Papa Francesco può anche non piacere, ne prendo atto. Non piace ad una corrente interna alla Chiesa fortemente tradizionalista: ma uso questo termine in senso negativo. Una cosa è la tradizione, altra cosa è il tradizionalismo. Gli –ismi sono negativi, quando si presentano come esasperazioni ed estremizzazioni di qualcosa che viene stiracchiata oltre i propri limiti. Sono patologie; e il tradizionalismo è una visione distorta di ciò che è tradizione. La tradizione è l’alveo che in ogni campo tramanda i valori e al tempo stesso contiene e porta avanti chi vi aderisce; il tradizionalismo è, al contrario, l’arresto della tradizione, il suo congelamento, con conseguente paralisi del mondo di valori che vorrebbe propugnare. Ma torniamo a papa Francesco.
Contestazioni
Viene accusato di essere comunista, di interpretare male la dottrina della Chiesa, di pensare all’uomo e non a Dio, e tante altre cose. Queste interpretazioni distorte vengono spesso da fraintendimenti di ciò che dice e di ciò che fa, amplificati e strumentalizzati dai media; vengono anche da giudizi preconcetti nei suoi confronti. Ognuno può pensare quel che vuole, esprimere i propri pensieri, e nessun papa, secondo la dottrina della Chiesa, è personalmente infallibile se non in occasioni particolarissime che si verificano praticamente una volta ogni cento anni. D’accordo.
Chi è il papa?
Ho letto di tutto su di lui, su Francesco, persino che è l’anticristo e un adoratore del diavolo. Mah… insomma, dite quel che vi pare. Ma non dite che è un usurpatore, perché non ha usurpato proprio niente. È stato eletto regolarmente in un conclave regolarmente convocato a seguito delle dimissioni di un papa che ha prima dichiarato e poi ribadito che la Sede romana era vacante e che i cardinali dovevano procedere ad un conclave in cui avrebbero eletto il nuovo Successore di San Pietro, il nuovo Sommo Pontefice. Un nuovo Papa a cui Benedetto XVI, nell’atto di dichiarare la sua rinuncia al Pontificato, ha assicurato la sua incondizionata reverenza e obbedienza. Testuali parole. Eccole qui:
Parole testuali di Benedetto XVI
«Prima di salutarvi personalmente desidero dirvi che continuerò ad esservi vicino con la preghiera specialmente nei prossimi giorni affinché siate pienamente docili all’azione dello Spirito Santo nell’elezione del nuovo Papa. Che il Signore vi mostri quello che è voluto da Lui. E tra voi c’è anche il futuro Papa al quale già oggi prometto la mia incondizionata reverenza ed obbedienza. Per tutto questo con affetto e riconoscenza vi imparto di cuore la benedizione apostolica».
Contestazione di un’omelia
Ultimamente, in aggiunta ai vaniloqui di un Andrea Cionci con il suo immaginario Codice Ratzinger, è balzata alla ribalta un’omelia di 1 ora, 29 minuti e 2 secondi in cui un sacerdote carmelitano, tale Giorgio Maria Farè, pretenderebbe di dimostrare che papa Francesco è un usurpatore. È un tale ammasso di fasullaggini e di incoerenze che ci vogliono infinita pazienza e stomaco saldo per seguirla; ma mi sono armata di entrambi e ne dimostrerò punto per punto la falsità. Basta con queste idiozie che confondono la gente e la disorientano! E se qualcuno ritenesse offensiva la parola idiozia, sappia che deriva dal greco idios che significa proprio, particolare, perciò… la condizione di uno che vuol pensare a modo suo senza tener conto di altro.