Lettura continua della Bibbia. Geremia nella bottega del vasaio (cap. 18-19)

Geremia nella bottega del vasaio
L’opera del vasaio. Di User: Piotrus – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=4327494

Geremia nella bottega del vasaio. Nella bottega del vasaio Geremia ci va per ordine divino, perché lì potrà osservare una scena dal simbolismo profondo, e riportarla come insegnamento di vita ai suoi fratelli.

Geremia nella bottega del vasaio: il testo

Questo video riprende la ricostruzione del lavoro di un vasaio medievale, ma potrebbe essere anche di un vasaio del tempo di Geremia (a parte il quadretto della Madonna alle sue spalle)

18 1Questa parola fu rivolta a Geremia da parte del Signore: 2«Prendi e scendi nella bottega del vasaio; là ti farò udire la mia parola». 3Io sono sceso nella bottega del vasaio ed ecco, egli stava lavorando al tornio. 4Ora, se si guastava il vaso che egli stava modellando, come capita con la creta in mano al vasaio, egli rifaceva con essa un altro vaso, come ai suoi occhi pareva giusto.

5Allora mi fu rivolta la parola del Signore: 6«Forse non potrei agire con voi, casa di Israele, come questo vasaio? Oracolo del Signore. Ecco, come l’argilla è nelle mani del vasaio, così voi siete nelle mie mani, casa di Israele. 7Talvolta nei riguardi di un popolo o di un regno io decido di sradicare, di abbattere e di distruggere; 8ma se questo popolo, contro il quale avevo parlato, si converte dalla sua malvagità, io mi pento del male che avevo pensato di fargli. 9Altra volta nei riguardi di un popolo o di un regno io decido di edificare e di piantare; 10ma se esso compie ciò che è male ai miei occhi non ascoltando la mia voce, io mi pentirò del bene che avevo promesso di fargli…

Su, abbandonate la vostra condotta perversa, migliorate le vostre abitudini e le vostre azioni». 12Ma essi diranno: « È inutile, noi vogliamo seguire i nostri progetti; ognuno di noi agirà secondo la caparbietà del suo cuore malvagio».

Geremia nella bottega del vasaio: la storia è nelle mani di Dio

Non so se avete mai visto un vasaio all’opera al suo tornio; a me è capitato proprio in Terra Santa, a Hebron mi sembra, quando ancora ci si poteva andare. È impressionante, quasi incredibile, come l’argilla prenda obbedientemente forma dalla mani del vasaio e si lasci modellare a suo piacimento ad ogni piccolo movimento delle sue mani. L’immagine, che Geremia deve contemplare per comprendere l’azione del Signore, è molto leggibile ed efficace: allo stesso modo la storia dell’uomo è nelle mani del Signore.

Non ci stupisca, come assurdo, quel “pentirsi” o “cambiare idea” di Dio annunciato per il caso in cui il popolo si converta, oppure perverta i suoi costumi: è solo un modo di dire tipicamente antropomorfico per esprimere come il Signore assecondi con la sua volontà la volontà dell’uomo, lasciandolo libero di prendere le sue decisioni.

Geremia nella bottega del vasaio bis: il testo

19 1Così disse il Signore a Geremia: «Va’ a comprarti una brocca di terracotta; prendi alcuni anziani del popolo e alcuni sacerdoti con te 2ed esci nella valle di Ben-Hinnòn, che è all’ingresso della Porta dei cocci. Là proclamerai le parole che io ti dirò. 3Riferirai:

Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda e abitanti di Gerusalemme. Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco io manderò su questo luogo una sventura tale che risuonerà negli orecchi di chiunque la udrà, 4poiché mi hanno abbandonato e hanno destinato ad altro questo luogo per sacrificarvi ad altri dei, che né essi né i loro padri né i re di Giuda conoscevano. Essi hanno riempito questo luogo di sangue innocente; 5hanno edificato alture a Baal per bruciare nel fuoco i loro figli come olocausti a Baal. Questo io non ho comandato, non ne ho mai parlato, non mi è mai venuto in mente…

La brocca spezzata

10Tu poi, spezzerai la brocca sotto gli occhi degli uomini che saranno venuti con te 11e riferirai loro: Così dice il Signore degli eserciti: Spezzerò questo popolo e questa città, così come si spezza un vaso di terracotta, che non si può più accomodare. Allora si seppellirà perfino in Tofet, perché non ci sarà più spazio per seppellire. 12Così farò – dice il Signore – riguardo a questo luogo e ai suoi abitanti, rendendo questa città come Tofet. 13Le case di Gerusalemme e le case dei re di Giuda saranno impure come il luogo di Tofet; cioè tutte le case, sui tetti delle quali essi bruciavano incenso a tutta la milizia del cielo e facevano libazioni ad altri dei».

14Quando Geremia tornò da Tofet dove il Signore lo aveva mandato a profetizzare, si fermò nell’atrio del tempio del Signore e disse a tutto il popolo: 15«Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco io manderò su questa città e su tutte le sue borgate tutto il male che le ho preannunziato, perché essi si sono intestarditi, rifiutandosi di ascoltare le mie parole».

Geremia nella bottega del vasaio: la brocca spezzata

Questo gesto profetico di Geremia è ancora più chiaro: la brocca spezzata non può che rappresentare il futuro fallimentare del suo popolo. Una sorte così fallimentare che per seppellire non basteranno i luoghi a ciò deputati, ma si dovrà ricorrere persino al Tofet. Il Tofet, genericamente un santuario a cielo aperto in cui si bruciavano i bambini in onore di Moloch, era a Gerusalemme una zona della Valle di Ben-Hinnon, la famigerata Geenna. Una città che sacrificava i propri figli nel fuoco, e sui cui tetti la popolazione bruciava incenso a tutta la milizia del cielo e libava agli dei stranieri, non poteva pensare di sussistere.