David: il discernimento in una storia sbagliata…

Festa in onore di David. Ma non tutto è rose e fiori… Di James Tissot. Fonte immagine: https://moa.byu.edu/samuel-kings-and-chronicles-as-depicted-by-james-tissot-and-assistants

Tentiamo una sintesi di quanto siamo venuti dicendo a proposito del discernimento affrontato da David e dai vari personaggi che si muovono intorno a lui, contro o a favore. È tutta un’opera di discernimento in una storia sbagliata scritta su righe storte che Dio dirigerà scrivendo diritto e trasformandola in storia di salvezza. Vediamone gli spunti principali.

Fare discernimento in una storia sbagliata. Spunti di riflessione

Fare discernimento. In una storia che spesso è sbagliata, e sembra che non voglia andare per il verso giusto. È la storia oscura di Israele nell’XI secolo a.C., una storia che ha portato David sul trono e gli ha insegnato a regnare. Fare discernimento, dunque. Ma come?

Alcuni spunti di riflessione

  1. I tempi oscuri esistono, individualmente per le persone e comunitariamente per la storia. È in essi che si deve imparare a vivere, quindi a fare discernimento su ciò che la vita ci chiede per andare avanti. Non si deve aspettare il tempo propizio, che forse non verrà mai. Rabbi Hillel diceva: «Non dire “Studierò quando avrò tempo”; forse non avrai tempo». Potremmo estendere così il significato di questo detto: «Non dire “Lo farò quando sarà il momento”, forse non verrà mai il momento». Ogni momento chiede risposte. Ogni momento è il tempo della salvezza.
  2. Anna futura madre di Samuele si affida alla preghiera, ma dalla primitiva concentrazione del’attenzione sulla sua famiglia finisce per fare una lettura della storia. Il suo atteggiamento indubbiamente è quello giusto: mettersi nelle mani del Signore. Ma non basta. Sant’Ignazio di Loyola diceva: «Agisci come se tutto dipendesse da te, sapendo poi che in realtà tutto dipende da Dio». La preghiera non esclude l’azione. 
  3. Eli non è certo un modello di retto agire. Di positivo ha che dall’incomprensione iniziale passa all’ascolto (non rimane, cioè, fisso nell’incomprensione). Mostra apertura a capire la storia dell’altro abbandonando i propri schemi rigidi. Eli dà prova di saper leggere la storia degli altri, non la propria. In questo, è un esempio negativo.
  4. Anche nel tempo più buio il Signore parla. È necessario accoglierlo e riconoscerlo da qualunque parte venga la sua parola. Non fossilizzarsi sulle ricette già acquisite. Discernimento non vuol dire aspettare segni o attaccarsi a realtà prestabilite. Vuol dire leggere la storia e agire di conseguenza, cambiandola se è il caso.
  5. Nel discernimento non si è soli. Ci sono Gionata e Abigail, e Mikal, e i compagni d’arme, che sostengono Davide. C’è un mondo di misericordia verso di lui che Davide sperimenta e da cui può imparare. Ma c’è anche Saul, in negativo, che lo spinge nella direzione che la sua storia dovrà prendere.
  6. Saul è l’esempio sommo di mancanza di discernimento. Fa tutto quello che va contro il suo stesso interesse, combattendo contro un fantasma che si è costruito da solo e sprecando in questo tutte le sue risorse. Invece di combattere i filistei che sono i veri nemici, combatte David che è suo amico. Il discernimento richiede una continua riconsiderazione delle circostanze mutate, ma Saul rifiuta di vederle: vuole eliminare il problema eliminando fisicamente colui che gli rappresenta il problema. Questo metodo non è mai vincente.
  7. C’è il profeta con Davide. Natan a nome del Signore si prende cura particolarmente di lui. Dovremmo tener conto anche delle voci dei pastori
  8. C’è anche, nella vicenda di David, l’obnubilamento causato dall’amore ovvero: dalla passione (per Betsabea), dall’affetto cieco verso i figli, dalla volontà di potere (il censimento lo dimostra), tutti errori che David pagherà duramente.
  9. Anche nella disgrazia, però, David non cessa di cercare di leggere la volontà del Signore e di affidarsi ad essa. «Se il Signore dice “Non lo gradisco”, faccia di me quello che è bene per lui…» – e nel caso di Simei: «Lasciatelo maledire…». Non ostante le sue storture e cecità, David rimane un grande esempio di volontà e capacità di discernimento del disegno di Dio nella storia. Un modello per chiunque di noi.