la Romania beneficia di garanzie di sicurezza estremante solide, le più solide di tutta la nostra storia». 

Il ministro della Difesa romeno, Angel Tilvar, ritiene tuttavia che i pezzi di drone russo caduti sul territorio del suo Paese non rappresentino una minaccia diretta e che è possibile che il drone non sia esploso nell’impatto ma che sia semplicemente caduto sul territorio rumeno. «Questo non ci rende certo felici, ma non credo che si possa parlare di attacco… dobbiamo saper distinguere tra un atto di aggressione e un incidente». 

La guerra del grano

13mila tonnellate di grano sono state distrutte nei recenti attacchi condotti dalle forze armate russe contro il porto di Izmail sul Danubio, in Ucraina. Il grano era destinato all’Egitto e alla Romania. Salgono così a 270mila le tonnellate di grano distrutte in totale in un mese a causa degli attacchi russi ai porti. Nell’attacco condotto con i droni iraniani Shahed sono anche stati danneggiati i terminal privati ​​del grano, i magazzini e le infrastrutture di carico. La capacità di esportazione del porto di Izmail è stata ridotta del 15%. Il ministro delle Infrastrutture Kubrakov ha accusato la Russia di lavorare sistematicamente per fermare le esportazioni agricole ucraine.

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