
Padre Stephan, della chiesa cattolica greco-ucraina di Grosseto e Piombino, spiega le particolarità del rito orientale nella celebrazione dei sacramenti: il Battesimo cattolico greco-ucraino e la Cresima.
Il Battesimo cattolico greco-ucraino
Padrino e Madrina
«Ovviamente ci sono delle famiglie che vivono nella fede, altre invece non sono persone che vanno in chiesa. Ecco perché sempre cerchiamo di scegliere Padrino e Madrina in modo molto rigoroso, molto severo, perché il padrino deve essere un bravo esempio di cristianesimo e questa scelta rappresenta la mia responsabilità per il futuro del bambino. Se almeno padrino e madrina accanto al cerchio stretto della famiglia danno l’esempio c’è una luce, c’è la speranza… Sicuramente se non prendo padrini e madrine secondo tutte le regole poi la responsabilità è su di me.
Gli elementi del Battesimo
Nel rito latino il segno principale è l’acqua, però prima del battesimo c’è l’unzione con l’olio dei catecumeni; dopo c’è l’unzione con il crisma, la consegna della Veste Bianca e infine c’è la consegna di una candela accesa al cero pasquale. Nel rito orientale tutti questi elementi corrispondono. Prima del battesimo si fa l’unzione con l’olio consacrato, che non è il crisma, è l’olio dei catecumeni. Segue il battesimo, poi l’unzione con il crisma, la consegna della veste bianca e della candela.
Nel rito orientale c’è la tradizione di battezzare immergendo nell’acqua, ma normalmente versiamo l’acqua sopra la testa come segno efficace della purificazione dal peccato originale della persona che ne esce come nuova, pura e santa. La tradizione di immergere nell’acqua lo rappresenta in modo molto bello: muore la persona vecchia ed esce la persona nuova che si riveste in Cristo.
Il fuoco di candela esprime il desiderio che nella vita del battezzato ci siano sempre opere buone con la guida della luce di Cristo.
La Cresima

Nel rito latino la Cresima la amministrano i Vescovi, da noi non è così, tuttavia c’è un legame con il vescovo molto importante che però si esprime in un altro modo. Da noi i preti hanno diritto di amministrare la Cresima, però solo con l’olio profumato, il crisma, che è stato consacrato dal nostro Arcivescovo Maggiore, capo della nostra Chiesa greco-cattolica, nel Giovedì Santo, che poi si distribuisce tra tutti i preti e si cambia ogni anno. Quando il nostro Arcivescovo Maggiore benedice questo crisma dice queste bellissime parole che esprimono come lo Spirito Santo attraverso questo crisma abbia il compito di raggiungere la persona che viene cresimata: “Manda o Signore il tuo Spirito Santo su questo Crisma e fanne un’ unzione regale, un’ unzione spirituale con la quale i re, i sommi sacerdoti e i profeti furono unti come tutti i loro successori Vescovi, presbiteri e tutti coloro che finora sono rinati nel fonte della rigenerazione. Sia su questo Crisma la discesa del tuo Santo Spirito”. E così si esprime il legame con il vescovo».