Due anni di guerra in Ucraina! Dal 7 ottobre dello scorso anno, le ostilità in Palestina hanno fatto impallidire i dati già dolorosi dell’attacco russo all’Ucraina, ma non li hanno annientati: esistono, eccome.
Nelle intenzioni di Putin doveva essere una rapida “operazione militare speciale” e invece è ancora in corso e il suo esito appare incerto e distante. Quella che doveva essere una guerra lampo si è presto mutata in una guerra di posizione in cui ambo le parti cercano di logorarsi a vicenda, senza che una delle due abbia la capacità di prevalere.
La Russia aveva già annesso la Crimea nel 2014 e alcune regioni del Donetsk e del Lugansk erano già controllate da separatisti russi.
Dopo un periodo iniziale in cui l’azione militare russa procede velocemente occupando vaste porzioni di territorio fino a raggiungere i dintorni di Kiev, le forze russe incontrano una forte resistenza ucraina che ne frena l’avanzata. A giugno 2022 gli ucraini hanno già riconquistato una parte dei territori nel nord. Entro l’autunno gli ucraini hanno riconquistato parti di territorio anche nel sud e nell’est del Paese.
Un anno dopo, l’Ucraina lancia una forte controffensiva, ottenendo però meno di quanto sperato. A febbraio 2024, la situazione è ancora simile a quella registrata a metà 2023. All’interno dei territori controllati dalla Russia vi sono attività di resistenza ucraine.
Migliore la situazione sul mare, sebbene l’Ucraina non abbia una vera e propria marina militare. I danni inferti alla flotta russa sul Mar Nero per mezzo di missili e droni sono ingenti: distrutte 25 navi e 1 sottomarino.
Un bilancio
Attualmente è occupato dalla Russia il 18 per cento del territorio ucraino. Circa il 7% era già occupato dal 2014. Secondo l’Onu, sono almeno diecimila le vittime civili ucraine, di cui 575 minori. Il giornale indipendente Moscow Times stima che i civili russi morti a causa dell’invasione dell’Ucraina siano 79, la maggior parte nella regione di confine di Belgorod.
Gli sfollati ucraini sono 10 milioni, di cui oltre 6,4 milioni rifugiati all’estero, quasi tutti nell’Unione europea. In testa si trova la Germania che ne ha accolti 1,1 milioni, poi la Polonia (957mila) e la Repubblica Ceca (376mila).
Mi sembra significativo il paragone con l’analogo bilancio sul fronte Israele – Hamas:
Gaza (in 4 mesi e mezzo) | Israele | Ucraina (in 24 mesi) | Russia | |
Morti civili | Oltre 29.000, la metà bambini | 1.200 | Almeno 10.000 di cui 575 minori | 79 |
Feriti civili | Oltre 69.000 | Oltre 20.000 | ||
Sfollati | 1.900.000 su 2.166.000 abitanti | 249.263 | 10 milioni su 44 milioni di abitanti |