
Ecco il mare grande e vasto… Così canta il Salmo 104. Ringrazio Gloria Casarosa per queste immagini che mostrano il mare nella sua tremenda forza e maestà.

Ad un occhio disattento potrebbero apparire tutte uguali, ma in ognuna di esse si coglie una sfumatura diversa, dal verde all’azzurrino al grigio al nero, ogni volta una luce diversa, un modo diverso di infrangersi dell’onda.
Ecco il mare grande e vasto

Il mare è nella Bibbia la forza più irresistibile della natura, la potenza naturale di cui non si può immaginare niente di più grande.

Le grandi acque perciò sono, per il popolo di Israele, popolo di terra, una fonte di terrore.

Ma Dio è colui che signoreggia le acque: la forza del mare con tutti i suoi mostri, che rappresenta le forze caotiche della natura e della storia che cercherebbero di contrastare il disegno divino, non ha chance alcuna nei suoi confronti. Gesù, che cammina sulle acque, è in questo modo che dimostra di essere Dio, dominando una forza scatenata contro cui gli uomini nulla possono.

Il libro di Giobbe, fra le meraviglie della natura, presenta il mare così come nasce dall’amore creatore di Dio:
38 8 «Chi ha chiuso tra due porte il mare,
quando erompeva uscendo dal seno materno,
9 quando lo circondavo di nubi per veste
e per fasce di caligine folta?
10 Poi gli ho fissato un limite
e gli ho messo chiavistello e porte
11 e ho detto: “Fin qui giungerai e non oltre
e qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde”».

Insuperabile poeticamente l’immagine del mare neonato, che il Creatore fascia con la foschia come una madre avvolge il figlioletto nelle fasce, e cui pone precisi limiti: Fin qui arriverai e non oltre, qui si arresterà la superbia delle tue onde!