![Corinna Coppetta](https://www.annagiorgi-ilregnodiaslan.it/wp-content/uploads/2022/04/corinna-IMG_6454.jpg)
Il tempo passa veloce; e forse, quando non abbiamo più continuamente sotto gli occhi le persone, tendiamo a ricordarle con l’aspetto che avevano quando eravamo tutti più giovani. Così Corinna, che è deceduta improvvisamente due anni fa all’età di 57 anni, io la ricordo ancora come la ragazza vivace e brillante che era quando faceva parte del gruppo dei giovani alla parrocchia dell’Immacolata. Parrocchia in cui gli amici di un tempo, con la famiglia, hanno voluto celebrare il secondo anniversario della scomparsa con una Santa Messa.
Corinna Coppetta, da parecchi anni residente a Roma, membro della comunità Papa Giovanni XXIII, due anni fa se ne è andata lasciando una famiglia numerosa e impegnativa che aveva ancora bisogno di lei.
Nata e cresciuta a Piombino nella comunità dell’Immacolata, era una ragazza vivace e dinamica e, come la vita poi ha confermato, piena di amore da donare a chi ha più bisogno.
Una vita che fa pensare. Corinna sposa un ragazzo di Roma, Paolo; si trasferisce, mette su con lui una famiglia di sei figli, tre naturali e tre adottati, tra cui una bambina in condizioni molto gravi, nell’ambito della comunità Papa Giovanni XXIII.
La voglio ricordare con le parole che le dedicò due anni fa padre Rodolfo Cetoloni; l’aveva conosciuta nel gruppo dei giovani che frequentava le attività di Fiesole e le marce francescane.
Corinna: una vita generosa donata e feconda
![Corinna con il marito Paolo e padre Rodolfo Cetoloni](https://www.annagiorgi-ilregnodiaslan.it/wp-content/uploads/2022/04/corinna.jpg)
«La sua gioiosità prorompente, la sua voglia di vivere generosamente, senza starci a pensare due volte… pronta sempre e col sorriso che scoppiava in risate coinvolgenti… la rivedo così! Non c’è una foto dove non sia sorridente e col viso luminoso, anche nelle ultime del pellegrinaggio in Terra Santa! Lo aveva sognato e desiderato da tanto… e di farlo con Paolo, suo marito affezionatissimo.
C’erano i figli ma ora erano cresciuti e i più grandi potevano pensare a Margherita… La Terra Santa è stata una festa di meraviglia, di emozioni, di allegria!
![Corinna con padre Fiorenzo](https://www.annagiorgi-ilregnodiaslan.it/wp-content/uploads/2022/04/corinna2-960x785.jpg)
I miei primi ricordi di lei sono legati a padre Fiorenzo e alle giornate vocazionali o di spiritualità francescana alla chiesa dell’Immacolata di Piombino. Corinna non mancava mai e, dopo cena, con una logora Fiat 750 a metano tornavano insieme ad altri universitari a Firenze. Era tardi ma il sonno non prendeva chi stava alla guida… era tutto un cantare e un condividere la gioia della giornata!
Le ho sempre detto che aveva preso molto da padre Fiorenzo, di generosità e di voglia di cantare e farlo bene! Far le cose bene! Poi Fiesole e le marce francescane ad Assisi… quest’anno il 2 agosto era lì ad aspettare qualcuno dei suoi figli… e ricordo sempre quando ci venne con Paolo e il primo figlio, piccolissimo, nello zainetto…
Con il suo sposo si erano molto ispirati al francescanesimo come stile di coppia, poi avevano conosciuto le famiglie della comunità Papa Giovanni XXIII condividendo con loro l’impegno verso figli senza famiglia o con problemi… sembrava naturale e senza alcun peso quello che faceva o facevano (lei e Paolo)…
Il Tau
![](https://www.annagiorgi-ilregnodiaslan.it/wp-content/uploads/2022/04/TAU-IMG_9757.jpg)
Da me ho un Tau in legno di olivo e madreperla che avevano visto, in agosto, a Betlemme presso la scuola per giovani artigiani della Fondazione Giovanni Paolo II… non era finito ma lo vollero acquistare ugualmente… Mi fu consegnato, finito, a gennaio e li avevo avvisati: il Tau è qui! Verremo a prenderlo!
Ma gli impegni non lo avevano permesso.
È una piccola opera d’arte (Paolo e Corinna han sempre avuto molto gusto!): madreperla, olivo scolpito. Dentro il Tau tralci di vite ricchi di frutti… una vita generosa donata, feconda di bene! Un segno che dalla sua prima marcia dell’82 portava con orgoglio e che in questo Tau, scelto e atteso, continua ad esprimerla!».