
Non mi stanco mai di ammirare la fioritura di vita religiosa in India, non solo per l’attrattiva che Nostro Signore esercita su tante giovani, ma anche per i carismi e la varietà culturale ad essa sottostanti.
La Missione Indiana delle Clarisse missionarie del SS. Sacramento fu inaugurata il 3 febbraio 1901 ma si sviluppò soprattutto a partire dalla fine degli anni Cinquanta. La Provincia di St Francis nacque nel 1971 e nel 1977 aprì la sua prima missione nel Nord Est indiano. Nel 1994 l’unica Provincia indiana si sdoppiava in Provincia di S. Francesco e Provincia di S. Chiara, mentre nel 2006 ne nasceva una terza, nel Nord Est, la Provincia intitolata a Madre Serafina.
La Provincia di St Francis, con le sue 23 case, serve 5 arcidiocesi e 7 diocesi sparse in 9 Stati. Gestisce 1 scuola secondaria superiore, 8 scuole secondarie (5 in lingua inglese e 3 in lingua hindi), 1 scuola media, 1 scuola primaria e 2 scuole materne. Gestisce inoltre 3 centri sanitari, 6 orfanotrofi, 5 centri di promozione sociale e un ostello per donne lavoratrici. Tiene corsi serali per i bambini delle baraccopoli in 3 centri urbani. In un centro studiano circa 200 alunni dalla classe I alla V, negli altri due circa 80 bambini frequentano l’istruzione non formale. Inoltre, le suore prestano servizio in 4 scuole secondarie superiori, 3 scuole medie, 2 convitti per bambini tribali indigenti e una casa per anziani.
Queste suore cercano costantemente modi e mezzi per reinterpretare e vivere il proprio carisma secondo i segni dei tempi. Cercano di rispondere alle sfide di un ambiente in rapido cambiamento, ponendosi in particolare al servizio dei bisognosi, dei giovani, dei bambini e delle donne nelle regioni remote dell’India.
Carismi e varietà culturale nelle diverse circostanze

Lo Spirito della Pentecoste, infatti, non è piatta uniformità, ma concordia è comunione nella eterogeneità delle provenienze, dei carismi e dei ministeri. Come scrive San Paolo:
1 Corinzi 12 4Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; 5vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; 6vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. 7A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune… 11Ma tutte queste cose le opera l’unico e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole.
Mi auguro che il cammino sinodale dia piena dignità a questa realtà comunionale. Mi auguro che si attui veramente una Chiesa ministeriale in cui i diversi ruoli e le diverse specificità possano nascere con naturalezza da una seria formazione dei fedeli, e non essere pretesi chiassosamente da rivendicazioni egotistiche…