Un lavoro scolastico per la Pasqua

Una lavoro scolastico di Pasqua

Ecco le varie fasi di preparazione di un lavoro scolastico di Pasqua di una classe terza media di Piombino.

L’insegnante di religione cattolica si propone, con questo lavoro, di far comprendere agli alunni il significato del pane e del vino eucaristici nel contesto dell’Ultima Cena. Per la Pasqua ebraica (Pesach) vedere QUI.

Un lavoro scolastico di Pasqua

Lo fa con le parole, ma anche guidando gli alunni in un lavoro pratico che li motivi e metta in movimento le loro competenze tecniche e artistiche. Spesso, anche gli alunni meno avvantaggiati dal punto di vista verbale riescono ad esprimersi ottimamente attraverso le loro doti non verbali.

Un lavoro scolastico di Pasqua

I risultati sono apprezzabili…

… non solo perché gli alunni hanno realizzato dei bei lavori, di piena soddisfazione propria e delle proprie famiglie…

Un lavoro scolastico di Pasqua

… ma anche perché rimarrà loro impresso il significato che l’Eucaristia ha assunto nella storia del cristianesimo. Un significato che non è solo religioso e che rimane vivo nel mondo culturale: accade adesso che i nostri ragazzi non sappiano nemmeno comprendere, ad esempio, un quadro della Natività. Si fermano cioè al livello dell’immagine (piano iconico: vedo un neonato, un uomo, una donna, un asino, un bue) e non conoscendo più il racconto evangelico non sanno decifrare il significato (piano iconografico: riconosco la scena della Natività) per non parlare dei valori che rappresenta (piano iconologico: comprendo il mondo di valori che sta dietro l’immagine). Stessa cosa per tutte le immagini religiose che hanno caratterizzato la storia d’Europa per due millenni.

Un legame col territorio

Un valore aggiunto di questo tipo di lavoro si può scoprire anche sul territorio: la vicina Massa Marittima, sede vescovile dell’omonima diocesi, è la città natia di San Bernardino, detto da Siena per il luogo in cui operò maggiormente da predicatore, ma nato a Massa di Maremma. A lui si devono le illustrazioni, su tavola o su ceramica, rappresentanti il Trigramma (JHS), acrostico di Jesus Hominum Salvator o iniziale del greco JHSOUS = Gesù.

Di queste tavolette il Santo si serviva per mostrarle durante le sue appassionanti prediche (si pensi che predicava in Piazza del Campo perché non sarebbe bastata una chiesa di Siena a contenere gli ascoltatori). Infatti, nelle città italiane lacerate da faide sanguinose tra famiglie e partiti, San Bernardino innalzava l’unico Nome che avrebbe potuto essere fonte di unità e di pace, quello del Cristo. Anche nel centro storico medievale di Piombino (oltre che nelle pitture della chiesa neogotica dell’Immacolata) si trovano, presso le case, queste iscrizioni che un tempo erano così frequenti.

Un esempio:

Piombino, Corso Vittorio Emanuele

In pieno centro storico, l’affresco, pur sbiadito, permette di riconoscervi la forma del sole raggiante, in cui San Bernardino inscriveva il Trigramma…

… e la croce che sormonta le lettere JHS.

I lavori sono stati realizzati dagli alunni con la guida dell’insegnante prof.ssa Maria Dell’Amico.