Lettura continua della Bibbia. Gesù dodicenne nel tempio

Gesù dodicenne nel tempio
Gesù dodicenne tra i dottori della Legge. Di Vasilij Dmitrievič Polenov (1896) – Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=18186457

Luca, che aveva iniziato il Vangelo dell’Infanzia nel tempio con l’annunciazione dell’angelo al sacerdote Zaccaria, adesso ci riporta nel tempio per concludere il suo racconto. Ma stavolta il protagonista non è un vecchio e stanco sacerdote infecondo, è un bambino nel rigoglio della vita, avido di sapere. Ascolta, interroga e risponde a sua volta con intelligenza, compiendo qualcosa di azzardato per la sua età, perché non è abile, essendo ancora nella fanciullezza, a trattare le questioni della Torah. Conseguirà la maggiore età, secondo la Legge, a 13 anni.

Gesù dodicenne nel tempio

Ci sono due aspetti notevoli in questa scena: il dimorare di Gesù nel tempio, e la sua sapienza. Il lettore non lo può comprendere ancora, ma giungendo alla fine dell’episodio saprà che Gesù chiama Dio suo Padre; e lo stesso lettore, quando leggerà il Vangelo secondo Giovanni, capirà che il nuovo Tempio è lui, che il Verbo di Dio è lui, questo piccolo non ancora maggiorenne…

Non solo: lo cercano e lo trovano “dopo tre giorni” (2,46), esattamente la stessa espressione che il Vangelo più primitivo, quello di Marco (8,31; 9,31; 10,34), usa per annunciare la Resurrezione gloriosa del Cristo… è già, questo, un annuncio del Risorto.

Guardate quanti temi si condensano in queste poche righe che parlano di Gesù dodicenne nel tempio, di solito lette con la superficialità di chi pensa che i Vangeli siano dei bei racconti facili, oppure che siano semplicemente leggibili senza preparazione. Il bambino Gesù, che rimane nel tempio per ascoltare e interrogare e rispondere, è già modello di quella vita da discepolo di cui sarà esempio per eccellenza Maria sorella di Marta, seduta ai piedi di Gesù Maestro ad ascoltarlo.

Roba da adulti o da acculturati? Gesù dodicenne ci dice di no: la Parola è offerta alla conoscenza di tutti, anche di coloro che sembrerebbero troppo semplici per accedervi, come i bambini.

Un bambino che desiderava conoscere

Ricordo, nella mia infanzia, di aver letto la storia di un bambino ebreo che era desideroso di conoscere la Torah come gli adulti, ma data l’età non gli era permesso di rimanere in sinagoga per le discussioni dei maestri. Una volta, per soddisfare il suo desiderio, si nascose dietro un paravento, in modo da assistervi senza farsi scorgere; ma, ahimè, lo scoprirono troppo presto, con suo grande timore di essere aspramente rimproverato. Invece lo lodarono per il suo grande desiderio di conoscere la Parola di Dio. Credo che si trattasse di colui che divenne il grande maestro Hillel. Lo credereste? Questa lettura mi ha guidato nella vita…