Lettura continua della Bibbia: facciamo il punto

Sembra la mia… Foto di Kevin Campbell da Pixabay

L’esperienza della lettura della Bibbia può risultare scoraggiante. È un tale oceano! Più ci si addentra in essa, più si vede quanto il mare si faccia profondo. Facciamo il punto?

Facciamo il punto

Spero che la lettura che stiamo facendo insieme dia l’idea di questa profondità difficilmente sondabile. Spero che ci si possa rendere conto di come banalizzare la Bibbia riducendola a un insieme di storielline interpretabili a piacere, ma anche di bei racconti edificanti, in buona parte la snaturi. È, invece, un libro drammatico che narra la tremenda esperienza di vita dell’uomo, fatta di errori, di cedimenti e di storture, sempre così attuale per tutti noi, eppure – secondo la visione biblica –  sempre accompagnata dall’amore di un Dio che può anche stare dietro le quinte, ma che non lascia mai soli.

Il Dna dell’uomo è scritto nei primi 11 capitoli di Genesi, una storia di grandezza, caduta e promessa di redenzione: preludio a quella che chiamiamo Storia della salvezza, che come lettura si snoderà per tutte le decine di libri successivi, ma che come vicenda di vita si riproduce continuamente nel nostro presente e dentro di noi.

Un capolavoro letterario

La Bibbia è, dal punto di vista letterario, un capolavoro dell’antichità. Mi sto chiedendo perché, mentre in scuola si propone la conoscenza dell’Iliade, dell’Odissea e dell’Eneide, non si debba proporre la conoscenza della Bibbia come patrimonio dell’Umanità. Nessuno si offende leggendo le peripezie degli dei omerici, anche se non crede nella religione olimpica. Perché qualcuno si dovrebbe offendere leggendo di questa storia d’amore tra Dio e l’umanità, anche se non crede nel Dio biblico? Quello che io cerco di fare nei nostri incontri è chiarire il significato dei passi biblici, cioè quello che il testo intende dire al lettore; che poi uno creda o meno alla veridicità di questi significati, che ne condivida o meno i valori, è un altro discorso che riguarda la fede personale.

Una strada lunga, ma…

Il fatto di compiere un cammino comune aiuta molto ad andare avanti nella lettura della Bibbia. Anche se ci si sente molto piccoli davanti a questa impresa, l’unione fa la forza, come si dice: ci si incoraggia reciprocamente e non ci si arrende.