Viaggio nella Bibbia: Gedeone il Tagliatore

Gedeone il Tagliatore
La vittoria di Gedeone. Bottega di Pieter Paul Rubens – Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=88601280

Gedeone il Tagliatore. Tanto pare che significhi il suo nome in ebraico: Tagliatore. Tagliatore di pietre, o tagliatore di legna: mestieri umili, nome umile. Ma è proprio questa umiltà che è gradita a Dio, una umiltà costantemente mostrata dal giovane nel racconto della sua vocazione, in cui si dice il più piccolo di una famiglia già di per sé modesta. Ecco, questo piace al Signore. Il nome gli sarà cambiato in Jerub-Baal, “Baal si difenda” da lui; tuttavia, anche il suo nome originario può avere un doppio significato, insospettabile in partenza. Da Tagliatore di alberi a Tagliatore di nemici: il significato guerresco è già inscritto nel nome di nascita. Nomen, omen…

Gedeone il Tagliatore

Giovane e inesperto, dimostra l’assurto che così spesso riscontriamo nella S. Scrittura: il Signore predilige i deboli, gli ultimi, quelli che sanno di non poter contare su loro stessi. Lo fa costantemente nella storia della salvezza, lo ha fatto con Giacobbe, lo farà con Davide…

Come S. Paolo scriverà nella Prima Lettera ai Corinzi: «Quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti, quello che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono» (1,27-28).

La regola del più piccolo

Ma questa regola non vale solo per i singoli. Divenuto condottiero, anche Gedeone il Tagliatore si atterrà a questa regola: tagliare i numeri per averne di sempre più piccoli.

Infatti, di fronte a migliaia di israeliti che si presentano per combattere i Madianiti, egli ne manda a casa 22.000 e sottopone ad una prova gli altri 10.000: solo quelli che sapranno bere dal torrente in tutta fretta potranno andare in combattimento. Sono solo 300. Questo per evitare che «Israele si vanti dicendo: La mia mano mi ha salvato!» (Giudici 7,2).

Anche la tattica si basa più sull’intelligenza che sulla forza bruta. I combattenti circondano di notte l’accampamenti nemico tenendo in mano trombe e fiaccole chiuse in brocche, cioè abbuiate (7,20-22).. All’ordine di Gedeone, le brocche vengono spezzate facendo divampare all’improvviso la luce, e le trombe vengono suonate con un fracasso assordante. I nemici, svegliati di soprassalto, atterriti e disorientati, di colpiscono fra di loro…