
Questa foto straordinaria, di un piccolo di volpe volante trasportato in volo dalla madre, mi ha colpito e mi ha spinto a parlare di cure materne animali. Parlo di cure materne perché sono le immagini più tenere, anche se bisognerebbe parlare non solo di cure genitoriali (tra gli uccelli i padri sono quelli che in genere si occupano maggiormente dei piccoli, perché le madri sono stremate dalla cova che pure spesso i maschi condividono con loro) ma in senso più ampio di cure parentali perché in alcuni casi, ad esempio tra gli imenotteri (come le api e le formiche), non sono né madre né padre a prendersi cura dei piccoli, ma le sorelle operaie.
Pesci e rettili…
Tutti i mammiferi e tutti gli uccelli si curano dei piccoli; tra gli altri animali le possibilità sono diverse, perché si va dalla maggioranza che si disinteressa totalmente delle uova e dei piccoli al cavalluccio marino maschio che gesta le uova e partorisce i figli, riaccogliendoli di quando in quando nella tasca ventrale, ai pesci della famiglia dei ciclidi che ospitano gli avannotti nella bocca quando si profila qualche pericolo.

Anche l’alligatore (dovrei dire alligatrice?) si prende molta cura della prole proteggendo le uova e poi insegnando ai piccoli a nuotare ed a cacciare.
Uccelli…
Molti uccelli (qualcuno li ha contati: sono quelli che appartengono a ben 282 specie, tra cui anatre, fagiani, trampolieri, ma anche piccoli passeriformi) mettono in atto una pratica rischiosa quando si avvicina un predatore alle uova o ai figli: fingono di avere un’ala spezzata agitandosi penosamente, in modo da attirare verso di loro il predatore allontanandolo dal nido. Appena il pericolo per i figli è scampato, un inaspettato frullo d’ali, e il predatore… è gabbato.
Gli uccelli si preoccupano particolarmente dei figli, come già avevano fatto, a quanto pare, i loro progenitori dinosauri, derivando essi dal ramo dei Teropodi e in particolar modo dai raptor (che nella realtà scientifica avevano la taglia di un tacchino). La stessa cosa vale per i mammiferi.
Tipologie diverse di cure materne animali

Generalizzando, esistono animali che allevano i cuccioli o i pulcini dentro una tana o un nido, altri che li tengono in luoghi nascosti; altri ancora li portano sempre addosso, come i primati, mentre in altre specie, come fra gli artiodattili, il cucciolo o puledro si limita a stare accanto alla madre, che lo sorveglia in continuazione.

Inoltre, la cura dei figli può venire da madri single, come in tutti i felini tranne i leoni, da coppie, come avviene regolarmente fra gli uccelli, ma anche da tutte le femmine della comunità, ad esempio tra gli elefanti che vivono in mandrie di femmine di una stessa famiglia guidate dalla matriarca: non solo la madre, ma anche le zie e le nonne proteggono gli elefantini e li aiutano prontamente in caso di bisogno.

Un rapporto strettissimo fra madre e figlio si nota nel caso del koala, questo simpaticissimo marsupiale che non solo si porta il cucciolo nel marsupio per 6-7 mesi, ma lo recherà poi sulle spalle per circa un anno .

Ma forse l’Oscar per la “pesantezza” del compito materno spetta all’opossum, che materialmente porta tutti i figli sul proprio corpo, ovunque vada, per parecchio tempo. Questa in foto ne ha nove, e sono già belli grandi! Non oso pensare ad una opossum che arrivi a partorire 20 piccoli… Guardate QUI: questa ne ha quindici! Quando si dice avere i figli a carico…
E a proposito di famiglia a carico… che ne dite di questa famiglia tamandua?