Lettura continua della Bibbia. Luca: Il Battesimo di Gesù (Lc 3,21 s.)

Battesimo di Gesù
Battesimo di Gesù (particolare). Di John Salmon, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=13849356

Ovviamente Gesù, il Figlio dell’Altissimo, non ha avuto bisogno del sacramento che toglie il peccato originale, che è il Sacramento cristiano. Ma non ha avuto neppure bisogno di un battesimo di penitenza come quello amministrato dal Battista: un semplice gesto simbolico per cui il battezzato, sprofondando nelle acque, manifesta la volontà di purificarsi e di cambiare vita. Il battesimo di Giovanni si ferma lì: non è efficace, è solo un simbolo che di per sé non realizza ciò che significa.

Il significato del Battesimo di Gesù

Gesù fa di più: mettendosi in fila con i penitenti, si assimila ai peccatori come l’ultimo degli  uomini. È questo il suo essere perfettamente uomo: non un super-uomo, ma un semplice uomo in tutto tranne che nel peccato (Eb 4,15). Eppure 2Cor 5,21 così ne parla: “Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio”. Lo fece peccato, asserisce san Paolo con una espressione azzardatissima, così come Fil 2,7 afferma che Cristo Gesù si svuotò di sé, quindi della gloria divina, facendosi uomo, schiavo, obbediente fino alla morte di croce. L’assoggettarsi di Gesù al battesimo dei peccatori è già il segno eloquente del suo essere uomo in tutto, del suo assumere l’umanità peccatrice portandone in pieno tutte le conseguenze.

Preghiera e valenza trinitaria

Questo il significato fondamentale originario della sottomissione di Gesù al battesimo di Giovanni, presente in tutti i sinottici. Ad esso bisogna però aggiungere la valenza trinitaria che l’episodio assume per la proclamazione della voce del Padre e la discesa dello Spirito Santo. Il Cristo come Verbo di Dio è sempre intimamente unito alle Persone divine, ma in quanto uomo riceve qui l’investitura messianica e dà inizio al suo ministero.

Luca, di proprio, sottolinea che la proclamazione celeste avviene mentre Gesù pregava: fra tutti gli evangelisti è quello che maggiormente dà risalto alla preghiera del Signore, evidentemente anche come esempio per noi. L’episodio ha quindi anche un valore di modello per il nostro cammino di discepoli: come Gesù disponiamoci alla sequela in quanto peccatori, diveniamo figli, e iniziamo a seguirlo dove lo Spirito lo conduce. Ma lo Spirito conduce Gesù nel deserto.