
Il racconto della ribellione di Core, con conseguente venuta del fuoco dal cielo, è coerente con l’impostazione della Fonte Sacerdotale (P), in quanto si tratta di una ribellione dei leviti contro lo status sacerdotale di Aronne e della sua stirpe (vv. 3-7). Viene risolta con la distruzione dei 250 uomini del gruppo di Core che offrono incenso e che vengono divorati da un fuoco divino (vv. 8-11.15-22. 24). Ma non basta il fuoco dal cielo: a far tacere ogni contestazione, Dio assicura con il miracolo del bastone fiorito di Aronne il suo primato sacerdotale in Israele.
Fuoco dal cielo: il testo
16 1Ora Core, figlio di Isar, figlio di Keat, figlio di Levi, con Datan e Abiràm, figli di Eliàb, e On, figlio di Pelet, figli di Ruben, presero altra gente 2e insorsero contro Mosè, con duecentocinquanta uomini tra gli Israeliti, prìncipi della comunità, membri del consiglio, uomini stimati; 3si radunarono contro Mosè e contro Aronne e dissero loro: «Basta con voi! Tutta la comunità, tutti sono santi e il Signore è in mezzo a loro; perché dunque vi innalzate sopra l’assemblea del Signore?».
4Quando Mosè ebbe udito questo, si prostrò con la faccia a terra; 5poi parlò a Core e a tutta la gente che era con lui, dicendo: «Domani mattina il Signore farà conoscere chi è suo e chi è santo e se lo farà avvicinare: farà avvicinare a sé colui che egli avrà scelto. 6Fate questo: prendetevi gli incensieri tu, Core, e tutta la gente che è con te; 7domani vi metterete il fuoco e porrete incenso davanti al Signore; colui che il Signore avrà scelto sarà santo. Basta con voi, figli di Levi!».
8Mosè disse poi a Core: «Ora ascoltate, figli di Levi! 9È forse poco per voi che il Dio d’Israele vi abbia separato dalla comunità d’Israele, facendovi avvicinare a sé per prestare servizio nella Dimora del Signore e stare davanti alla comunità, esercitando per essa il vostro ministero? 10Egli ha fatto avvicinare a sé te e, con te, tutti i tuoi fratelli, figli di Levi, e ora voi pretendete anche il sacerdozio? 11Per questo tu e tutta la gente che è con te siete convenuti contro il Signore! E chi è Aronne, perché vi mettiate a mormorare contro di lui?»…
Scende il fuoco dal cielo
16Mosè disse a Core: «Tu e tutta la tua gente trovatevi domani davanti al Signore: tu e loro con Aronne; 17ciascuno di voi prenda il suo incensiere, vi metta l’incenso e porti ciascuno il suo incensiere davanti al Signore: duecentocinquanta incensieri. Anche tu e Aronne avrete ciascuno il vostro». 18Essi dunque presero ciascuno un incensiere, vi misero il fuoco, vi posero l’incenso e si fermarono all’ingresso della tenda del convegno, come pure Mosè e Aronne.
19Core convocò contro di loro tutta la comunità all’ingresso della tenda del convegno. E la gloria del Signore apparve a tutta la comunità. 20Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne dicendo: 21«Allontanatevi da questa comunità e io li consumerò in un istante». 22Essi si prostrarono con la faccia a terra, e dissero: «Dio, Dio degli spiriti di ogni essere vivente! Un uomo solo ha peccato, e vorresti adirarti contro tutta la comunità?»… 35Un fuoco uscì dal Signore e divorò i duecentocinquanta uomini che offrivano l’incenso.
Un memoriale per gli israeliti
17 1Il Signore parlò a Mosè e disse: 2«Di’ a Eleàzaro, figlio del sacerdote Aronne, di estrarre gli incensieri dall’incendio e di disperdere lontano il fuoco, perché essi sono sacri. 3Degli incensieri di quegli uomini, che hanno peccato a prezzo della loro vita, si facciano lamine intrecciate, come rivestimento per l’altare, poiché sono stati offerti davanti al Signore e quindi sono sacri; saranno un segno per gli Israeliti». 4Il sacerdote Eleàzaro prese gli incensieri di bronzo che gli uomini arsi dal fuoco avevano offerto, e furono ridotti in lamine per rivestirne l’altare, 5memoriale per gli Israeliti perché nessun profano, che non sia della discendenza di Aronne, si accosti a bruciare incenso davanti al Signore e subisca così la sorte di Core e di quelli che erano con lui. Eleàzaro fece come il Signore gli aveva ordinato per mezzo di Mosè….
Leviti e sacerdoti
Mentre secondo il Deuteronomio (18,1-8) tutti i leviti, chiamati “sacerdoti levitici” (termine caratteristico del Deuteronomio), servono all’altare e presiedono ai sacrifici. La fonte P, invece, stabilisce una gerarchia di ministri sacri, con Aronne e i suoi discendenti, i sacerdoti, al vertice, e gli altri leviti al di sotto di loro (cfr Nm 18,1-7) in posizioni subordinate nel santuario.
La storia di Core riflette la storia della crescita dell’istituzione sacerdotale, insegnando ai lettori che la posizione dei sacerdoti Aronidi è un’istituzione religiosa fondamentale incontestabile.
Ciò, a sua volta, deriva dalla preoccupazione, espressa in Levitico e Numeri, di proteggere la santità del santuario, limitando l’accesso alle sue aree più sacre agli officianti con il più alto livello di santità, che fungono da intermediari tra i non sacerdoti e Dio. L’argomentazione di Core, secondo cui “tutta la comunità è santa, e il Signore è in mezzo a loro” (Num 16,3), cioè Israele è stato separato dalle altre nazioni come popolo speciale di Dio e che dimora in mezzo a loro, è ineccepibile, ma non contrasta con la necessità di livelli di santità all’interno del popolo.
Fiori sulla terra: un particolare poetico
Fiori sulla terra: il bastone di Aronne
17 16Il Signore parlò a Mosè e disse: 17«Parla agli Israeliti e prendi da loro dei bastoni, uno per ogni loro casato paterno: cioè dodici bastoni da parte di tutti i loro prìncipi secondo i loro casati paterni; scriverai il nome di ognuno sul suo bastone, 18scriverai il nome di Aronne sul bastone di Levi, poiché ci sarà un bastone per ogni capo dei loro casati paterni. 19Riporrai quei bastoni nella tenda del convegno, davanti alla Testimonianza, dove io vi do convegno. 20L’uomo che io avrò scelto sarà quello il cui bastone fiorirà e così farò cessare davanti a me le mormorazioni che gli Israeliti fanno contro di voi».
21Mosè parlò agli Israeliti, e tutti i loro prìncipi gli diedero un bastone: un bastone per ciascun principe, secondo i loro casati paterni, cioè dodici bastoni; il bastone di Aronne era in mezzo ai loro bastoni. 22Mosè ripose quei bastoni davanti al Signore nella tenda della Testimonianza. 23L’indomani Mosè entrò nella tenda della Testimonianza ed ecco, il bastone di Aronne per il casato di Levi era fiorito: aveva prodotto germogli, aveva fatto sbocciare fiori e maturato mandorle. 24Allora Mosè tolse tutti i bastoni dalla presenza del Signore e li portò a tutti gli Israeliti; essi li videro e presero ciascuno il proprio bastone.
25Il Signore disse a Mosè: «Riporta il bastone di Aronne davanti alla Testimonianza, perché sia conservato come un segno per i ribelli e si ponga fine alle loro mormorazioni contro di me ed essi non ne muoiano». 26Mosè fece come il Signore gli aveva comandato.
Fiori sulla terra: una versione poetica
Esiste un’ipotesi che vede nel racconto della ribellione di Core, di tipico stampo Sacerdotale, una prima formulazione di carattere poetico. A questa prima formulazione apparterrebbe il delicato racconto della fioritura del bastone di Aronne a designarlo come uomo scelto da Dio di mezzo al popolo, mentre il particolare del fuoco dal cielo sarebbe successivo.
Il mandorlo, nel Vicino Oriente è il primo albero a fiorire, segnalando la fine dell’inverno e l’arrivo della vita nuova della primavera. Per questo il mandorlo viene chiamato shaked, il vigilante, perché è la sentinella che veglia sull’arrivo della buona stagione. I fiori di mandorlo richiamano anche i fiori d’oro della Menorah, il candelabro a sette bracci modellati a fiori di mandorlo, per indicare che Israele veglia davanti a Dio, come Dio sempre vigila su Israele.
La parola tziz, fiore, evoca da parte sua lo tzitz, il frontale d’oro appartenente al copricapo di Aronne sul quale era incisa la frase Sacro al Signore.
Il bastone di Aronne sarà conservato davanti all’Arca come monito per i ribelli, insieme ad una vasetto di manna. Tradizione vuole che il bastone di Aronne sia rimasto fiorito per secoli.
Tutto questo episodio serve di insegnamento per ammonire che essere uguali nella dignità non vuol dire essere uniformi, che Dio è presente nella vita di tutti, e che a tutti dà la possibilità di fiorire, ognuno nel suo modo unico.
Una correzione e un’aggiunta: il fuoco dal cielo
Successivamente gli autori e gli editori trovarono questa storia ideologicamente pericolosa; una persona non dovrebbe insultare il profeta e sommo sacerdote scelto da Dio avendo come risposta solo un bastone fiorito. Gli autori di una redazione in prosa avrebbero aggiunto quindi la venuta del fuoco dal cielo e l’incenerimento… riflesso di una versione alternativa di Dio, che sostituisce un Dio che punisce ad un Dio che insegna, secondo una diversa concezione pedagogica di come trasmettere gli insegnamenti della Torah.