Finalmente è uscito anche quest’anno, su www.skuola.net, il bestiario della maturità fresco di giornata.
Letteratura
Verga e Pascoli sono stati gli autori dei testi proposti all’analisi nella prima prova scritta. Ed ecco che agli orali c’è stato chi ha attribuito la novella La Lupa (di Verga) proprio al Pascoli. Un altro maturando ha associato la poesia La Capra a Italo Svevo anziché a Umberto Saba.
Il Mastro Don Gesualdo di Verga, sappiatelo, era un nobile.
Il gioco della zara, metafora dantesca (Purg. VI, 1-12) esprimente lo stato d’animo di un vincitore intorno al quale si accalca la folla, diviene «il gioco preferito dalle anime del Purgatorio». Avete presente il desiderio struggente di purificazione di queste anime benedette? Scordatelo: qui giocano ai dadi per ingannare il tempo. Un altro studente, parlando di Pirandello, invece dell’«Epifania» dei suoi personaggi (come presa di coscienza della loro condizione) ha parlato della Pasqua. È già tanto che si sia ricordato che esiste.
Gabriele D’Annunzio è il prediletto bersaglio degli strafalcioni studenteschi. Molti lo definiscono, ormai è vecchia, un estetista. Ma una candidata, pur chiamandolo correttamente «esteta», si è poi complicata la vita sottolineando la sua particolare propensione a descrivere i propri personaggi come dei «patiti dei trattamenti di bellezza». È inutile, la deformazione professionale affiora sempre.
Storia ed educazione civica
Un maturando ha indicato in un generico Emanuele I, e non nell’arciduca Francesco Ferdinando d’Austria, la vittima dell’attentato di Sarajevo del 28 giugno 1914 , che portò allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Per una studentessa, prima di diventare leader del Partito Fascista, Benito Mussolini era stato ai vertici del Partito Comunista. Mussolini, secondo un altro studente, sarebbe stato decapitato.
Qualcuno è arrivato a sostenere che Liliana Segre fu vittima della segregazione razziale nei campi di concentramento perché «di colore». E alla domanda «Cos’è l’Olocausto?», un maturando stava rispondendo «È quando i russi…». Un professore lo ha interrotto prima che potesse continuare.
Per quanto riguarda l’Educazione civica, una ragazza ha candidamente confessato di non sapere chi fosse Sergio Mattarella. Un altro studente ha ammesso di aver confuso durante la sua interrogazione il Governo con il Parlamento. Un altro ha ricondotto la legge marziale al poeta romano Marco Valerio Marziale, e non a Marte, Dio della guerra.
E i docenti…
I docenti, come di prammatica, hanno contribuito ad arricchire l’elenco degli strafalcioni. Parlando di istituzioni europee l’insegnante ha chiesto: «Dove si trova la Commissione Europea?». «A Bruxelles», ha subito risposto la maturanda. Ma il professore ha insistito: «E dove si trova Bruxelles?». Anche qui la risposta è stata immediata e corretta: «In Belgio». Al che il docente è balzato su: «Ma no signorina, è nel Lussemburgo!». Complimenti.
Inqualificabili, poi, certi comportamenti da parte dei commissari. Una presidente di commissione, durante un colloquio, ha fermato il candidato dicendo: «Basta con questo esame, devo andare via che ho un appuntamento». Un altro, mentre lo studente stava tentando di fare del suo meglio, si è alzato e si è andato a prendere un caffè. Un terzo presidente durante l’esame si è tolto le scarpe, oltre tutto senza indossare i calzini. Molte segnalazioni, poi, riportano di docenti «dormienti» durante le prove. Un commissario avrebbe portato a scuola con sé i nipoti, lasciandoli scorrazzare in aula durante la prova di un maturando. «Quis custodiet custodes?». Ovvero: «Chi custodirà i custodi?». Il vecchio Giovenale aveva ragione.
Glossario bestiale dalla S alla Z
Terminiamo con un assaggio del Glossario dallo Stupidario della Maturità di Mitì Vigliero Lami (1991).
Vita familiare e sociale
Salamelecco = Persona molto golosa
Scapola = Donna senza marito
Serto = Chi cuce i vestiti
Sestante = Chi vuole starsene per i fatti suoi
Sibilante = Donna che predice il futuro
Spelonca = Donna grassa e brutta
Tallero = Persona maleducata
Tamerice = Prostituta
Telepatico = Maniaco della televisione
Terzana = Trisnonna
Trivialità = Governo di tre persone
Uditore giudiziario = L’imputato che ascolta la sentenza
Utente = Chi consulta la Utet
Vampa = Donna molto sexy
Vanillina = Donna civettuola e pettegola
Vegliardo = Sentinella
Religione
Salmodia = Pesce
Seminario = Luogo dove si fanno crescere le piantine appena nate
Sinagoga = Imbarcazione fluviale
Sinossi = Indecisione
Tonsura = Disapprovazione
Trappista = Colui che pone le trappole
Tridentino = Forcone del dio Nettuno
Urbi et orbi = Sordi e ciechi
Vademecum = Esortazione ad andarsene, ad esempio Vademecum Satana!
Valdese = Abitante della Val d’Aosta
Geografia
Savana = Antica danza medievale
Solstizio = Accordo tra due parti nemiche per sospendere la guerra
Somalo = Asino
Stele = Corpo celeste dotato di luce propria
Telecinesi = Televisioni orientali
Teutonico = Che sta sotto il tetto
Medicina
Salmonella = Femmina del salmone
Setticemia = Settima settimana
Settico = Che non si fida, non crede
Tenia = Noia, depressione
Timpanista = Medico delle orecchie
Tossicità = Avere la tosse
Varice = Buco del naso
Vasocostrittore = Fabbricante di vasellame
Venale = Medico delle vene
Venatorio = Reparto ospedaliero dove si curano le vene
Verruca = Vecchia donna
Bravo, proprio così!
Salubre = Triste, lugubre
Subissare = Tirare su
Titubante = Amoreggiante
Trepido = Fra il caldo e il freddo
Veneficio = Favore fatto a qualcuno
Vessatore = Chi fa atto di sottomissione al feudatario
Storia e mitologia
Sileno = Marziano
Silfide = Brutta malattia
Sumero = Osso del braccio
Tribordo = Nave a tre remi, oppure:
Nave che può trasportare solo tre persone
Triclinio = Piccola bicicletta per bambini
Unni = Plurale di uno
Zoologia
Tapiro = Misero, infelice
Tignola = Persona molto precisa
Topologia = Scienza che studia i sorci
Tordo = Un po’ stupido, sciocco
Torpediniera = Grande pesce
Vermiglia = Femmina del verme
Vibrisse = Insetti dalle grandi ali vibranti
Vinile = Dove dormono le pecore
Zotico = Che vive allo zoo