Briciole di storia alvernina (35). Continuano i lavori (1489-1490)

Continuano i lavori per completare la chiesa grande
Ligozzi, Verna, Veduta della chiesa grande. In primo piano l’emblema dell’Arte della Lana. Foto di A. Ferrini. Fonte immagine: https://www.ilbelcasentino.it/guida-della-verna-seq.php

Continuano i lavori per completare la chiesa grande. A costo di risultare monotona, e per completezza di cronaca, riporto quanto registrato nei documenti d’archivio a proposito dei lavori effettuati negli anni 1489-1490.

1489-90: Continuano i lavori per la chiesa grande

Il guardiano F. Antonio da Poppi fa costruire la strada dietro la chiesa grande verso la selva (Miglio p. 256). “Quelli due scarpellini che lavorono drieto alla chiesa per loro salario” ricevono rispettivamente 3 e 2 fiorini (7 luglio 1490: Ms C f. 73r).

15 agosto 1489

Ebbe detto Francesco (procuratore del convento) adi 15 d’agosto fiorini dieci d’oro in oro, et per noi da Bardinacio Martelli; furo di quelli dell’Arte della lana per la edificatione della chiesa grande” (Ms C f. 72r).

18 ottobre 1489: un’offerta

Si registra un’offerta di £ 53 e mezzo per la “muragla della chiesa grande” (Ms C f. 70v).

4 aprile 1490: L’Arte della Lana

Ebbe decto Francesco adi 4 d’aprile fiorini dieci d’oro in oro et per noi da Antonio Lurini (Provveditore dell’Arte della Lana e Gonfaloniere nel 1486, cfr. Ms C f. 14r) “per la muragla della chiesa grande” (Ms C f. 18r).

Si mura la stanza dell’Arte della Lana: dal 25 ottobre 1489 al 9 maggio 1490 si effettuano pagamenti in proposito (Ms C f. 71r-72v).

La corporazione fiorentina dell’Arte della Lana era fra le più ricche e potenti della città e quella che impiegava il maggior numero di lavoratori: secondo lo storico Giovanni Villani, circa un terzo della popolazione. Nel 1432 il papa Eugenio IV aveva posto la Verna sotto la protezione del Comune di Firenze, che l’aveva affidata all’Arte della Lana. Questo rapporto continuerà nei secoli fino al 1770 quando sarà soppressa insieme alle altre corporazioni dal granduca Pietro Leopoldo. Ma il Comune di Firenze continuerà nel suo rapporto speciale con il santuario delle Stigmate.

A ricordo di questo rapporto esiste tuttora, nelle vicinanze di S. Maria degli Angeli, un appartamento la cui porta d’ingresso è sovrastata dal giglio rosso e dalla scritta “Comunità di Firenze”.