
Gesù lascia la Giudea per tornare in Galilea; attraversa, così, la Samaria, una terra con cui Israele era in contrasto. “Doveva attraversare al Samaria”: ad essere precisi, non “doveva”; c’erano altre strade che la costeggiavano, evitando di passare per una terra giudicata pagana. Il Talmud affermerà che il samaritano è come un pagano (M. Shck. 1,5) e uno dello ‘am ha-haretz, un ignorante e un trasgressore (M.Dem. 3,4). Con tutto ciò, Gesù si pone sul cammino di una donna samaritana, attendendola al pozzo di Giacobbe. La sua è una scelta. Il pozzo, dirà dopo la donna, “è profondo”: è vero in ogni senso, nasconde una profondità che colpisce al cuore…
Gesù al pozzo
L’atteggiamento di Gesù richiama i lettori dell’Antico Testamento a qualcosa di molto familiare: il pozzo è per i patriarchi il luogo dell’incontro, il luogo dell’idillio, del fidanzamento. Mosè stesso è legato alle tradizioni sul pozzo dei patriarchi: Giuseppe Flavio lo descrive giunto in Madian
Mosè al pozzo: G. Flavio, Ant. Giud. II,254 ss. | Gesù al pozzo: Gv 4,5 s. |
“seduto vicino a un pozzo a causa della stanchezza e della calura del giorno: era l’ora di mezzogiorno, non lontano dalla città” | “Ora, arriva ad una città della Samaria chiamata Sichar, vicino al podere che Giacobbe aveva dato al figlio suo Giuseppe… Gesù, affaticato com’era dal viaggio, si era seduto sul pozzo; era circa l’ora sesta.” |
Il tema del pozzo, come scena-tipo del fidanzamento, presenta i seguenti elementi[1]:
- Il futuro sposo (o chi per lui) va in terra straniera (Gen 24,1-10; 29,1; Es. 2,14 s.); in Gv 4,1-6 non si parla di terra straniera ma di Samaria, che forse è anche peggio;
- incontra una ragazza al pozzo, come Giacobbe proprio a mezzogiorno, secondo Giuseppe Flavio anche Mosè in Es 2,15 (Ant. Jud. 11,11,2); in Giovanni la “ragazza” è però una donna che ha avuto sei uomini
- chiede da bere e lo ottiene (il servo di Abramo: Gen 24,17 s.), cfr. Gv 4,6 s. in cui non si dice però che la donna attinga acqua per Gesù;
- il futuro sposo dimostra la sua ricchezza (Gen 24,22.30: il servo offre gioielli), la sua forza e il suo affetto (Gen 29,10: Giacobbe rotola da solo la pietra che chiude la bocca del pozzo, poi abbraccia Rachele), il suo coraggio (Mosè difende le figlie di Ietro dai pastori: Es 2,17), la sua sapienza: Gesù;
- la donna corre ad annunciare quanto le è accaduto (Gen 24,28.30; 29,12b), cfr. Gv 4,28-30.39-42;
- allo straniero è offerta ospitalità e si combina un fidanzamento (Gen 24,50-54; 29,15-30; Es. 2,), cfr. Gv 4,31-38 dove i samaritani vanno da Gesù, poi Gesù da loro.
[1] Sono debitrice, per questo, a R. VIGNOLO, Personaggi del Quarto Vangelo, Glossa 2003, p. 126 s.