
Il censimento ordinato da David rappresnta un regresso. Davvero David sembra ben lontano dall’essere quel ragazzo che corse incontro al gigante, come incontro all’orso e al leone, armato solo della fionda e della fede. Vuole le sue sicurezze umane.
Spiegato perché nella mentalità biblica il censimento sia un atto di arroganza, resta da capire la cosa principale: Dio vuol punire Israele (di cosa?), perciò istiga David a fare il censimento del popolo, in modo da poterlo punire per ciò che ha fatto, con una punizione che ricade sul popolo stesso: carestia, guerra o peste. Mah…
La dinamica dei libri di Samuele
I libri di Samuele in ebraico solo un solo libro, che inizia con la sofferenza e la preghiera di una donna (Anna futura madre del profeta Samuele, angosciata per la propria sterilità) e si conclude con la sofferenza e la preghiera di un uomo (il re David, angosciato per la sorte del suo popolo). Fra la tragedia personale e la tragedia nazionale, qualcosa va bene ma il resto va molto va male, con grandi disgrazie personali e comunitarie. La storia della salvezza procede sviluppandosi nei drammi della vita di un popolo, con tante ombre in mezzo a quelle che sembrano poche luci.
Il censimento e il castigo
Chi ordina il censimento? Sicuramente David, e questo è il suo peccato. Ma chi lo sollecita a ordinarlo? Dio, dice il libro di Samuele, essendo adirato con Israele. Quindi, il censimento sarebbe una specie di scusa ufficiale per procedere ad un castigo dovuto all’ira di Dio.
Ma la collera divina a che cosa è dovuta? Dio si adira solo per il peccato, e non per capriccio come fanno gli dèi delle nazioni pagane. Qui si inserirebbe il grande tema dell’ira di Dio, si cui ho già trattato altrove (QUI). Non mi ripeto. Quello che è certo, nel mondo biblico, è che l’ira di Dio è un volto dell’amore: Dio si adira perché il popolo torni a Lui.