
David, facendosi consegnare con un sotterfugio i pani sacri del santuario e la spada di Golia, aveva provveduto alla propria sopravvivenza, ma aveva messo in grave pericolo quella del sacerdote Achimelech e della sua famiglia, dei quali infatti Saul fa un massacro.
Le conseguenze dell’inganno di David: il massacro
1 Samuele 22 18«Allora il re disse a Doeg: “Accostati tu e colpisci i sacerdoti”. Doeg l’Idumeo si fece avanti e colpì di sua mano i sacerdoti e uccise in quel giorno ottantacinque uomini che portavano l’efod di lino. 19Saul passò a fil di spada Nob, la città dei sacerdoti: uomini e donne, fanciulli e lattanti; anche buoi, asini e pecore passò a fil di spada.
20Scampò un figlio di Achimelekh, figlio di Achitub, che si chiamava Ebiatar, il quale fuggì presso Davide. 21Ebiatar narrò a Davide che Saul aveva trucidato i sacerdoti del Signore. 22Davide rispose ad Ebiatar: “Quel giorno sapevo, data la presenza di Doeg l’Idumeo, che avrebbe riferito tutto a Saul. Io devo rispondere di tutte le vite della casa di tuo padre. 23Rimani con me e non temere: chiunque vorrà la tua vita, vorrà la mia, perché tu starai presso di me come un deposito da custodire”».
Assunzione di responsabilità
Doeg l’Edomita acquista prestigio informando il re (in modo menzognero) che Achimelekh ha fornito di propria volontà nutrimento e armi a David e consultando addirittura Dio per lui, ciò che di solito si faceva per il re prima di andare in guerra. Ne segue non solo la morte di Achimelekk e degli altri sacerdoti, ma anche la strage dell’intera popolazione.
Davanti ad Ebiatar, l’unico scampato, David mostra la sua franchezza. Ammette il proprio errore e si assume totalmente la responsabilità di quanto è accaduto. Pur nel suo peccato – se non altro di imprudenza -, David si rivela imperfetto, ma almeno in grado di riconoscere i propri errori e di cercare di riparare.
Al confronto, Saul, da giusto che era, si ritrova uomo corrotto, che non indietreggia di fronte a niente pur di conservare il potere. Non riesce ad ammettere le proprie responsabilità, e si rivela incoerente: una delle sue colpe era stata proprio quella di non aver voluto, per interesse personale, applicare la legge dello sterminio, mentre la applica adesso nei riguardi di una innocua e inerme città sacerdotale. David saprà imparare dai propri errori. Saul vi morirà dentro.