
Intermezzo comico: David si finge pazzo
Questo episodio in cui David per necessità si finge pazzo, sia detto per inciso, è veramente spassoso:
1Samuele 20 11«Quel giorno Davide si alzò e si allontanò da Saul e giunse da Achis, re di Gat. 12I ministri di Achis gli dissero: “Non è costui Davide, il re del paese? Non cantavano in coro in onore di lui:
Ha ucciso Saul i suoi mille
e Davide i suoi diecimila?”.
13Davide si preoccupò di queste parole e temette molto Achis re di Gat. 14Allora cominciò a fare il pazzo ai loro occhi, a fare il folle tra le loro mani; tracciava segni sui battenti delle porte e lasciava colare la saliva sulla barba. 15Achis disse ai ministri: “Ecco, vedete anche voi che è un pazzo. Perché lo avete condotto da me? Non ho abbastanza pazzi io perché mi conduciate anche costui per fare il folle davanti a me? Dovrebbe entrare in casa mia un uomo simile?”».
Dalla padella nella brace. David in una città filistea, dopo aver ucciso il suo campione e, in aggiunta, 200 filistei come dote nuziale. È pazzo? No, non è pazzo, ma dovrà fingere di esserlo. In base al detto Il nemico del mio nemico è mio amico, David, visto come nemico di Saul a sua volta grande nemico dei filistei, avrebbe dovuto considerarsi al sicuro; ma ha sbagliato i suoi calcoli. La sua vita è in pericolo, non resta che fingersi meshuggah, pazzo – il pazzo è intoccabile, nelle civiltà antiche che considerano la follia come una forma di possessione divina.
David riesce molto bene nella simulazione, qui come prima davanti al sacerdote. Ma l’aspetto più comico consiste nella reazione del re. In base alla mia esperienza di dirigente scolastica, posso sottoscrivere la sua protesta: «Non ho già abbastanza matti intorno a me, che me ne dobbiate portare anche un altro?». Vi assicuro che anch’io la mia parte di matti l’ho avuta…