
La Domenica delle Palme è la domenica che precede immediatamente la Pasqua. Ha questo nome perché in questo giorno, oltre a leggere il racconto della Passione con cui si apre la Settimana Santa, si ricorda la scelta che Gesù ha fatto di entrare a Gerusalemme cavalcando un asinello, mentre la folla lo osanna agitando rami di palma e stendendo a terra i mantelli al suo passaggio. La ricorrenza liturgica della Domenica delle Palme è osservata da cattolici, ortodossi e da alcune Chiese protestanti.
In un certo senso è una festa di movimento: in ricordo dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme, la liturgia inizia da un luogo esterno alla chiesa dove i fedeli si radunano e il sacerdote benedice i rami di ulivo o di palma che sono poi portati processionalmente, quindi dal luogo di raduno parte un corteo che giunge fin dentro la chiesa. È un’occasione fortunata quella che vede la partecipazione di molti bambini, capaci di immedesimarsi nella festa più degli adulti.
In chiesa prosegue la celebrazione della Messa con la lunghissima lettura del Passio, ossia del racconto della Passione di Gesù, tratta di anno in anno, ciclicamente, dai Vangeli di Matteo, Marco e Luca, a seconda dell’anno liturgico, mentre la lettura della Passione secondo Giovanni è riservata, ogni anno, al Venerdì Santo.
Domenica delle Palme: il simbolismo

L’ingresso di Gesù in Gerusalemme è uno dei pochi episodi che compaiono sia nel Vangelo secondo Giovanni che nei Vangeli sinottici.
L’evento storico, e la sua attualizzazione nella liturgia, presentano un chiaro simbolismo:
- L’avvento di Gesù in Gerusalemme cavalcando un asino adempie la profezia di Zc 9,9 sul Re Messia, pacifico ed umile (di questo è simbolo l’asino)
- L’usanza di stendere i mantelli sulla strada coprendo il percorso di un personaggio regale è attestata anche altrove; è segno di sottomissione ad una autorità (cfr. 2 Re 9,13)
- Le fronde sono un simbolo festoso; è Giovanni a specificare che si tratta di palme; nella cultura antica, la palma è simbolo di vittoria. È da questo particolare che la Domenica delle Palme prende il proprio nome.
È una festa molto sentita che riempie le chiese, anche perché il gesto di portare fra le pareti domestiche il ramoscello di olivo benedetto rappresenta una tradizione ancora molto forte fra i battezzati anagrafici, e il dono dell’olivo come simbolo di pace dà voce anche alle speranze dei non credenti.