Da quando, nel lontano Natale del 1223, San Francesco allestì il primo presepe a Greccio, la rappresentazione della Natività viene vissuta secondo l’ottica di chi la mette in scena. Ne variano gli ambienti e i materiali, le epoche storiche e le aree geografiche. Può essere realistica oppure anacronistica e/o utopica, fantasiosa, contestualizzata in un altro tempo e in un altro spazio ben lontani dalla Palestina di duemila anni fa. E ce ne sono di curiosità sui presepi! Ma in fondo, anche se la rappresentazione della Natività non risponde alla realtà storica, si tratta pur sempre di una forma di attualizzazione che la vuole rendere più vicina a chi la appronta ed a chi la contempla.
Passiamo perciò in rassegna alcune curiosità riguardanti il mondo – molto variegato – dei presepi, dal mare ai monti.
Curiosità sui presepi: presepi di mare
Presepi di sabbia
Così, sulla riviera romagnola abbiamo i presepi di sabbia: ad esempio, fino all’8 gennaio, a Bellaria-Igea Marina l’11a edizione del Presepe di sabbia realizzato sul lungomare con 100 tonnellate di sabbia. Le sculture di sabbia sono opera dell’ucraino Roma Shurubkin e dello spagnolo Sergi Ramìrez.
Ma ancora più in grande, spettacolare, è quello di Las Palmas, sull’isola di Gran Canaria, realizzato sulla spiaggia con sculture di artisti provenienti da nove diversi paesi che utilizzano oltre 2.000 tonnellate di sabbia. Si tratta del presepe di sabbia all’aperto più grande d’Europa e le figure superano la grandezza naturale. Fra gli artisti, un russo e un ucraino che hanno lavorato fianco a fianco. I fondi raccolti sono destinati alle mense dei poveri.
Presepi di sale
Un presepe di sale si trova negli storici Magazzini del Sale di Cervia, ed è formato da una quindicina di statuette alte 10 – 40 cm, realizzate nel 1992 da un anziano salinaro, Agostino Finchi. Sono conservate in una teca di vetro, al riparo dall’umidità.
Presepi subacquei
Poi ci sono i presepi subacquei. A Peschiera del Garda, dove le acque del lago confluiscono nel Mincio, si può ammirare il presepe subacqueo del lago, realizzato per la prima volta nel 1980. È il primo esempio di presepio subacqueo costruito allo scopo di renderlo visibile a tutti e non solo ai sub. Si compone di 26 sculture metalliche ad altezza d’uomo, scolpite con fiamma ossidrica, verniciate con pittura riflettente e posizionate sul fondo del canale. La sera della Vigilia di Natale avviene ogni anno la Posa del Bambin Gesù, con figuranti e imbarcazioni storiche. Il Bambino Gesù viene calato nella mangiatoia, accompagnato da canti natalizi.
Un presepe subacqueo artistico si trova nella grotta dello Smeraldo sulla Costiera amalfitana, a 5 km da Amalfi. Le statue del presepe (dal 1992 in vetroresina) sono collocate a 4 metri di profondità, sul fondale della grotta. Il presepe risale agli anni ’60 quando gli abitanti della zona lo vollero dedicare ai loro cari scomparsi in mare e la realizzazione delle statue fu affidata al ceramista Matteo Di Lieto, che modellò San Giuseppe, la Madonna e il Bambino; poi vi si unirono il bue e l’asinello. Le sculture furono cementate sul fondo ad opera della Marina militare e di subacquei del nucleo dei carabinieri e dei vigili del fuoco. Nel corso degli anni le statue sono state cambiate più volte perché rovinate dalle mareggiate. Molto sentito il rito dell’immersione notturna dei subacquei, prima di Natale, per rendere omaggio al Mistero rappresentato nel presepe.
Nell’acquario dello zoo di Madrid, Gesù Bambino non è solo affiancato dal bue e dall’asinello: è addirittura attorniato dagli squali. Due sub collocare le figure di Gesù, Giuseppe e Maria sul fondale della vasca, mentre gli squali nuotano placidamente accanto a loro. Il presepe sott’acqua, allestito per la prima volta nel 1995, è diventato un’attrazione dello zoo. Dicono che questo evento contribuisca a spezzare la monotonia della vita dei pesci… sicuramente spezza la routine dei dipendenti e dei visitatori.
Presepi sull’acqua
Un presepe di mare molto suggestivo è quello sulle barche nel Porto Canale di Cesenatico. Il presepe della Marineria viene allestito ogni anno sulle storiche barche da pesca stabilmente ancorate e visibili nel Porto Canale, ed è uno dei presepi galleggianti più belli. Le statue della natività, costruite con legno, tela e cera, i materiali tradizionali della marineria, sono a grandezza naturale. Il presepe è nato nel 1986 ed è opera degli artisti Tinin Mantegazza, Maurizio Bertoni e Mino Savadori, da un’idea di Guerrino Gardini. Oltre alla Sacra Famiglia, ai pastori e poi ai magi, le statue del presepe ripropongono scene di vita comune di un borgo di pescatori.
I presepi sull’acqua di Comacchio sono ogni anno allestiti nei canali che attraversano la cittadina, posti su imbarcazioni o piccole piattaforme galleggianti. I gruppi di statue rappresentano scene di adorazione ma anche di vita quotidiana.
Il presepe galleggiante a Piombino
A Piombino il presepe galleggiante compie due anni, essendo nato nel 2021 a seguito di un gemellaggio con il comune di Castrignano del Capo in Puglia. Bianche sagome galleggianti, nello specchio d’acqua sotto Piazza Bovio, che ondeggiano placide – mare permettendo – a replicare la scena della Natività, illuminate da faretti posti alla base di ogni personaggio: Giuseppe e Maria, il bue e l’asinello, l’angelo, i Magi sui cammelli, tutti intorno alla mangiatoia del Bambin Gesù.
Il presepe acquatico è un’iniziativa che si sposa bene con la vocazione marittima e turistica della città di Piombino. Questo, grazie all’associazione «Every season» che è all’origine dell’idea del presepe acquatico e che ha permesso di replicarlo a Piombino,
grazie all’Assessorato al Turismo, agli Ormeggiatori del porto di Piombino e ai volontari della Lega Navale Italiana.
Come si vede dalle foto, le sagome galleggianti sono semplicissime, ma l’idea è buona.
Curiosità sui presepi: presepi di luce
A Manarola, nelle Cinque Terre, c’è il presepe illuminato più grande del mondo. In tempo natalizio il borgo ospita una grande scena della natività su una collina a terrazza affacciata sul mare. È stato realizzato da un ferroviere, Mario Andreoli, che iniziando a lavorarci nel 1976 ha impiegato 30 anni per illuminare tutte le 300 figure a grandezza naturale del presepe, inaugurato nel 2007. Per illuminare questo presepe da Guinness dei primati, sono stati impiegati 8 km di cavi elettrici e 17.000 lampadine. Ogni anno viene inaugurato l’8 dicembre con una grande cerimonia e i fuochi di artificio, per rimanere acceso fino al 31 gennaio. A causa dell’aumento vertiginoso delle bollette dell’energia elettrica, quest’anno verrà invece disattivato l’11 gennaio 2023 e anche la durata dell’accensione sarà accorciata: rimarrà acceso solo fino alle 23.
L’inventore: una luce in più
Il suo inventore, Mario Andreoli, di 94 anni, ha avuto la gioia di ammirare per l’ultima volta l’accensione del presepe l’8 dicembre 2022, circondato dalla famiglia e dagli amici più cari, pochi giorni prima di spengersi serenamente il 22 dicembre circondato dall’affetto della sua famiglia. Raccontava: «Era il 1961 quando mio padre, in punto di morte, mi chiese di ripristinare una croce che sorgeva in cima al colle di famiglia. Sistemata la croce, ho avuto l’idea di illuminarla con una batteria per auto. Poi non mi sono più fermato».
Il sindaco del paese ha commentato: «Ogni anno attendevamo insieme il momento dell’accensione del presepe e la sua emozione era la nostra. Essere al suo fianco è stato un onore e un privilegio e non dimenticheremo mai il suo spirito e la sua passione. Oggi il presepe avrà una nuova luce, quella di Mario che brillerà per sempre per la sua gente e per tutti coloro che gli hanno voluto bene. Grazie Mario».
Solo per il terzo anno,invece, si accende il presepe di luce fra i trulli di Alberobello, con oltre 30 figure e 12 punti di installazione. L’evento è realizzato dall’associazione «Da Betlemme a Gerusalemme» della parrocchia di Sant’Antonio che da 50 anni organizza il Presepe vivente.
Curiosità sui presepi: presepi di ghiaccio
Nel V Centenario della morte del Perugino (1523-2023), a Massa Martana si è inaugurato un grande presepe di ghiaccio ispirato ad una delle opere più conosciute del pittore, «L’Adorazione dei Magi». Fa parte della XIX edizione di «Presepi d’Italia», la Mostra nazionale del Presepe artistico, in programma fino all’8 gennaio. Le figure sono a grandezza naturale.
A Graz, nel cortile del Landhaushof, nel centro storico cittadino, ogni anno dal 1996 viene costruito un presepe interamente in ghiaccio, a grandezza naturale, artisticamente illuminato. È realizzato con 50 tonnellate di ghiaccio.
A Jesolo, oltre all’ormai tradizionale presepe di sabbia, si trova adesso anche il presepio di ghiaccio più grande d’Italia: una quindicina di statue a grandezza naturale plasmate da circa 10 tonnellate di ghiaccio in una teca refrigerata a meno 12 gradi. Sono occorse 300 ore di lavoro. Visitabile fino all’8 gennaio.
Curiosità sui presepi: nelle viscere della terra e in montagna
Dal 25 al 30 dicembre si può ammirare nelle Grotte di Postumia un presepe vivente, messo in scena da più di 150 attori locali e musicisti in 90 minuti di spettacolo. Le 18 scene bibliche sono ambientate lungo un percorso turistico di 5 chilometri, illuminato da 2.100 luci colorate.
A Orvieto un affascinante presepe viene allestito all’interno del complesso ipogeo del Pozzo della Cava, una grotta di origine etrusca alta 14 metri ed in seguito riadattata da papa Clemente VII come pozzo della città. In Trentino Alto Adige, l’arte del presepe scolpito nel legno è di origine antichissima. Ogni anno, nel centro di Ortisei in Val Gardena, diversi espositori presentano in casette – vetrina i loro bellissimi presepi.
Ossana: il borgo dai 1000 presepi
Nel centro storico di Ossana in provincia di Trento vengono esposti ogni Natale centinaia di presepi, fino a raggiungere il record di 1600 allestimenti che trovano collocazione nei cortili, nei palazzi storici, tra le vie del centro e all’interno delle rovine del Castello di San Michele, dove viene ospitato il presepe della Grande Guerra costituito da soldati, muli, trincee e la rievocazione di un episodio realmente accaduto durante una notte di Natale, quando i soldati italiani che avevano improvvisato in una grotta un Bambinello fatto di terra furono sorpresi alle spalle da una pattuglia nemica che si limitò ad augurare loro «Buon Natale» e ad intonare il canto «Stille Nacht» (il video QUI).
Stranezze del mondo dei presepi
E poi, presepi di paglia come quello di Lubiana, presepi da mangiare come quelli di pane o di cioccolato; i presepi colossali sparsi ovunque nel mondo, con “statuine” alte fino a 19 metri (ad Alicante in Spagna, Guinness dei Primati, il Bambino è alto 3 metri).
Poi ci sono i presepi più piccoli del mondo allestiti non solo dentro una noce o una conchiglia, ma addirittura su un chicco di caffè e sulla capocchia di uno spillo. Può un cammello passare dalla cruna di un ago? Ebbene, un intero presepe ci riesce, se a realizzarlo sono gli scienziati dell’università di Vilnius in Lituania. I trenta esperti hanno miniaturizzato un’immagine del presepe della Piazza della Cattedrale cittadina, rendendolo 10.000 volte più piccola dell’originale, che è a grandezza naturale. I dettagli sono perfetti, compresi i fili di paglia della mangiatoia. Del minipresepe, nel 2017, sono state realizzate cinque copie, una delle quali è stata donata a papa Francesco; una si trova nella cattedrale, una nel palazzo presidenziale, e due sono visitabili – se così si può dire. Vi invito a visitare QUI il sito ufficiale, che non per niente si chiama www.nanojesus.com e da cui è tratta l’immagine.
Il team dei realizzatori ha commentato: «A volte le cose più importanti e che colpiscono maggiormente sono invisibili a occhio nudo, ma sappiamo tutti che sono vere e reali. Questo è il presepe più piccolo al mondo, e anche se non potete vederlo a occhio nudo è reale ed è qui». Proprio vero!