Viaggio nella Bibbia: il ciclo dell’esodo. Dio misericordioso e pietoso (Es 33,8-34,7)

Dio misericordioso e pietoso
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In un momento di confusione per il comportamento del suo popolo, Mosè chiede di conocere il cammino di Dio, perché gli uomini che egli conduce siano proprio il popolo di Dio. Chiede di vedere il suo Kavod, la sua Gloria, cioè qualcosa che gli riveli più intimamente il Signore (33,18), la sua Realtà. La Realtà del Signore è la Grazia (33,19):

“Farò passare davanti a te tutto il mio bene e proclamerò il nome Jhwh davanti a te; e farò grazia (chanan) a chi farò grazia; e mi muoverò a misericordia (racham) con chi mi muoverò a misericordia”.

Chanan, far grazia, significa chinarsi verso, essere favorevole, essere benevolo, avere pietà; da cui il nome chen = grazia.

Racham significa amare fin dall’intimo, avere tenerezza, avere compassione, essere misericordioso, amare con le viscere di una madre: rechem è l’utero materno.

Il tov (bene) che Dio promette di mostrare è bontà e bellezza, beneficenza, grazia, amore.

Dio misericordioso e pietoso

Dio non rivela in realtà il suo Essere, ma il suo Amore. Mosè farà l’esperienza di questo amore, ma non potrà vedere il volto di Dio. Premurosamente Dio, che lo ha chiamato presso di sé, lo nasconde in un anfratto della roccia, come coprendolo con la sua mano. Del Kavod di Dio, Mosè vede solo il dorso ed ascolta la Voce (34,6 s.):

“Jhwh, Jhwh, Dio misericordioso e pietoso,

tardo all’ira e ricco in benevolenza e fedeltà,

che conserva la benevolenza per mille generazioni,

che perdona la colpa e il delitto e il peccato

ma non lascia senza punizione la colpa dei padri,

che castiga la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli

fino alla terza e alla quarta generazione!”.

Quel che Dio rivela di Sé sono i suoi connotati: Misericordia (Rachamim) e Grazia (Chen), Benevolenza (Chesed) e Verità / Fedeltà (’Emeth), per mille generazioni, cioè in eterno. Ci colpisce sgradevolmente l’accenno al castigo dei figli per la colpa dei padri, ma la sproporzione è voluta: il castigo si esaurisce durante la vita di un uomo, la Misericordia dura per sempre. In realtà, Dio è lento all’ira e grande nell’amore: l’espressione ’arek ’appayim, lento all’ira, è alla lettera lungo di naso, in quanto l’ira si accende fra gli occhi, esplode e si sfoga dalla bocca, ma se il naso dell’animale è lungo l’ira, prima che dalla fronte giunga alla bocca, ha il tempo di sbollire… infatti gli animali con il muso più lungo, gli erbivori, sono solitamente anche i più miti.

Insomma, il peccato resta peccato, ma il cuore di Dio pende dalla parte del perdono.