
La comunità che si raduna in Gerusalemme è per ora una comunità in sordina. È assidua e concorde nella preghiera ma in un atteggiamento molto dimesso: è anche una comunità ferita. È ferita, perché uno di loro non c’è più: ha consegnato il suo Maestro ed è andato incontro ad una fine terribile. Dovrebbero essere i Dodici, ma al momento sono gli Undici…
Gli Undici…
Nei vv.15-26 c’è un problema che rivela la ferita ricevuta dalla comunità. «In quei giorni Pietro si alzò in mezzo ai fratelli (il numero delle persone radunate era circa centoventi)». Bisogna sostituire Giuda che è venuto meno in quanto è uno dei Dodici. Il Collegio apostolico deve essere ricostituito. Infatti, non è soltanto una somma di persone aggiunte le une alle altre. È una unità che deve conservarsi integra in ogni suo momento, anche quando deve riorganizzarsi sotto l’impatto di grandi eventi. Perciò (v. 21):
«Bisogna dunque che tra coloro che ci furono compagni per tutto il tempo in cui il Signore Gesù ha vissuto in mezzo a noi, incominciando dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui è stato di tra noi assunto in cielo, uno divenga, insieme a noi testimone della sua resurrezione».
Dove normalmente si traduce “per tutto il tempo in cui il Signore Gesù ha vissuto in mezzo a noi”, troviamo letteralmente: “per tutto il tempo in cui il Signore Gesù è entrato e uscito in mezzo a noi”. Questa espressione plastica si richiama all’immagine di un pastore che pasce il suo gregge e se ne prende cura, che entra ed esce familiarmente in mezzo ai suoi secondo le loro necessità.
È nel contesto di questa familiarità che quegli uomini, chiamati dal Signore dopo una intera notte di preghiera, scrive Luca 6,12, “perché stessero con Lui e per mandarli ad annunciare”, come scrive Marco 3,14, si preoccupano di reintegrare il loro Collegio dolorosamente vulnerato dalla defezione di Giuda. Ma forse su di loro pesa anche il ricordo delle loro personali defezioni: l’abbandono di Gesù da parte di (quasi) tutti; l’incredulità conclamata; in Pietro, il triplice rinnegamento… Tuttavia, a differenza di Giuda, gli altri hanno saputo lasciarsi abbracciare dal perdono del Signore, ed è per questo che, con tutte le loro debolezze, sono pronti ad affacciarsi al loro nuovo ministero.
… Più uno
Alla fine, al v. 27, «gettarono quindi le sorti su di loro e la sorte cadde su Mattia che fu associato agli 11 apostoli». Adesso sono 11+1. Dunque sono tornati i Dodici: il Collegio dei Pastori, che vivono nella familiarità di Colui “che entra e che esce” custodendo e nutrendo e amando il suo gregge, si è costituito secondo la sua volontà.