Arrigo VII alla Verna? I testi

La discesa in Italia di Arrigo VII. Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=12464232

Arrigo VII e la Verna: ecco i testi che riguardano i rapporti dell’imperatore con il santuario.

15 settembre 1312: Arrigo VII prende la Verna sotto la sua protezione

«Henricus Dei gratia Romanorum Imperator semper Augustus, nobilibus viris, universis Vicariis civitatis et districtus Aretii, ac Comitibus de Casentino de Ubertinis, de Valenzano, Talla, Bagnena et de Clusio ceterisque sacri Romani Imperii fidelibus presentes litteras inspecturis gratiam suam et omne bonum.

Cum nos religiosos viros Johannem Guardianus et fratres Minorum Ordinis domus sacri loci montis Averne devotos nostros dilectos in protectionem nostram et Imperii specialem duxerimus assumendos, fidelitati vestre firmiter precipiendo mandamus, quatenus eosdem Guardianum et fratres loci predicti nobis commissos habentes, ipsos in personis et rebus suis auctoritate nostra efficaciter defendatis, non permittentes ipsis a quoquam molestiam aut iniuriam aliquam irrogari, sicut indignacionem nostram et penam arbitrio nostro auferendam volueritis evitare, presentium testimonio litterarum.

Datum in castris ante castrum Montis Varchi XVII kalendas octobris, anno Domino MCCCXII, regni nostri anno quarto. Imperii vero primo».

Traduzione

«Enrico, per grazia di Dio Imperatore dei Romani sempre Augusto, agli uomini nobili, a tutti i Vicari della città e del distretto di Arezzo, e ai Conti del Casentino degli Ubertini, di Valenzano, Talla, Bagnena, e di Chiusi, e agli altri fedeli del Sacro Romano Impero, che leggeranno la presente lettera, la sua grazia e ogni bene.

Poiché abbiamo accolto i religiosi, il guardiano Giovanni e i fratelli dell’Ordine dei Minori del convento del luogo santo del Monte della Verna, nostri diletti devoti, sotto la speciale protezione nostra e dell’Impero, prevedendo la vostra fedeltà ordiniamo fermamente, essendosi affidati a noi lo stesso Guardiano e i frati del suddetto luogo, di difendere efficacemente i medesimi e le loro cose sotto la nostra autorità, non permettendo che da alcuno si rechi loro qualsiasi molestia o ingiuria alcuna, al fine di evitare la nostra indignazione e di allontanare la punizione a nostra discrezione, come attesta la presente lettera.

Dal campo davanti a Montevarchi il giorno 15 settembre dell’anno del Signore 1312, anno quarto del nostro regno, primo dell’Impero».

7 – 12 settembre 1312: una visita alla Verna?

Secondo gli storici francescani, Arrigo VII visitò la Verna mentre sostava ad Arezzo dal 7 al 12 settembre 1312. Lo riporta F. Mariano da  Firenze nel «Compendium  Chronicarum Ord.  FF.  Min.» all’anno 1312: 

«Henricus  VII,  imperator, anno 1312, per  agrum  Aretinum  transiens  contra  Florentinos, ex devotione Beati Francisci sacrum visitavit  Montem Alverne et a sancto frate Johanne informari  voluit, quem cum attentione  et  devotione  maxima  audivit.  Ipsumque sacrum  Montem  et  Fratres sub sua protectione  suscipiens,  per  suas  litteras dominis  illius  regionis  efficacissime  commendavit». 

«Enrico VII imperatore, nell’anno 1312, passando per il territorio dell’Aretino contro i Fiorentini, visitò il sacro Monte della Verna per devozione del beato Francesco, e volle essere informato dal santo frate Giovanni, ascoltandolo con la massima attenzione e devozione. E prendendo sotto la sua protezione il santo Monte e i Frati, lo raccomandò con grande efficacia ai signori di quella regione con una sua lettera».

Wadding  riferisce lo  stesso  fatto,  e  così  altri  autori.

Dalla Vita del Beato Giovanni

Queste notizie vengono messe per scritto dagli storici almeno due secoli dopo i fatti. Tuttavia, una testimonianza coeva è  quella  della  Vita  del  Beato  Giovanni della  Verna  (1259-1322), scritta  molto  probabilmente  alla  Verna  da  un suo  anonimo  confratello: 

«Imperatorem etiam  cum  suis  baronibus  qui  astabant,  cum  admirabili  efficacia  verbi  eum vidimus  informantem  de  regno   celesti  et  de  magna  fidelitate,  quam  habere debebat  ad  imperium  summi  Dei» .

«Lo vedemmo anche informare l’imperatore con i suoi baroni che erano presenti, con mirabile efficacia di parola, del regno celeste e della grande fedeltà che doveva avere all’autorità dell’altissimo Dio»

(Archivio S. Stimmate, f. 4p.; Vita  del Beato Giovanni della Verna, Assisi 1881, p. 80; cfr. Mariano, p. 139 s.; Pulinari p. 160 n. 23; P. LIVARIO OLIGER, Il Diploma di Enrico VII per la Verna, «La Verna» XI [1913] p. 264-269).