Lettura continua della Bibbia: Atti. Cittadino romano (capitolo 22)

Cittadino romano!
Paolo arringa la folla. Gustave Doré. Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1288102

Apostrofando la folla di Gerusalemme, Paolo si identifica come uno di loro, per di più istruito nella Legge alla scuola di Gamaliele e successivamente persecutore dei seguaci di Gesù di Nazareth. Giunge così a ricapitolare la vicenda della sua conversione sulla via di Damasco. Conosciamo già questo racconto, fin dal capitolo 9 degli Atti degli Apostoli in cui è narrato per la prima volta; Paolo qui lo racconta per la seconda volta; di nuovo lo ripeterà nel capitolo 26 degli Atti. Paolo ha bisogno ogni volta di questa narrazione che lo riporta alle radici della sua fede.

Cittadino romano

Ma quando arriva a parlare del suo ministero fra le genti la folla esplode. Il tribuno lo fa trasferire nella fortezza e ne dispone la flagellazione per interrogarlo a dovere.

«Ma quando l’ebbero legato con le cinghie, Paolo disse al centurione che gli stava accanto: Potete voi flagellare un cittadino romano, non ancora giudicato? Udito ciò, il centurione corse a riferire al tribuno. Allora il tribuno si recò da Paolo e gli domandò: Dimmi, tu sei cittadino romano? Rispose: Sì. Replicò il tribuno: Io questa cittadinanza l’ho acquistata a caro prezzo. Paolo disse: Io, invece, lo sono di nascita!».

Essere cittadino romano a pieno diritto comportava infatti, tra gli altri, il privilegio di non poter essere sottoposto a punizioni corporali in caso di arresto. Il tribuno ha corso un grosso rischio: far flagellare senza processo un cittadino romano! Non si assume ulteriori responsabilità se la sbrighino quelli del suo popolo.

«E subito si allontanarono da lui quelli che dovevano interrogarlo… Anche il tribuno ebbe paura, rendendosi conto che Paolo era cittadino romano e che lui lo aveva messo in catene».

Il giorno dopo il tribuno convoca il sinedrio, cercando di capire il motivo per cui Paolo veniva accusato. Le complicatezze della Legge ebraica dovevano sfuggire totalmente alla comprensione dei romani, abituati a tutt’altro tipo di diritto.