Viaggio nella Bibbia. David e Gionata

David e Gionata
Immagine da me realizzata con AI tramite www.deepai.org

David, dopo la vittoria su quella possente macchina da guerra che era il gigante Golia, continuerà sereno per la sua strada, senza cercare di affrettare gli eventi. Non è lui che cerca di salire al trono spodestando Saul, l’unto del Signore. Saul, anima tormentata, sarà causa del suo stesso male. Sarà lui, con la sua mania persecutoria, a spingere David a divenire leader di molti seguaci scontenti del governo di Saul. Cercherà di ucciderlo e lo inseguirà per ucciderlo. Ma David avrà un appoggio e un aiuto inaspettato nella persona di Gionata, figlio ed erede di Saul.

David e Gionata

«Quando [David] finì di parlare con Saul, l’anima di Gionata si legò all’anima di David, e Gionata lo amò come la sua anima. Giònata strinse con Davide un patto, perché lo amava come se stesso… Giònata si tolse il mantello che indossava e lo diede a Davide e vi aggiunse i suoi abiti, la sua spada, il suo arco e la cintura» (1 Sm 18,1.3-4.8). 

Si può notare come tra i due nasca un’alleanza segnata da una profonda amicizia. Si tratta però di un patto asimmetrico, in quanto i due contraenti non si trovano sullo stesso piano. Sembra che Gionata stia riconoscendo la superiorità di David: infatti si spoglia di mantello, tunica, spada, arco e cintura, per donarli all’amico. Da parte di Davide non si accenna a una manifestazione di affetto reciproco, né a uno scambio di averi. Ci troviamo di fronte non tanto ad un  confronto tra pari quanto  a un rapporto di vassallaggio.

Gionata, figlio di Saul e legittimo erede al trono, insomma, sarebbe proprio colui che avrebbe tutto il diritto di sentirsi minacciato dal nuovo eroe, tanto esaltato dal popolo da potergli in futuro sottrarre la corona. Al contrario, Gionata offre l’amicizia a David e, lungi dal sentirsi in pericolo per la sua fama, lo ama profondamente, tanto da rinunciare persino ai propri privilegi per il bene dell’amico.