Lettura continua della Bibbia. Salmo 51: Crea in me o Dio un cuore puro

Crea in me un cuore puro
Foto di Syed Ali Mehdi da Pixabay

Crea in me, o Dio, un cuore puro: la seconda parte del Salmo 51 è incentrata sulla rigenerazione, sui temi dello spirito e del cuore. A chi è uscito dalla selva oscura del peccato, si apre un orizzonte nuovo di luce.

Salmo 51 Parte seconda (vv. 12-19): La nuova creazione

Crea in me, o Dio, un cuore puro

Solo Dio può trasformare l’uomo. L’agente  della rigenerazione dell’uomo è lo Spirito di Dio (cfr. Ez 36,27), che crea

  • un cuore puro (lev tahor)
  • uno spirito fermo (ruach nakhon), cioè stabile, non come quello altalenante di Saul
  • e gli dà uno spirito di santità (ruach qadesh), non come quello degli uomini, ma di Dio
  • uno spirito non mediocre (ruach nedhìvah), cioè lo slancio generoso nelle cose difficili.

Non si tratta quindi solo di cancellare la macchia del peccato, ma di accogliere la grazia, cioè l’amicizia di Dio.

Il cuore

All’immagine del cuore corrisponde il concetto dell’interiorità dell’uomo. Per gli uomini della Bibbia, comunque, il cuore non era la sede dei sentimenti (da loro ubicati, invece, nelle viscere) ma era il luogo ove si comprende la realtà e si prendono le decisioni. Gli atti che nascono dal cuore non sono le emozioni e gli affetti, ma le scelte di vita e le scelte delle azioni da intraprendere.

Lo spirito (ruach)

Lo spirito dell’uomo proviene dallo spirito di Dio. Non solo come respiro e vita, quindi come capacità di esistere come essere vivente, ma come dimensione dell’uomo in cui la persona ha la capacità di entrare in relazione con Dio. 

La gioia

A questa rigenerazione è collegata l’esperienza della gioia. Rendimi la gioia della tua salvezza: l’uomo perdonato chiede a Dio di poter sperimentare nella sua vita la gioia, la giocondità, di tornare a far esultare quelle ossa che a causa del peccato erano state frantumate (v. 10).