
La parte più antica del Libro del Levitico è il Codice di Santità (CS) contenuto attualmente nei cap. 17-26; alcune prescrizioni del cap. 19 (vv.11-18) e 20 (sulla pena capitale) possono, secondo i critici, risalire allo stesso Mosè. Una seconda stratificazione deve risalire al periodo immediatamente precedente all’esilio: prescrizioni morali (cap. 18-20) e liturgiche (cap. 21-22.25): è la parte denominata CS1. Durante l’esilio sarebbe stata data al Codice la forma attuale (CS2) con aggiunte ai cap. 19, 23 e passim. Al di fuori del CS, il rimanente della legislazione sacerdotale è interessato esclusivamente al culto.
Il Codice di Santità o Codice Sacerdotale abbraccia i cap. 17-26. Costituisce quell’insieme di leggi che garantiscono la non contaminazione con l’impuro e rendono perciò “santo” il popolo, in quanto segno della santità di Dio, cioè della sua separazione e inaccessibilità nei confronto ti di ciò che è male e contamina.
Codice di Santità: Articolazione
Si articola così:
- cap. 17 regole per l’unificazione del culto attorno alla Tenda del Convegno; i diritti di Dio sul sangue in quanto vita (l’uomo ne può usare solo a scopo espiatorio)
- cap. 18-20 condizioni morali che si richiedono per la partecipazione ai sacrifici:
regole sull’unione coniugale (cap. 18); prescrizioni diverse che mostrano che cosa intenda per “santità” e come essa sia la risposta del popolo alla santità del Signore (cap. 19); prescrizioni nei confronti di usi pagani con cui il popolo rischia di contaminarsi (cap. 20)
- cap.21-22 condizioni rituali richieste per la partecipazione ai sacrifici
- cap. 23 definizione del ciclo liturgico
- crimine di bestemmia con la sua punizione (cap. 24,10-16) e legge del taglione (17-23)
- cap. 25 anno sabbatico e anno giubilare, loro implicazioni
- cap. 26 benedizioni e maledizioni a conclusione del Codice di Santità
- appendice con la tabella di permuta dei valori per la soddisfazione dei voti e alcune regole speciali per il riscatto di cose e persone votate al Signore (cap. 27).
Così, una prima sezione contiene norme cultuali, una seconda norme di diritto civile, la sezione conclusiva presenta benedizioni / maledizioni per chi osserva / trasgredisce queste norme. In realtà la raccolta è eterogenea, è una compilazione di testi che hanno autonoma esistenza indipendente ed una pluralità di redazioni, come si vede dai doppioni che presenta.