I cani nel mondo della fantasia

Cani di fantasia
Lassie. Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1181430

I cani appartengono al mondo reale come nostri compagni e aiutanti nel cammino della vita. Animali molto concreti, che prendono parte alle nostre vicende e ci soccorrono in molte situazioni. Ma nel nostro immaginario molto vivi sono anche i cani che sono personaggi di fantasia, dal cane Argo, fedele compagno di Ulisse che ne attende per 20 anni il ritorno, al peanut Snoopy.

Cani di fantasia

La fantasia, attraverso il mito e l’arte, la pittura, la letteratura e il cinema, si sbizzarrisce riguardo al cane. Dal mostruoso Cerbero dalle tre teste, custode infernale, si va al moderno Idefix, microscopico amico del monumentale Obelix, al disneyano Pluto, ai molti di «Lilli e il vagabondo» e della «Carica dei 101».

Un pensiero particolare va ai cani attori: quelli che hanno «impersonato» Lassie, o Rin Tin Tin, o il più recente Commissario Rex.

Un intero episodio di Rin Tin Tin: QUI.

Ricordate? “YUUU Rintin!

Cani di fantasia: Cani di celluloide

Marchio, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=1709507

Il primo cane a recitare al cinema fu Rin Tin Tin, un pastore tedesco trovato da Lee Duncan, un soldato americano, in un canile bombardato in Francia durante la Prima Guerra Mondiale. Duncan lo portò a Los Angeles, lo tenne con sé e lo addestrò. Lì il produttore cinematografico Darryl F. Zanuck lo scritturò e lo lanciò con il film Where The North Begins nel 1923. Da quel momento, Rin Tin Tin divenne protagonista di film, fiction e fumetti per ragazzi e la sua zampa è sulla Walk of Fame di Hollywood.

Dobbiamo ricordare anche i vari cani interpreti di Zanna Bianca (fin dal 1925) e Lassie (1943). In Italia, per decenni, la razza collie (pastore scozzese) venne chiamata proprio “Lassie”, come il cane protagonista.

Questi sono solo gli iniziatori di un filone cinematografico che vede i cani protagonisti o comprimari, di cui altri esempi sono Jerry Lee, il cane poliziotto (Un Poliziotto a quattro zampe, 1989), e il Sanbernardo Beethoven (1992). In televisione, troviamo Rex, il pastore tedesco viennese risolutore di molte situazioni “gialle” (1994, con ben 18 stagioni), il californiano Tequila (1992) e, per contrasto, l’inetto e inerte Cane del Tenente Colombo, un Basset Hound così privo di personalità (mangia e dorme) che non gli è stato trovato neppure non nome proprio che gli si addicesse…

Ma voglio ricordare anche Diefenbaker, un mezzo lupo bianco, sordo ma con tutti gli altri sensi bene all’erta, eccome! che coadiuva validamente le operazioni della Giubba rossa Benton Fraser piombato a Chicago in comica coppia con il detective italo-americano Raymond Vecchio (Due South – Due poliziotti a Chicago, 1994-1999).

Cani di fantasia: Cani di carta

Cani di fantasia
Di Andreone93 – screenshot catturato da me, Copyrighted, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=8336172

Poi ci sono i cani dei fumetti o dei cartoni animati. Ricordiamo almeno Lilli e il Vagabondo (1955), la Carica dei 101 (1961), e Balto (1995), il film che racconta la storia vera del cane da slitta che nel 1925 prese parte a una staffetta per consegnare un medicinale alla città di Nome, in Alaska, nella quale era in corso un’epidemia di difterite.

In altri casi, dal fumetto si passa allo schermo, grande o piccolo, come avviene nel 1969 per Snoopy, il beagle protagonista della celebre striscia a fumetti Peanuts, versatile e immaginifico; e nel 1969 arriva anche  l’alano Scooby Doo, pauroso, imbranato e perennemente affamato risolutore di misteri. E la lista potrebbe continuare…