Lettura continua della Bibbia. Atti: Chrónos e Kairós (1,6-8)

Chrónos e Kairós
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I discepoli, non ostante abbiano fatto esperienza del Risorto, ancora non comprendono. Sono ancorati ad una visione umana della storia: Israele ha avuto in passato un regno, Israele è il popolo di Dio, Israele dovrà ancora avere un regno. Ma quando? Adesso?

Venutisi a trovare insieme gli domandarono: «Signore è questo il tempo [chrónos] in cui ristabilisci il regno a Israele?». «Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti [chrónos e kairós] che il Padre ha riservato al suo potere. Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria, e fino agli estremi confini della terra».

Chrónos e kairós

La domanda dei discepoli è sbagliata: vogliono essere informati sul chrónos, sulla tempistica degli eventi, ma non è così che ragiona Dio…

Ci sono in greco due vocaboli che corrispondono all’idea di tempo, ma il loro significato è ben diverso.

Chrónos è il tempo dell’orologio, quello che è misurabile in termini umani. È il modo in cui noi percepiamo la successione degli avvenimenti, uno dopo l’altro: si parla, infatti, di “cronaca”, di “cronometro”. Si può tradurre epocatempomomentodurata. È il tempo come banalmente lo vediamo scorrere un minuto dopo l’altro. Il tempo degli uomini, quello monetizzabile.

Kairós è invece il tempo giusto, opportuno, conveniente, il momento propizio, l’opportunità, la buona occasione: il momento buono, quello utile. Il tempo della salvezza, il tempo di Dio.

Questa distinzione non risponde solo ad una concezione di origine cristiana o biblica: i greci l’avevano già elaborata, distinguendo tra chrónos, come insieme di momenti che si succedono, di natura quantitativa, e kairós, di natura qualitativa, come opportunità di una azione.

Come spesso accade, anche qui gli uomini chiedono una cosa, Dio ne risponde un’altra. I discepoli vogliono essere informati sul chrónos, la tempistica successiva, dando per scontato che Israele debba riprendere la sua regalità terrena; Gesù li corregge rimandandoli al mistero del kairós, il disegno di Dio sulla storia degli uomini… e questo è nelle mani del Padre. A loro spetta solo testimoniare il Cristo in tutto il mondo per la potenza dello Spirito Santo. Devono imparare a vivere nel tempo di Dio.