
La vicenda è più complicata della sola ribellione del levita Core, cui si aggiunge quella di Datan e Abiram della tribù di Ruben. Gli studiosi moderni vedono le ribellioni di Cora e di Datan e Abiram come due storie originariamente separate che sono state intrecciate. Infatti, solo la parte riguardante Datan e Abiram è menzionata in Deuteronomio 11,6, segno sicuro che il racconto di questa ribellione era un tempo un racconto indipendente. È bene perciò scorporare la narrazione riguardante la ribellione del levita Core da quella riguardante i “laici” Datan e Abiram, che il testo invece intesse strettamente. È bene perché si tratta di due racconti originariamente separati che poi in fase di redazione sono stati uniti, ma che mantengono significati diversi.
La ribellione di Datan e Abiram
16 12Mosè mandò a chiamare Datan e Abiràm, figli di Eliàb; ma essi dissero: «Noi non verremo. 13È troppo poco per te l’averci fatto salire da una terra dove scorrono latte e miele per farci morire nel deserto, perché tu voglia elevarti anche sopra di noi ed erigerti a capo? 14Non ci hai affatto condotto in una terra dove scorrono latte e miele, né ci hai dato in eredità campi e vigne! Credi tu di poter privare degli occhi questa gente? Noi non verremo». 15Allora Mosè si adirò molto e disse al Signore: «Non gradire la loro oblazione; io non ho preso da costoro neppure un asino e non ho fatto torto ad alcuno di loro»…
25Mosè si alzò e andò verso Datan e Abiràm; gli anziani d’Israele lo seguirono. 26Egli parlò alla comunità dicendo: «Allontanatevi dalle tende di questi uomini malvagi e non toccate nulla di quanto loro appartiene, perché non periate a causa di tutti i loro peccati». 27Così quelli si ritirarono dal luogo dove stavano Core, Datan e Abiràm. Datan e Abiràm uscirono e si fermarono all’ingresso delle loro tende con le mogli, i figli e i bambini.
Il segno
28Mosè disse: «Da questo saprete che il Signore mi ha mandato per fare tutte queste opere e che io non ho agito di mia iniziativa. 29Se questa gente muore come muoiono tutti gli uomini, se la loro sorte è la sorte comune a tutti gli uomini, il Signore non mi ha mandato. 30Ma se il Signore opera un prodigio, e se la terra spalanca la bocca e li ingoia con quanto appartiene loro, di modo che essi scendano vivi agli inferi, allora saprete che questi uomini hanno disprezzato il Signore».
31Come egli ebbe finito di pronunciare tutte queste parole, il suolo si squarciò sotto i loro piedi, 32la terra spalancò la bocca e li inghiottì: essi e le loro famiglie, con tutta la gente che apparteneva a Core e tutti i loro beni. 33Scesero vivi agli inferi essi e quanto loro apparteneva; la terra li ricoprì ed essi scomparvero dall’assemblea. 34Tutto Israele che era attorno a loro fuggì alle loro grida, perché dicevano: «La terra non inghiottisca anche noi!».
La ribellione di Datan e Abiram: Una narrazione composita
In seguito alla dichiarazione che gli Israeliti non sarebbero entrati nella Terra Promessa nella loro generazione (Num 14,20-25), Datan e Abiram si lamentano (vv.12-14) perché Mosè li ha portati fuori dall’Egitto, detto, con involontaria ironia, “una terra dove scorre latte e miele”, per lasciarli morire nel deserto. La ribellione terminerà quando Datan e Abiram, insieme alle loro famiglie, saranno inghiottiti dalla terra (vv.25,27b-34).
Doppia ribellione
Nella nostra narrazione composita, il redattore ha fatto sì che i Rubeniti e Core unissero le loro forze per contestare Mosè. Nell’antichità, come anche oggi, diverse fazioni della società potevano unirsi per formare un’alleanza e prendere di mira le stesse autorità centrali, anche se le loro idee originarie differivano. Il redattore ha approfittato di questa comprensione della natura umana e della società per combinare le due storie, inizialmente separate. Così, nella versione finale dei racconti, le ribellioni contro l’autorità civica di Mosè e contro l’autorità religiosa di Aronne si uniscono, e i fomentatori riescono ad attirare un seguito ampio da più di una tribù. Questa doppia ribellione attira due distinte punizioni, ciascuna attuata in maniera soprannaturale: la terra inghiotte i ribelli civili mentre un fuoco celeste consuma i ribelli religiosi.
Leader umani nominati da Dio
La storia nel suo complesso desidera sottolineare un principio importante: solo Dio ha autorità su Israele. Se non si riconosce Dio come autorità suprema di Israele, l’esistenza stessa di Israele è messa in discussione. Israele ha bisogno di leader umani, ma questi leader devono essere nominati da Dio. Poiché Mosè e Aronne sono prescelti da Dio, contestarli significa sfidare l’autorità divina. Chiunque lo faccia mette in pericolo il bene di Israele.
Ciò non significa che i leader divinamente ordinati siano perfetti; infatti, né Aronne né Mosè sono dipinti come esseri umani perfetti. Lo stesso vale per altri eroi biblici suscitati da Dio, come Davide e Salomone. Tuttavia, la Torah qui insegna che gli Israeliti devono cooperare con coloro che Dio ha scelto per guidare il suo popolo; coloro che operano contro di loro, promuovendo la propria autorità su quella di Dio, è Dio che stanno sfidando.