Festa di pensionamento ma… c’è qualcosa che non torna. Come fa la professoressa Donatella Benifei ad essere ancora così giovane, se va in pensione a 66 anni? Come fanno i suoi primi alunni del lontano 1983 ad esserle ancora vicini? E come faccio io, sua prima dirigente scolastica di 41 anni fa, ad essere di nuovo in scuola?
Festa di pensionamento con… Ritorno al futuro
Sì, Donatella Benifesi, insegnante di matematica e scienze, va in pensione. Come d’uso, si fa la festa di pensionamento tra colleghi e persone di scuola. Sono tipiche festicciole allegre ma anche un po’ malinconiche, perché il pensionamento non è cosa da poco, porta una rivoluzione nella vita. Non avrà problemi, Donatella, a riempire il vuoto che improvvisamente si creerà nelle sue giornate, perché tra gli impegni di famiglia e il volontariato che con la sua generosità potrà fare in tanti ambiti non avrà nemmeno il tempo di accorgersene. Le mancherà la scuola, ma ci si abitua facilmente. Tuttavia il saluto che in questa circostanza le ha rivolto la scuola è stato un po’ particolare: una specie di ritorno al futuro.
Il futuro sono i suoi alunni, naturalmente, i suoi primi alunni che hanno voluto salutarla con affetto. Ormai quasi cinquantenni, persone diverse che hanno preso strade diverse, hanno vissuto così bene quella loro lontana esperienza scolastica che hanno voluto mantenere i contatti; tanto più che alcuni di loro hanno persino avuto i propri figli come alunni – la storia si ripete! – della stessa prof. Benifei ormai passata ad insegnare matematica alle medie.
Ed eccoli tornati insieme in buon numero, alla festa di pensionamento della loro maestra. Ma è presente una generazione in più, oltre a quelle dei colleghi e degli alunni di Donatella: la mia. Perché io, come lei ben si ricorda, sono stata la dirigente scolastica che per la prima volta, in quel lontano 1983, l’ha accolta in una scuola, e Donatella non l’ha dimenticato, e così nella foto di gruppo della III B ha voluto anche me. In un certo senso, sono venuta a chiudere il cerchio. Come l’ho accolta giovanissima insegnante, così l’ho salutata al momento della festa di pensionamento. Che cose strane che succedono nella vita, vero?