Gli oracoli contro le nazioni stanno a dimostrare che, se gli altri popoli fungono da strumento di castigo per il peccato di Israele (non dimentichiamo lo straziante lamento di Dio: Hanno abbandonato me, sorgente di acqua viva, per scavarsi cisterne, cisterne screpolate che non tengono l’acqua!), non per questo restano immuni essi stessi dal castigo per i loro peccati.
Così si sviluppano, nei capitoli 46-51del libro di Geremia, gli oracoli di giudizio sulle nazioni:
- Egitto (46)
- Filistei (47)
- Moab (48)
- Ammoniti (49,1-6)
- Edom (49,7-22)
- Damasco (49,23-27)
- Tribù arabe di Qedar e Hazor (49,28-33)
- Elam (49,34-39)
- Babilonia (capitoli 50–51)
Gli oracoli contro le nazioni sono un particolare genere letterario che vuole esprimere come lo stesso Dio domini su tutti i popoli. Vediamone qualche elemento.
Aspetti comuni degli Oracoli contro le nazioni
Tra gli aspetti comuni di tutti gli oracoli contro le nazioni, il primo è la facile vittoria del Signore sulla forza militare dei popoli. Inutile mettere in campo forze ingenti: non potranno trionfare sulla volontà di Dio intesa a stroncare l’arroganza umana.
Sull’Egitto
46 3Preparate scudo grande e piccolo
e avanzate per la battaglia.
4Attaccate i cavalli,
montate, o cavalieri.
Schieratevi con gli elmi,
lucidate le lance,
indossate le corazze!
5Che vedo?
Sono sbigottito,
retrocedono!
I loro prodi
sono sconfitti,
fuggono a precipizio
senza voltarsi;
il terrore è tutt’intorno.
Aspetti comuni: vanità degli idoli
Tra gli aspetti comuni degli Oracoli contro le nazioni, uno è l’inutilità degli idoli in cui le nazioni confidano, con immagini satiriche.
Sull’Egitto
46 15Perché mai Api è fuggito?
Il tuo toro sacro non resiste?
Il Signore lo ha rovesciato.
Su Moab
48 6Fuggite, salvate la vostra vita!
Siate come l’asino selvatico nel deserto.
7Poiché hai posto la fiducia
nelle tue fortezze e nei tuoi tesori,
anche tu sarai preso e Camos andrà in esilio
insieme con i suoi sacerdoti e con i suoi capi.
Su Ammon
49 3Urla, Chesbòn, arriva il devastatore;
gridate, borgate di Rabbà,
cingetevi di sacco, innalzate lamenti
e andate raminghe con tagli sulla pelle,
perché Milcom andrà in esilio,
insieme con i suoi sacerdoti e i suoi capi.
Su Babilonia
50 2«Proclamatelo fra i popoli e fatelo sapere,
non nascondetelo, dite:
Babilonia è presa,
Bel è coperto di confusione,
è infranto Marduch;
sono confusi i suoi idoli,
sono sgomenti i suoi feticci.
51 17Resta inebetito ogni uomo, senza comprendere;
resta confuso ogni orefice per i suoi idoli,
poiché è menzogna ciò che ha fuso
e non ha soffio vitale.
18Esse sono vanità, opere ridicole;
al tempo del loro castigo periranno»…
44«Io punirò Bel in Babilonia,
gli estrarrò dalla gola quanto ha inghiottito.
Non andranno più a lui le nazioni»…
52«Perciò ecco, verranno giorni – dice il Signore – nei quali punirò i suoi idoli e in tutta la sua regione gemeranno i feriti.53Anche se Babilonia si innalzasse fino al cielo, anche se rendesse inaccessibile la sua cittadella potente, da parte mia verranno i suoi devastatori». Oracolo del Signore.
Aspetti comuni: l’arroganza dei popoli
Il motivo del castigo è l’arroganza con cui le nazioni si ritengono inarrestabili e invincibili.
Egitto
46 8 È l’Egitto che trabocca come il Nilo,
come un torrente dalle acque turbolente.
Esso dice: «Salirò, ricoprirò la terra,
distruggerò la città e i suoi abitanti».
Moab
48 29Abbiamo udito l’orgoglio di Moab,
il grande orgoglioso,
la sua superbia, il suo orgoglio, la sua alterigia,
l’altezzosità del suo cuore.
30Conosco bene la sua tracotanza – dice il Signore – l’inconsistenza delle sue chiacchiere, le sue opere vane. ..
42Moab è distrutto, ha cessato d’essere popolo,
perché si è insuperbito contro il Signore.
Ammon
49 4Perché ti vanti delle tue valli, figlia ribelle?
Confidi nelle tue scorte ed esclami: Chi verrà contro di me?
Edom
49 16La tua arroganza ti ha indotto in errore,
la superbia del tuo cuore;
tu che abiti nelle caverne delle rocce,
che ti aggrappi alle cime dei colli,
anche se ponessi, come l’aquila, in alto il tuo nido,
di lassù ti farò precipitare. Oracolo del Signore.
Babilonia
50 31«Eccomi a te, o arrogante,
– oracolo del Signore degli eserciti –
poiché è giunto il tuo giorno,
il tempo del tuo castigo.
32Vacillerà l’arrogante e cadrà,
nessuno la rialzerà.
Io darò alle fiamme le sue città,
esse divoreranno tutti i suoi dintorni.
Il riscatto di Israele
A Israele, invece, viene promesso il riscatto:
46 27«Ma tu non temere, Giacobbe mio servo,
non abbatterti, Israele;
poiché ecco, io ti libererò da un paese lontano
e la tua discendenza dal paese del suo esilio.
Giacobbe ritornerà e godrà in pace,
tranquillo e nessuno lo molesterà.
28Tu non temere, Giacobbe mio servo,
– dice il Signore – perché io sono con te.
Annienterò tutte le nazioni
tra le quali ti ho disperso,
ma di te non farò sterminio;
ti castigherò secondo equità,
ma non ti lascerò del tutto impunito».
50 4In quei giorni e in quel tempo – dice il Signore – verranno gli Israeliti insieme con i figli di Giuda; cammineranno piangendo e cercheranno il Signore loro Dio. 5Domanderanno di Sion, verso cui sono fissi i loro volti: Venite, uniamoci al Signore con un’alleanza eterna, che non sia mai dimenticata. 6Gregge di pecore sperdute era il mio popolo, i loro pastori le avevano sviate, le avevano fatte smarrire per i monti; esse andavano di monte in colle, avevano dimenticato il loro ovile. .. 19e ricondurrò Israele nel suo pascolo, pascolerà sul Carmelo e sul Basàn; sulle montagne di Efraim e di Gàlaad si sazierà. 20In quei giorni e in quel tempo – dice il Signore – si cercherà l’iniquità di Israele, ma essa non sarà più, si cercheranno i peccati di Giuda, ma non si troveranno, perché io perdonerò a quanti lascerò superstiti…
Sembra però che ci sia speranza anche per le nazioni:
48 47«Ma io cambierò la sorte di Moab
negli ultimi giorni.
Oracolo del Signore».
49 6«Ma dopo cambierò la sorte
degli Ammoniti».
Parola del Signore.