Dalle Confessioni di Sant’Agostino

S. Agostino di Vittore Carpaccio – Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=148857

Confessioni di Sant’Agostino: una pietra miliare della spiritualità cristiana. Mi limito a presentarne un breve ma celebre passo, un passo mirabile in cui il Santo esprime la propria gioia per essersi lasciato trovare da Dio con tutto se stesso nella propria interiorità.

Dalle «Confessioni» di sant’Agostino, vescovo

(Lib. 7, 10, 18; 10, 27)

O eterna verità e vera carità e cara eternità!… Cercavo il modo di procurarmi la forza sufficiente per godere di te, e non la trovavo, finché non ebbi abbracciato il «Mediatore fra Dio e gli uomini, l’Uomo Cristo Gesù» (1 Tm 2, 5), «che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli» (Rm 9, 5). Egli mi chiamò e disse: «Io sono la via, la verità e la vita» (Gv 14, 6); e unì quel cibo, che io non ero capace di prendere, al mio essere, poiché «il Verbo si fece carne» (Gv 1, 14).
    Così la tua Sapienza, per mezzo della quale hai creato ogni cosa, si rendeva alimento della nostra debolezza da bambini.
    Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato. Ed ecco che tu stavi dentro di me e io ero fuori e là ti cercavo. E io, brutto, mi avventavo sulle cose belle da te create. Eri con me ed io non ero con te. Da te mi tenevano lontano quelle creature, che, se non fossero in te, neppure esisterebbero. Mi hai chiamato, hai gridato, hai infranto la mia sordità. Mi hai abbagliato, mi hai folgorato, e hai finalmente guarito la mia cecità. Hai alitato su di me il tuo profumo ed io l’ho respirato, e ora anelo a te. Ti ho gustato e ora ho fame e sete di te. Mi hai toccato e ora ardo dal desiderio di conseguire la tua pace.