
Rinviata dal 2 di dicembre causa maltempo, si è finalmente tenuta sabato 16 marzo a Piombino, nel centro cittadino, la Giornata del Volontariato, con 33 stand di altrettante associazioni attive sul territorio, musica con la Galantara Marching Band, e la Play House Piombino con tre postazioni di intrattenimento.

La Giornata è importante per promuovere le attività di Volontariato e informare i cittadini su quanto svolto nelle varie realtà. Una preziosa risorsa che testimonia quanto sia grande la voglia di solidarietà; affollamento intorno ai banchetti che raccontano l’impegno delle diverse associazioni. Ce n’è per tutti: si va dall’assistenza sanitaria all’aiuto caritativo in situazioni di bisogno alla tutela dell’ambiente e degli animali…
Un’associazione notissima: la Misericordia

Nei miei ricordi di bambina, a Livorno, c’è la cappa nera dei confratelli della Misericordia, col cappuccio a coprire il volto durante i funerali: è la cosiddetta buffa, e il volto veniva coperto dal cappuccio perché nessuno potesse riconoscere chi faceva l’opera di Misericordia, solo Dio doveva saperlo. Prima ancora, fino al 1495, la veste storica era rossa, a simboleggiare la carità dello Spirito Santo che ispirava a compiere, appunto, le Opere di misericordia. Il nero, invece, simboleggiava la penitenza. La veste semplice, che copriva tutto il corpo (con il cappuccio, i guanti e le ghette) garantiva che i Confratelli apparissero tutti uguali senza distinzione di censo e completamente anonimi. La persona soccorsa non doveva sapere chi l’aveva aiutata: “Non sappia la tua sinistra quello che fa la tua destra”.
A quell’epoca, a Livorno, c’erano ancora corse epiche, a gara tra Misericordia e Assistenza, per arrivare per primi a prelevare i malati o gli incidentato da portare in ospedale. C’era anche chi rifiutava di essere trasportato sull’ambulanza della Misericordia, come c’era chi rifiutava di salire su quella dell’Assistenza, per motivi ideologici. Come cambiano i tempi, eh?
Le prime divise di servizio dei confratelli comparvero cento anni fa, divenendo progressivamente più funzionali fino ad arrivare all’odierna divisa giallo-ciano ad alta visibilità.
Molte altre associazioni sono assai note: si pensi alla San Vincenzo, alla Pubblica Assistenza, alla Croce Rossa… non hanno bisogno di presentazione. Mi vorrei soffermare invece su alcune realtà meno generalizzate. Ad esempio, la Don Guanella.
L’associazione Don Guanella

L’associazione Don Guanella è nata a Piombino nel 2007, ad opera di un ristretto numero di persone. È stata intitolata a don Luigi Guanella (1842—1915), sacerdote che ha dedicato l’intera vita ai bambini, ai più poveri e ai disabili, canonizzato nel 2011. È quindi un’associazione di origine dichiaratamente cattolica, ma fin dall’inizio i promotori vollero auspicare l’apertura ai non credenti sensibili ai problemi della solidarietà.

L’assoluta apoliticità del gruppo garantisce che il suo impegno si esplichi esclusivamente in campo umanitario.
Il campo di azione
L’aumento della disoccupazione o dell’impiego del tutto precario e l’immigrazione dai paesi extracomunitari di intere famiglie moltiplicano le situazioni di difficoltà sociale di cui i bambini con le loro madri costituiscono l’anello più debole. È proprio a loro favore, a prescindere da etnia e credo politico o religioso, che l’associazione Don Guanella si propone di operare. Lo fa assistendo famiglie comprendenti bambini da 0 a 3 anni in difficoltà economiche, in collaborazione con i servizi sociali Asl e le altre associazioni caritative. E ci invita a riflettere su questo:
Siamo una goccia nel mare della solidarietà, ma senza le gocce il mare non esisterebbe (M. Teresa).
Il Soroptimist

Di tutt’altro genere, anche perché ha una diffusione mondiale, il Soroptimist Club, che raccoglie donne impegnate nelle professioni e nella imprenditoria, e aperte al mondo del servizio per la difesa dei diritti umani e la tutela dell’ambiente. Un suo progetto particolare riguarda la tutela delle api, la cui funzione di impollinatrici è fondamentale per le sorti dell’ecosistema e dell’agricoltura, ma viene messa in pericolo dall’uso dei diserbanti.
Grazie all’impegno del Soroptimist, ad esempio, sono nate in aree verdi nei pressi di Piombino due Oasi delle Api, con 5 famiglie ciascuna ed altrettanti arnie, di cui una didattica per la visita degli alunni delle scuole primarie e secondarie e la loro sensibilizzazione al problema.
Lo stand del Soroptimist vende miele buonissimo…
E ci sono anche loro…

Senza gli animali, l’uomo non potrebbe vivere. Compagni della esistenza umana in tutto il corso della storia, oggi svolgono anche funzioni di amicizia e di conforto per moltissime persone che altrimenti si troverebbero a vivere una vita solitaria e senza affetti. “Angeli con la coda”, a volte vengono chiamati con enfasi forse eccessiva; eppure “angeli” lo sono, perché “angelo” significa messaggero, e i nostri animaletti sono, in fondo, portavoce di un Amore che vuole raggiungere tutti, ma che a volte per mano umana non ci riesce…