Viaggio nella Bibbia. Giacobbe il manipolatore (Genesi 30-31)

Giacobbe il manipolatore
Giacobbe manipola la genetica del gregge del suocero. Di Daderot – Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=68820297

Giacobbe il manipolatore. Tanto è abile il tranquillo Giacobbe nell’arte di manipolare, che inventa persino… la manipolazione genetica. Lo stratagemma che mette a punto per arricchirsi a spese del suocero è tutto un poema. Dopo aver chiesto come compenso i capi di bestiame striati o chiazzati o di colore scuro (notoriamente i più rari), Giacobbe inventa l’ingegneria genetica, esponendo alla vista delle future madri pecore e capre dei rami freschi scortecciati a strisce e dei materiali scuri, in modo da manipolare la genetica dei nascituri e ottenere il loro mantello del colore voluto. Non solo: procura anche che le madri selezionate in tal modo siano quelle più robuste, assicurandosi anche la robustezza dei figli. In questo modo, all’insaputa del suocero, Giacobbe si arricchisce a dismisura.

Questo non piace a Labano e ai suoi figli, per cui Giacobbe parte di nascosto, rincorso dal suocero che vuole soprattutto recuperare i suoi idoli, rubati, senza che lui lo sappia, da Rachele. Nuovo stratagemma messo in scena da Rachele per non farsi scoprire e via, si riparte per tornare all’attendamento di Isacco. Ma lì c’è Esaù che aspetta…

Labano

Labano considera Giacobbe come sua proprietà. Non come una persona, ma come un lavoratore da sfruttare. Non gli concede il diritto ad una esistenza indipendente. Alla fine arriverà a dire, della famiglia e dei beni del genero:

«Queste figlie sono le mie figlie e questi figli sono i miei figli; questo bestiame è il mio bestiame e quanto tu vedi è mio» (Gn 31,43)!

Ma Giacobbe riesce a conservare la sua identità e la sua dignità. Trova sempre il modo di aggirare gli ostacoli e di andare avanti con l’ingegno. È stato derubato della sposa prescelta, ma lavora per poter conquistare anche lei. È costretto a lavorare gratis, ma usa la sua abilità per costruirsi un proprio gregge, persino più pregiato di quello di Labano. Trova sempre una via d’uscita. In una situazione apparentemente impossibile, Giacobbe il manipolatore mantiene dignità e indipendenza. Ma a casa, appunto, lo aspetta Esaù…